Poutiainen padrona a Cortina, Manu Moelgg 5a
Suona l'inno finlandese a Rumerlo, al termine della lunga, lunghissima tre giorni di Coppa del Mondo di Cortina d'Ampezzo. Dopo il successo in avvio di stagione di Solden, Tanja Poutiainen è infatti riuscita a salire nuovamente sul gradino più alto del podio, ritrovando come d'incanto l'efficienza che era venuta meno dopo il problema alla schiena lamentato nel gigante di Aspen. Seconda a metà gara alle spalle dell'austriaca Kathrin Zettel, la ventinovenne di Rovaniemi si è resa autrice di una seconda discesa di grande spessore, resasi necessaria per limitare l'ardore giovanile della ventenne bavarese Viktoria Rebensburg: tagliato il traguardo con oltre un secondo di vantaggio sulla giovane teutonica, alla finlandese non è restato altro da gare che assistere alla prova della leader provvisoria, conclusasi anzitempo per un'uscita nel tratto centrale del tracciato.
Grande la gioia di Tanja, che non riesce a trattenere un immediato "I'm back"... "Sono tornata, finalmente posso dirlo. Anche se non me l'aspettavo, proprio oggi. Dopo l'infortunio di dicembre ho faticato più del dovuto a trovare il giusto ritmo, ma vincere nell'ultima gara prima delle Olimpiadi è sicuramente una grande iniezione di fiducia".
Ma alle spalle della sempre sorridente Tanja, si fa largo la Germania. Deutschland uber alles, con Viktoria Rebensburg a precedere Kathrin Hoelzl a conferma di una squadra, quella tedesca, che al femminile sta diventando sicuramente di primissima fascia, specie nelle prove tecniche. Ma anche la prova della formazione azzurra non è stata da meno, pur mancando l'acuto da podio. Quinta Manuela Moelgg, sesta Denise Karbon, nona Giulia Gianesini (miglior risultato di sempre), dodicesima Irene Curtoni (vale l'identica considerazione fatta per la Gianesini) seguita da presso da Nicole Gius che proprio nel parterre ampezzano ha ricevuto dal ct Michael Mair la conferma della sua partecipazione olimpica, per completare il quartetto tricolore insieme a Moelgg, Karbon e Federica Brignone, oggi meno brillante delle precedenti occasioni e rimasta fuori dalla seconda manche dopo due gravi errori nella prima frazione. Una prova nel complesso positiva, quindi, per le ragazze di Stefano Costazza, tenuto conto anche dell'ottima manche messa interpretata da Camilla Alfieri prima dell'uscita a poche porte dall'arrivo. C'era la necessità di dimostrare come la battuta a vuoto di Maribor fosse stata solamente un episodio incidentale e la risposta delle gigantiste azzurre è stata pronta e determinata. Non resta ora che cercare di capire i motivi di tanta difficoltà a mettere in mostra due manche di simile livello, problema che attanaglia molte delle ragazze azzurre. C'è un mese esatto per lavorare, come c'è un mese per ritoccare la condizione fisica per tentare, in terra canadese, di dare l'attacco al podio olimpico. Proprio per questo qualcuna di loro prenderà parte alle prova Fis in programma settimana prossima a Pozza di Fassa, per ridurre il più possibile la pausa agonistica prima dell'appuntamento olimpico.
(domenica 24 gennaio 2010)
Grande la gioia di Tanja, che non riesce a trattenere un immediato "I'm back"... "Sono tornata, finalmente posso dirlo. Anche se non me l'aspettavo, proprio oggi. Dopo l'infortunio di dicembre ho faticato più del dovuto a trovare il giusto ritmo, ma vincere nell'ultima gara prima delle Olimpiadi è sicuramente una grande iniezione di fiducia".
Ma alle spalle della sempre sorridente Tanja, si fa largo la Germania. Deutschland uber alles, con Viktoria Rebensburg a precedere Kathrin Hoelzl a conferma di una squadra, quella tedesca, che al femminile sta diventando sicuramente di primissima fascia, specie nelle prove tecniche. Ma anche la prova della formazione azzurra non è stata da meno, pur mancando l'acuto da podio. Quinta Manuela Moelgg, sesta Denise Karbon, nona Giulia Gianesini (miglior risultato di sempre), dodicesima Irene Curtoni (vale l'identica considerazione fatta per la Gianesini) seguita da presso da Nicole Gius che proprio nel parterre ampezzano ha ricevuto dal ct Michael Mair la conferma della sua partecipazione olimpica, per completare il quartetto tricolore insieme a Moelgg, Karbon e Federica Brignone, oggi meno brillante delle precedenti occasioni e rimasta fuori dalla seconda manche dopo due gravi errori nella prima frazione. Una prova nel complesso positiva, quindi, per le ragazze di Stefano Costazza, tenuto conto anche dell'ottima manche messa interpretata da Camilla Alfieri prima dell'uscita a poche porte dall'arrivo. C'era la necessità di dimostrare come la battuta a vuoto di Maribor fosse stata solamente un episodio incidentale e la risposta delle gigantiste azzurre è stata pronta e determinata. Non resta ora che cercare di capire i motivi di tanta difficoltà a mettere in mostra due manche di simile livello, problema che attanaglia molte delle ragazze azzurre. C'è un mese esatto per lavorare, come c'è un mese per ritoccare la condizione fisica per tentare, in terra canadese, di dare l'attacco al podio olimpico. Proprio per questo qualcuna di loro prenderà parte alle prova Fis in programma settimana prossima a Pozza di Fassa, per ridurre il più possibile la pausa agonistica prima dell'appuntamento olimpico.
(domenica 24 gennaio 2010)