Carlo Janka non si ferma più: gigante e Tripletta!
Un, due, tre! Tre vittorie in tre giorni. Basta così, il risultato parla da solo. Pensavo che la coppa fosse un affare tra Raich e Svindal, al limite con Cuche, Grange e Kostelic a dare fastidio e invece dobbiamo riscrivere i pronostici e fare i conti con Carlo Janka, il "gelido", capace di sobbarcarsi in 5 giorni 2 prove di discesa, una manche di discesa, una manche di slalom, una gara di discesa e due manche di gigante, vincendo tutto quello che poteva vincere! Raramente abbiamo assistito a una tal dimostrazione di superiorità, in tre giorni e abbracciando tre discipline (quattro con lo slalom della SC) diverse. Prima di lui solo Maier, Svindal e la "leggenda" Jean-Claude Killy ci sono riusciti. I numeri sono lì a dimostrarlo: 460 punti dopo 7 gare, seguito a ruota dal "capitano" Cuche non meno straordinario di lui, per non parlare di Didier Defago (oggi 8/o). Janka e Cuche si sono spartiti 5 vittorie in 7 gare, per un totale di 1322 punti, quasi 2 volte e mezzo quelli di Francia o Italia. E anche oggi Carlo non ha mostrato incertezze: nella prima manche è praticamente perfetto dall'inizio alla fine, in modo particolare tra il primo e secondo intermedio. Nessuno riesce a impensierirlo e la prima frazione si chiude con Raich a poco più di 2 decimi, Defago a 7, e Ligety (podio a Soelden) è terzo con un distacco superiore al secondo. Incontenibile. Nella seconda il copione si ripete: partenza non eccelsa e poi una continua progressione che lo porta ad essere uno tra i migliori da metà gara in giù e costantemente il migliore nella somma dei tempi. Insomma se nella passata stagione Carlo è stata "la" novità dello sci mondiale, con vittorie e medaglie, ora è diventato il protagonista assoluto e l'uomo da battere.
Alle sue spalle salgono sul podio Raich e Svindal: il primo ha sciato davvero bene faticando solo un po' all'inizio della seconda manche, tracciata da Pini e decisamente più veloce della prima tracciata da Guadagnini; Svindal ha chiuso in crescendo il lotto delle gare nordamericane, bravissimo nella seconda parte della seconda manche dove ha recuperato 4-5 posizioni...due terzi posti in due giorni sono il segnale che i suoi fan aspettavano. Ai piedi del podio Ted Ligety, che accusa più di un secondo, il norvegese Jansrud, che bazzica sempre più spesso le zone alte, Reichelt, Cuche e il nostro Davide Simoncelli. Il poliziotto di Rovereto è il miglior azzurro: 5/o nella prima manche è partito male nella 2/a e non ha trovato il ritmo giusto nei primi 40 secondi, per poi migliorare sul finale, perdendo però nel complesso 4 posizioni. Peccato perchè Davide è in forma, sta bene ed è determinato: lo aspettiamo nelle gare europee. Male invece Max Blardone: l'ossolano ha chiuso 13/o la prima a causa di un errore nel finale (era 7/o all'intermedio), poi nella seconda si è inclinato troppo ha toccato il pendio con lo scarpone, è scivolato e non è riuscito a rimanere nel tracciato.
Altri tre azzurri chiudono a punti: Alberto Schieppati 16/o, Alexander Ploner 24/o, Michael Gufler 26/o. Male Innerhofer, 37/o tempo nella 1/a, il tempo più alto nel momento in cui è sceso: le gare nordamericane hanno portato risultati inferiori alle attese e alle potenzialità di questo nostro talento. Non hanno chiuso la prima manche Moelgg (inforcato una porta), Staudacher ed Heel che ha sbagliato la partenza fermandosi pochi metri dopo il cancelletto.
Ora si torna in Europa: pochi giorni di pausa e venerdì di nuovo in pista in Val d'Isere per una supercombinata (slalom+superg).
(lunedì 7 dicembre 2009)
Alle sue spalle salgono sul podio Raich e Svindal: il primo ha sciato davvero bene faticando solo un po' all'inizio della seconda manche, tracciata da Pini e decisamente più veloce della prima tracciata da Guadagnini; Svindal ha chiuso in crescendo il lotto delle gare nordamericane, bravissimo nella seconda parte della seconda manche dove ha recuperato 4-5 posizioni...due terzi posti in due giorni sono il segnale che i suoi fan aspettavano. Ai piedi del podio Ted Ligety, che accusa più di un secondo, il norvegese Jansrud, che bazzica sempre più spesso le zone alte, Reichelt, Cuche e il nostro Davide Simoncelli. Il poliziotto di Rovereto è il miglior azzurro: 5/o nella prima manche è partito male nella 2/a e non ha trovato il ritmo giusto nei primi 40 secondi, per poi migliorare sul finale, perdendo però nel complesso 4 posizioni. Peccato perchè Davide è in forma, sta bene ed è determinato: lo aspettiamo nelle gare europee. Male invece Max Blardone: l'ossolano ha chiuso 13/o la prima a causa di un errore nel finale (era 7/o all'intermedio), poi nella seconda si è inclinato troppo ha toccato il pendio con lo scarpone, è scivolato e non è riuscito a rimanere nel tracciato.
Altri tre azzurri chiudono a punti: Alberto Schieppati 16/o, Alexander Ploner 24/o, Michael Gufler 26/o. Male Innerhofer, 37/o tempo nella 1/a, il tempo più alto nel momento in cui è sceso: le gare nordamericane hanno portato risultati inferiori alle attese e alle potenzialità di questo nostro talento. Non hanno chiuso la prima manche Moelgg (inforcato una porta), Staudacher ed Heel che ha sbagliato la partenza fermandosi pochi metri dopo il cancelletto.
Ora si torna in Europa: pochi giorni di pausa e venerdì di nuovo in pista in Val d'Isere per una supercombinata (slalom+superg).
(lunedì 7 dicembre 2009)