Oro a Pranger, 7/o Thaler e out Moelgg e Rocca
LIVE DA VAL D'ISERE
Chapeau a Manfred Pranger, oro mondiale due anni dopo il suo compagno di squadra Mario Matt, bravo a rimanere in piedi dopo l'ecatombe di slalomisti. Eh, si perchè, più che una gara di sci sembrava una gara di birilli: sei atleti usciti dei primi otto in graduatoria. Il tirolese salva dunque la spedizione al maschile del Wunder team conquistando quell'oro che mancava nella bacheca di questo mondiale, precedendo il sorprendente francese Julien Lizeroux, secondo argento dopo quello in super combinata, e la rivelazione canadese Michael Janik. All'Italia resta l'amaro in bocca, salvata da Patrick Thaler, settimo e bravo a recuperare dodici posizioni. Giornata da dimenticare per Manfred Molegg, sesto dopo la prima manche, e fuori per internata nella prima parte di tracciato. Fuori anticipatamente anche il favorito della vigilia, Jean Baptiste Grange, internata quando si avviava verso una medaglia. Nulla da fare anche per Benjamin Raich, settimo nella prima prova, uno dei due superstiti della pattuglia di cinque austriaci al via, in vantaggio nella seconda manche, che ha inforcato inesorabilmente. Dopo di lui in serie hanno concluso anticipatamente oltre il nostro Molegg anche Ligety (inforcata dopo due porte) e il secondo della mattina, lo svedese Brolenius. In casa azzurra giornata nera per Giorgio Rocca, fuori come già accaduto all'Olimpiade di Torino 2006, questa volta per inforcata dopo una ventina di secondi dal via. Stessa sorte toccata poi al debuttante Giuliano Razzoli: per lui prova terminata al primo intermedio e sempre per inforcata. Slalom e anche mondiale da scordare, infine, per Bode Miller. Il campione di Franconia, sette titoli mondiali alle spalle, puntava ad entrare nella storia a questa rassegna. E',infatti, l'unico atleta in attività ad aver vinto in 4 su 5 specialità iridate, impresa riuscita solo al francese Killy, ma all'epoca non c'era il super-g. Vincendo oggi lo slalom Miller avrebbe potuto entrare nella storia, ma l'appuntamento è forse rimandato a Garmisch 2011. Intanto il campione statunitense, deluso dalle sue prestazioni in quel di Val d'Isere, ha deciso di non correre la prossima tappa di coppa del mondo del Sestriere (sabato gigante e domenica slalom) per prendersi una decina di giorni di riposo a casa negli States. Rientrerà a Kranjska Gora, per poi puntare all'unico obiettivo ancora disponibile: la conquista della coppa di discesa. Da segnalare la selettività della Face de Bellevarde, barrata durante la notte che ha messo ko poco meno della metà degli iscritti: solo 36 al traguardo della prima manche su 75 iscritti. Questo mondiale si chiude dunque con il bilancio del medagliere. Dopo alcune edizioni di magra la Svizzera torna prepotentemente alla ribalta del medagliere conquistando la vetta con sei medaglie (due ori, tre argenti e un bronzo), precedendo Austria (2-1-2) e Stati Uniti (2-0-1). L'Italia chiude senza il metallo più pregiato e si consola con l'argento di Peter Fill in super-g ed il bronzo in discesa di Nadia Fanchini: identico risultato ottenuto a St. Moritz 2003 (argento della Karbon in gigante e bronzo di Rocca nello slalom). Rispetto a due anni fa – Aare 2007 – l'Italia chiude con una medaglia in meno. Li le medaglie furono tre: oro di Staudacher in super-g, argento di Mafred Molegg in slalom ed bronzo della Karbon in gigante.
(domenica 15 febbraio 2009)
Chapeau a Manfred Pranger, oro mondiale due anni dopo il suo compagno di squadra Mario Matt, bravo a rimanere in piedi dopo l'ecatombe di slalomisti. Eh, si perchè, più che una gara di sci sembrava una gara di birilli: sei atleti usciti dei primi otto in graduatoria. Il tirolese salva dunque la spedizione al maschile del Wunder team conquistando quell'oro che mancava nella bacheca di questo mondiale, precedendo il sorprendente francese Julien Lizeroux, secondo argento dopo quello in super combinata, e la rivelazione canadese Michael Janik. All'Italia resta l'amaro in bocca, salvata da Patrick Thaler, settimo e bravo a recuperare dodici posizioni. Giornata da dimenticare per Manfred Molegg, sesto dopo la prima manche, e fuori per internata nella prima parte di tracciato. Fuori anticipatamente anche il favorito della vigilia, Jean Baptiste Grange, internata quando si avviava verso una medaglia. Nulla da fare anche per Benjamin Raich, settimo nella prima prova, uno dei due superstiti della pattuglia di cinque austriaci al via, in vantaggio nella seconda manche, che ha inforcato inesorabilmente. Dopo di lui in serie hanno concluso anticipatamente oltre il nostro Molegg anche Ligety (inforcata dopo due porte) e il secondo della mattina, lo svedese Brolenius. In casa azzurra giornata nera per Giorgio Rocca, fuori come già accaduto all'Olimpiade di Torino 2006, questa volta per inforcata dopo una ventina di secondi dal via. Stessa sorte toccata poi al debuttante Giuliano Razzoli: per lui prova terminata al primo intermedio e sempre per inforcata. Slalom e anche mondiale da scordare, infine, per Bode Miller. Il campione di Franconia, sette titoli mondiali alle spalle, puntava ad entrare nella storia a questa rassegna. E',infatti, l'unico atleta in attività ad aver vinto in 4 su 5 specialità iridate, impresa riuscita solo al francese Killy, ma all'epoca non c'era il super-g. Vincendo oggi lo slalom Miller avrebbe potuto entrare nella storia, ma l'appuntamento è forse rimandato a Garmisch 2011. Intanto il campione statunitense, deluso dalle sue prestazioni in quel di Val d'Isere, ha deciso di non correre la prossima tappa di coppa del mondo del Sestriere (sabato gigante e domenica slalom) per prendersi una decina di giorni di riposo a casa negli States. Rientrerà a Kranjska Gora, per poi puntare all'unico obiettivo ancora disponibile: la conquista della coppa di discesa. Da segnalare la selettività della Face de Bellevarde, barrata durante la notte che ha messo ko poco meno della metà degli iscritti: solo 36 al traguardo della prima manche su 75 iscritti. Questo mondiale si chiude dunque con il bilancio del medagliere. Dopo alcune edizioni di magra la Svizzera torna prepotentemente alla ribalta del medagliere conquistando la vetta con sei medaglie (due ori, tre argenti e un bronzo), precedendo Austria (2-1-2) e Stati Uniti (2-0-1). L'Italia chiude senza il metallo più pregiato e si consola con l'argento di Peter Fill in super-g ed il bronzo in discesa di Nadia Fanchini: identico risultato ottenuto a St. Moritz 2003 (argento della Karbon in gigante e bronzo di Rocca nello slalom). Rispetto a due anni fa – Aare 2007 – l'Italia chiude con una medaglia in meno. Li le medaglie furono tre: oro di Staudacher in super-g, argento di Mafred Molegg in slalom ed bronzo della Karbon in gigante.
(domenica 15 febbraio 2009)