Argentina, arriviamo: primi azzurri all'imbarco
di Luca Perenzoni
C'è un gran via vai di atleti in questi giorni negli aeroporti italiani. Qualcuno guarda all'Oriente, al sogno a cinque cerchi che diventa realtà o che torna a riproporsi a distanza di quattro anni. Ad attenderli caldo, afa, smog, qualche tensione di troppo ma anche l'adrenalina di tre settimane olimpiche nel sangue, capace di sciogliere anche i nodi più critici.
Ma c'è anche chi guarda all'occidente, dall'altra parte del Pacifico rispetto a Pechino, per intendersi. Un viaggio un po' più lungo, magari meno sentito e meno vibrante, foriero di soddisfazioni meno pregnanti, almeno sul momento, ma invogliato dalla certezza di trovare, nel cuore della Terra del Fuoco, neve, freddo, sole e tante occasioni per lavorare ed allenare. Per costruire una stagione, pensando comunque ad un sogno a cinque cerchi, anche se ancora lontano un paio di stagioni.
A ciascuno il suo viaggio, dunque. Degli olimpici di Pechino si parla e si parlerà tanto, sono sotto i riflettori già da qualche giorno, anche coloro che praticano quegli sport di cui ci si accorge o ci si ricorda solo ogni quattro anni. Magia dello sport e dei media che sanno far tornare personaggi e protagonisti persone che, nel lesto volgere di un mese torneranno nell'anonimato, a parte casi eccezionali. Interviste, pareri, flash e telecamere puntate su questi azzurri, tanto che in pochi domani noteranno, qualche gate più in là, uno sparuto gruppo di una decina di ragazzi, altrettanto azzurri, che muniti di borse, borsoni e bagagli eccezionali aspetteranno il volo per Ushuaia, Argentina.
Clima più disteso, tanto ormai l'ansia di preparare la valigia per un mese avrà lasciato il posto ai sorrisi e alla determinazione di volare oltre oceano per far fruttare al meglio ogni stilla di sudore, per creare le basi di una stagione da ricordare. Domani i primi decolli, protagonisti un quintetto di slalomisti guidati da Matteo Guadagnini: Manfred Moelgg, Massimiliano Blardone, Davide Simoncelli, Alberto Schieppati e Peter Fill. Cinque personaggi, cinque storie diverse, altrettante ragioni per inseguire sulle nevi argentine la forma migliore alla caccia di conferme (soprattutto per Manni) e di rivincite (per gli altri quattro).
"Le notizie che ci arrivano dall'Argentina parlano di condizioni ottimali, di piste preparate al meglio e di condizioni climatiche ideali, a parte una piccola perturbazione di passaggio in questi giorni - dice Guadagnini - Senza dubbio il mese di lavoro ad Ushuaia sarà fondamentale per la prossima stagione. Le precedenti settimane in ghiacciaio sono andate abbastanza bene, nonostante le bizze del meteo, ma tutto si crea in questo mese, ponendo le premesso fondamentali per l'intero inverno. Per fortuna i ragazzi stanno tutti bene e ciascuno di loro è mosso da motivazioni particolari e personali, su tutti Fill e Blardone che sembrano aver trovato il giusto feeling con i nuovi materiali. Pimpanti e tonici anche Simoncelli e Schieppati che di certo non hanno bisogno di stimoli per lavorare a pieno ritmo in cerca di rivincite. Insomma, le premesse sono buone e spero vivamente di passare un mese utile alla nostra causa".
La partenza del gruppo dei gigantisti anticipa di qualche giorno il decollo degli altri azzurri che a seconda dei programmi raggiungeranno la Terra del Fuoco nelle prossime settimane per rimanerci per 3 o 4 settimane. Ultimi a partire, verso fine mese, gli uomini-jet che però torneranno sulle Alpi quando il calendario sarà già girato sulla pagina di ottobre.
(mercoledì 6 agosto 2008)
"Le notizie che ci arrivano dall'Argentina parlano di condizioni ottimali, di piste preparate al meglio e di condizioni climatiche ideali, a parte una piccola perturbazione di passaggio in questi giorni - dice Guadagnini - Senza dubbio il mese di lavoro ad Ushuaia sarà fondamentale per la prossima stagione. Le precedenti settimane in ghiacciaio sono andate abbastanza bene, nonostante le bizze del meteo, ma tutto si crea in questo mese, ponendo le premesso fondamentali per l'intero inverno. Per fortuna i ragazzi stanno tutti bene e ciascuno di loro è mosso da motivazioni particolari e personali, su tutti Fill e Blardone che sembrano aver trovato il giusto feeling con i nuovi materiali. Pimpanti e tonici anche Simoncelli e Schieppati che di certo non hanno bisogno di stimoli per lavorare a pieno ritmo in cerca di rivincite. Insomma, le premesse sono buone e spero vivamente di passare un mese utile alla nostra causa".
La partenza del gruppo dei gigantisti anticipa di qualche giorno il decollo degli altri azzurri che a seconda dei programmi raggiungeranno la Terra del Fuoco nelle prossime settimane per rimanerci per 3 o 4 settimane. Ultimi a partire, verso fine mese, gli uomini-jet che però torneranno sulle Alpi quando il calendario sarà già girato sulla pagina di ottobre.
(mercoledì 6 agosto 2008)