Rocca: "Meglio il parallelo di Natale in Badia!"
di Vittorio Savio
LIVE DALL'ALTA BADIA
E' un Giorgio Rocca poco tenero con lo slalom dell'Alta Badia, quello che abbiamo incontrato in sala stampa questa sera alla vigilia dello slalom speciale di domani - recupero di quello cancellato in Val d'Isere, una settimana fa. Il valtellinese, ha affrontato le domande dei vari inviati nazionali, con la tranquillità di chi sa il fatto suo. In maniche di polo e con sull'avambraccio destro quattro tatuaggi a fare capolino, rappresentanti quattro cristalli di ghiaccio, realizzati quattro mesi fa per coprire una brutta cicactrice. "Sarebbe meglio fare qua il parallelo di Natale e a Campiglio la gara di coppa del mondo" ha esordito scherzando - ma forse non troppo - salutando i giornalisti. "Questo dell'Alta Badia non è un vero slalom - ha poi spiegato Rocca - però è anche vero che nelle parti piane, io in questo momento scio meglio. Quindi questo dovrebbe aiutarmi domani". Analizzando il tracciato della Gran Risa - gigante per eccellenza, ma prestato impropriamente allo slalom speciale - il carabiniere di Livigno non è stato molto tenero. "La partenza è tutta verso destra e poi ci si sposta subito verso sx - prosegue lo slalomista azzurro - C'è quindi una parte che è tutta in diagonale e quindi, a mio avviso, molto importante. Commettere un errore li, vorrebbe significare entrare troppo lenti nel piano e compromettere così tutta la prova. Domani poi ci sarà da fare i conti anche con il meteo. C'è tanta neve, ma le elevate temperature potrebbero condizionare la gara, basta vedere quello che è successo oggi". Oggi, Rocca ha assistito alla prova incolore dei suoi compagni davanti alla tv. "Mi manca correre i giganti - ha spiegato l'azzurro - comunque mi sto allenando anche in questa specialità. Quando sarò pronto affronterò ancora i pali larghi. Credo di poter essere ancora tra i migliori quindici e forse qualcosa in più. Oggi, infatti, mi ha confortato anche la prova di Kostelic, un "vecchietto" come me". Giorgio però guarda anche avanti, al mondiale della Val d'Isere. "E' una pista tosta quella - ha spiegato il valtellinese - arrivi in fondo che sei cotto. Bisogna aver rispetto di quel tracciato se vuoi fare risultato. Mi dispiace di non aver potuto prova per intero quella pista, ma appena hanno annunciato la cancellazione sono riuscito ancora a fare qualche porta prima che le levassero. Posso affermare che è bellissimo slalom: degno di un mondiale!".
(domenica 21 dicembre 2008)
E' un Giorgio Rocca poco tenero con lo slalom dell'Alta Badia, quello che abbiamo incontrato in sala stampa questa sera alla vigilia dello slalom speciale di domani - recupero di quello cancellato in Val d'Isere, una settimana fa. Il valtellinese, ha affrontato le domande dei vari inviati nazionali, con la tranquillità di chi sa il fatto suo. In maniche di polo e con sull'avambraccio destro quattro tatuaggi a fare capolino, rappresentanti quattro cristalli di ghiaccio, realizzati quattro mesi fa per coprire una brutta cicactrice. "Sarebbe meglio fare qua il parallelo di Natale e a Campiglio la gara di coppa del mondo" ha esordito scherzando - ma forse non troppo - salutando i giornalisti. "Questo dell'Alta Badia non è un vero slalom - ha poi spiegato Rocca - però è anche vero che nelle parti piane, io in questo momento scio meglio. Quindi questo dovrebbe aiutarmi domani". Analizzando il tracciato della Gran Risa - gigante per eccellenza, ma prestato impropriamente allo slalom speciale - il carabiniere di Livigno non è stato molto tenero. "La partenza è tutta verso destra e poi ci si sposta subito verso sx - prosegue lo slalomista azzurro - C'è quindi una parte che è tutta in diagonale e quindi, a mio avviso, molto importante. Commettere un errore li, vorrebbe significare entrare troppo lenti nel piano e compromettere così tutta la prova. Domani poi ci sarà da fare i conti anche con il meteo. C'è tanta neve, ma le elevate temperature potrebbero condizionare la gara, basta vedere quello che è successo oggi". Oggi, Rocca ha assistito alla prova incolore dei suoi compagni davanti alla tv. "Mi manca correre i giganti - ha spiegato l'azzurro - comunque mi sto allenando anche in questa specialità. Quando sarò pronto affronterò ancora i pali larghi. Credo di poter essere ancora tra i migliori quindici e forse qualcosa in più. Oggi, infatti, mi ha confortato anche la prova di Kostelic, un "vecchietto" come me". Giorgio però guarda anche avanti, al mondiale della Val d'Isere. "E' una pista tosta quella - ha spiegato il valtellinese - arrivi in fondo che sei cotto. Bisogna aver rispetto di quel tracciato se vuoi fare risultato. Mi dispiace di non aver potuto prova per intero quella pista, ma appena hanno annunciato la cancellazione sono riuscito ancora a fare qualche porta prima che le levassero. Posso affermare che è bellissimo slalom: degno di un mondiale!".
(domenica 21 dicembre 2008)