Herbst resta sul trono della Planai.Manni Mölgg 6°
La chiamano The Nightrace. La Gara. Ed un motivo c'è. Provare a chiedere a Reinfried Herbst il perchè. Ma forse basta immaginare l'esaltazione che può dare trionfare davanti ad oltre cinquantamila bandiere biancorosse sventolate nella notte di Schladming, dopo aver domato una Planai di ghiaccio vivo. Acerba, terribile, persino infida. Amica solo per il lento volgere di una discesa, quella di Manfred Pranger che ha aperto le danze per pulire il manto ghiacciato da quel velo di neve che gli ha permesso di mantenersi con margine in vetta alla classifica provvisoria della prima manche. Ma una volta lucidata, la Planai ha offerto il suo volto più duro: lamine che non tengono, pendenze che tolgono il terreno da sotto i piedi, atmosfera che taglia le gambe a chi non riesce a gestire la tensione. Così, Pranger a parte, si fatica a sciare con tranquillità, i ritardi si allargano, con Herbst in scia al compagno di squadra ed il sorprendente Silvan Zurbriggen a completare il podio provvisorio, seguito da Benni Raich (scortato in terra salisburghese dalla fidanzata e padrona di casa Marlies Schild, in veste di apripista) e Manfred Mölgg, quinto ed unico azzurro qualificato insieme a Giuliano Razzoli, 19imo a metà gara.
Nella seconda manche, l'emiliano ha saputo recuperare fino in 15ima piazza, risultato sicuramente migliore di quanto la sua seconda discese avrebbe potuto far intuire, mentre nella lotta per il successo provavano ad inserirsi Julien Cousineau e Julien Lizeroux. Niente da fare, per loro. Troppo forti i primi quattro là davanti: Manni Moelgg non scia male, si difende bene per due terzi del tracciato ma rallenta più del dovuto in finale per ritagliarsi un posto tra i due Julien e ritrovare quanto meno il sorriso dopo le opache e sfortunate prove in slalom che avevano seguito il secondo posto di Zagabria. Poi il palcoscenico è per i quattro grandi, per un Raich che pare poter esaltarsi per la quinta volta sulla Planai dopo i successidel 1999, 2001, 2004 e 2007 ma a conti fatti dovrà accontentarsi del quarto quarto posto consecutivo tra i paletti snodati, in un filotto che congiunge idealmente Adelboden, Wengen, Kitzbuhel e proprio Schladming. Il primo a tarpare i sogni di gloria di Benni è proprio uno strepitoso Zurbriggen che sul palcoscenico più sontuoso del Circo Bianco si riconferma slalomista di lusso, a diversi anni dalla sua prima esplosione in questa disciplina. Poi la questione è tutta austriaca: Herbst vola, sembra non accorgersi del ghiacchio, disegna linee precise, non tentenna nemmeno per una frazione di secondo, piazza la stoccata vincente che lo mantiene sul trono di Schladming dopo il successo di dodici mesi fa. Pranger prova a reagire, ma nel tripudio lanciato dei suoi connazionali sembra quasi perdersi nella festa già avviata, per ritrovarsi così a difendere con i denti il terzo gradino del podio, salvato per soli 9 centesimi su Raich. E la festa austriaca prosegue.
Tornando agli italiani. Positivo e concreto Mölgg, guardingo Razzoli su un terreno comunque non suo, anonimo Thaler ed una coppia fassana che con una duplice inforcata ha vanificato frazioni di manche sicuramente positive. Sia Cristian Deville che Stefano Gross viaggiavano su intermedi da top 15 ma senza riuscire a completare la prima frazione. E se il primo può almeno consolarsi con i discreti risultati sin qui raccolti, al secondo non resta che recriminare per i tanti, tantissimi segnali di efficenza lanciati e purtroppo mai concretizzati in un risultato. Sperando che domenica a Kranjska Gora possa essere la volta giusta; in fondo alla squadra azzurra non farebbe male qualche forza nuova.
(martedì 26 gennaio 2010)
Nella seconda manche, l'emiliano ha saputo recuperare fino in 15ima piazza, risultato sicuramente migliore di quanto la sua seconda discese avrebbe potuto far intuire, mentre nella lotta per il successo provavano ad inserirsi Julien Cousineau e Julien Lizeroux. Niente da fare, per loro. Troppo forti i primi quattro là davanti: Manni Moelgg non scia male, si difende bene per due terzi del tracciato ma rallenta più del dovuto in finale per ritagliarsi un posto tra i due Julien e ritrovare quanto meno il sorriso dopo le opache e sfortunate prove in slalom che avevano seguito il secondo posto di Zagabria. Poi il palcoscenico è per i quattro grandi, per un Raich che pare poter esaltarsi per la quinta volta sulla Planai dopo i successidel 1999, 2001, 2004 e 2007 ma a conti fatti dovrà accontentarsi del quarto quarto posto consecutivo tra i paletti snodati, in un filotto che congiunge idealmente Adelboden, Wengen, Kitzbuhel e proprio Schladming. Il primo a tarpare i sogni di gloria di Benni è proprio uno strepitoso Zurbriggen che sul palcoscenico più sontuoso del Circo Bianco si riconferma slalomista di lusso, a diversi anni dalla sua prima esplosione in questa disciplina. Poi la questione è tutta austriaca: Herbst vola, sembra non accorgersi del ghiacchio, disegna linee precise, non tentenna nemmeno per una frazione di secondo, piazza la stoccata vincente che lo mantiene sul trono di Schladming dopo il successo di dodici mesi fa. Pranger prova a reagire, ma nel tripudio lanciato dei suoi connazionali sembra quasi perdersi nella festa già avviata, per ritrovarsi così a difendere con i denti il terzo gradino del podio, salvato per soli 9 centesimi su Raich. E la festa austriaca prosegue.
Tornando agli italiani. Positivo e concreto Mölgg, guardingo Razzoli su un terreno comunque non suo, anonimo Thaler ed una coppia fassana che con una duplice inforcata ha vanificato frazioni di manche sicuramente positive. Sia Cristian Deville che Stefano Gross viaggiavano su intermedi da top 15 ma senza riuscire a completare la prima frazione. E se il primo può almeno consolarsi con i discreti risultati sin qui raccolti, al secondo non resta che recriminare per i tanti, tantissimi segnali di efficenza lanciati e purtroppo mai concretizzati in un risultato. Sperando che domenica a Kranjska Gora possa essere la volta giusta; in fondo alla squadra azzurra non farebbe male qualche forza nuova.
(martedì 26 gennaio 2010)