Dieci azzurre all''''esame del Rettenbach
Sorridono, le dieci azzurre che domani romperanno il ghiaccio della nuova stagione nel gigante di Solden. Sorrisi aperti; tutti o quasi. Qualcuno tirato per la tensione, qualche altro - solo uno, in verità - che fatica ad aprirsi del tutto nella coscienza di non aver ancora trovato una condizione fisica di buon livello. E come sempre, il più radioso è quello di Denise Karbon, con il solito volto luminoso avvolto nel caschetto biondo. Lei è stata l'unica italiana capace di salire sul gradino più alto del podio, lassù sul Rettenbach. Domani mattina (prima manche 9.45, seconda alle 12.45 entrambe in diretta su Eurosport e Rai) riproverà a farlo, dopo il quarto posto della scorsa stagione, per iniziare al meglio il cammino verso l'appuntamento a cinque cerchi di Vancouver. "Non so bene dire cosa aspettarmi dalla gara di domani; sicuramente non lesinerò energie, poi si vedrà. Oggi abbiamo provato la pista che come al solito si presenta davvero tosta, specie nei tratti più ripidi. Domani credo che ne vedremo delle belle, sperando di essere tra le protagoniste principali".
Forse il sorriso di Manu Moelgg è leggermente meno aperto di quello di Denise, ma la determinazione che si legge nei suoi occhi è proverbiale. "Sto bene, finalmente si ricomincia e voglio farlo nel migliore dei modi; so quello che valgo e devo dimostrarlo. Gli allenamenti post-Ushuaia non sono andati benissimo, abbiamo avuto qualche problema con il meteo ma sono elementi che fanno parte del gioco".
Concetti ribaditi anche dal tecnico delle ragazze, il fassano Stefano Costazza. "Posso dirmi soddisfatto del lavoro fatto durante l'estate, nonostante i piccoli problemi delle ultime settimane. Le ragazze ora stanno bene, dopo che qualcuna ha dovuto risolvere alcune noie fisiche. Non chiedetemi cosa mi aspetto dalla gara, l'importante è che tutte sciino come sanno, poi il risultato dipende anche dalle altre. In ogni caso mi sento fiducioso".
Ma si parlava di un sorriso meno tirato. E' quello di Nadia Fanchini che sa di essere in ritardo di condizione. "Sì, non sto benissimo e devo ancora trovare le giuste sensazioni sugli sci. Proprio per questo non mi aspetto nulla di particolare per la gara di domani, sapendo di dover aspettare tempi migliori".
Allegra e serena è apparsa anche Nicole Gius mentre la genovese Camilla Alfieri tira un sospiro di sollievo per aver finalmente risolto i problemi alla schiena che si è trascinata per l'intera estate. "Ora ho voglia di tornare ad andare forte. L'anno passato è stato molto difficile e mi auguro di tornare quanto prima ai livelli precedenti. La schiena non fa più male e la determinazione è davvero tanta". Concetti simili a quelli espressi da Giulia Gianesini, reduce da una distorsione al ginocchio ormai guarita: "A Soelden non sono mai andata particolarmente bene, spero sia la volta buona". Ritorno in gigante anche per Daniela Merighetti (anche se, a onor del vero, la bresciana è una delle più presenti a Solden) che dopo essersi riscoperta discesista fatica a ritrovare la brillantezza di un tempo tra le porte larghe, mentre Irene Curtoni continuerà a prendere confidenza con la specialità, prima di rituffarsi tra i paletti snodati. Poche parole per Federica Brignone ("Sto bene, le altre vanno forte, spero di fare la giusta esperienza"), qualcuna in più per l'esordiente di giornata, Lisa Agerer, altoatesina d'Austria classe '91, ultimo ingresso nella formazione azzurra. "Ovviamente non posso aspettarmi molto, credo che sia già importante essere qui ed avere la possibilità di conoscere la pista e l'ambiente. Fare esperienza, insomma. Poi si vedrà."
(venerdì 23 ottobre 2009)
Concetti ribaditi anche dal tecnico delle ragazze, il fassano Stefano Costazza. "Posso dirmi soddisfatto del lavoro fatto durante l'estate, nonostante i piccoli problemi delle ultime settimane. Le ragazze ora stanno bene, dopo che qualcuna ha dovuto risolvere alcune noie fisiche. Non chiedetemi cosa mi aspetto dalla gara, l'importante è che tutte sciino come sanno, poi il risultato dipende anche dalle altre. In ogni caso mi sento fiducioso".
Ma si parlava di un sorriso meno tirato. E' quello di Nadia Fanchini che sa di essere in ritardo di condizione. "Sì, non sto benissimo e devo ancora trovare le giuste sensazioni sugli sci. Proprio per questo non mi aspetto nulla di particolare per la gara di domani, sapendo di dover aspettare tempi migliori".
Allegra e serena è apparsa anche Nicole Gius mentre la genovese Camilla Alfieri tira un sospiro di sollievo per aver finalmente risolto i problemi alla schiena che si è trascinata per l'intera estate. "Ora ho voglia di tornare ad andare forte. L'anno passato è stato molto difficile e mi auguro di tornare quanto prima ai livelli precedenti. La schiena non fa più male e la determinazione è davvero tanta". Concetti simili a quelli espressi da Giulia Gianesini, reduce da una distorsione al ginocchio ormai guarita: "A Soelden non sono mai andata particolarmente bene, spero sia la volta buona". Ritorno in gigante anche per Daniela Merighetti (anche se, a onor del vero, la bresciana è una delle più presenti a Solden) che dopo essersi riscoperta discesista fatica a ritrovare la brillantezza di un tempo tra le porte larghe, mentre Irene Curtoni continuerà a prendere confidenza con la specialità, prima di rituffarsi tra i paletti snodati. Poche parole per Federica Brignone ("Sto bene, le altre vanno forte, spero di fare la giusta esperienza"), qualcuna in più per l'esordiente di giornata, Lisa Agerer, altoatesina d'Austria classe '91, ultimo ingresso nella formazione azzurra. "Ovviamente non posso aspettarmi molto, credo che sia già importante essere qui ed avere la possibilità di conoscere la pista e l'ambiente. Fare esperienza, insomma. Poi si vedrà."
(venerdì 23 ottobre 2009)