Verso Zagabria: benvenuti a casa Kostelic
di Luca Perenzoni
"Dopo il ritiro di Janica l'interesse medio per lo sci in Croazia è calato, ma nell'ultimo mese i media hanno ripreso a parlarne, è tornata un'atmosfera calda. Qualche anno fa era forse uno sport più popolare del calcio, ora meno, ma gli ultimi risultati hanno contribuito a rimetterlo in primo piano."
E a portare questi risultati, è stato proprio Ivica Kostelic, capace di salire sul podio almeno una volta in tutti gli ultimi 4 fine settimana di coppa, sia in slalom che in super-combinata dove ha trovato un compagno d'eccezione come il connazionale Natko Zrncic-Din, per un doppio podio mai visto nella repubblica dell'ex Jugoslavia. E proprio Ivica è l'osservato speciale dello slalom di sabato, sulla collinetta di Sljeme che per la prima volta ospiterà sulle proprie nevi la Coppa del Mondo maschile, dopo essere entrata di diritto nella storia di quella femminile.
"Il pendio di gara lo conosco bene, visto che spesso, spessissimo lo uso per allenamento. L'ultima volta vi ho gareggiato nel 2005, ai campionati nazionali: non è particolarmente duro, ma richiede un'attenzione costante. La parte iniziale è ripida, poi degrada con pendenze medie alternati a tratti in piano che non non perdonano eventuali disattenzioni: la concentrazione e la capacità di produrre velocità soprattutto nella parte finale saranno gli elementi chiave della gara. Sì, mi piace, farò bene."
Due gare in tre giorni, ad una manciata di chilometri da Zagabria. Venerdì saranno le ragazze ad aprire le danze, con il consueto slalom in notturna, creato appositamente per regalare una vetrina alla campionissima Janica, l'imperatrice che seppe pungere sul vivo una nazione calda, caldissima. Un'imperatrice che però non è mai riuscita ad imporsi davanti al suo numerosissimo pubblico: uscita al debutto, nel 2005, terza l'anno successivo, quando sciò un'intera manche senza guanto e bastoncino sinistro scatenando comunque l'esultanza del popolo croato. Poi, il ritiro. E così la croata meglio piazzata nei tre precedenti slalom di Sljeme è la giovane Ana Jelusic, seconda l'anno scorso e capace di elettrizzare nuovamente le decine di migliaia di astanti che forse non speravano di aver ritrovato d'un tratto una nuova campionessa dei rapid gates. L'esile istriana sembra oggi in calo di condizione e fatica ad emergere come accadeva puntualmente dodici mesi fa e questo fa sì che il vero asso nella manica della Croski sia proprio il fratello d'arte Ivica che in slalom non vince del dicembre del 2003, l'ultimo atto di Coppa nel tempio di Madonna di Campiglio. Se è vero che il calore del proprio pubblico sa dare una marcia in più, domenica mattina il nostro Manni Moelgg dovrà guardarsi soprattutto dal ventottenne croato: la famiglia Kostelic non vede l'ora di tornare sul gradino più alto del podio. E non vede l'ora di poterlo fare finalmente a casa sua.
(mercoledì 13 febbraio 2008)
E a portare questi risultati, è stato proprio Ivica Kostelic, capace di salire sul podio almeno una volta in tutti gli ultimi 4 fine settimana di coppa, sia in slalom che in super-combinata dove ha trovato un compagno d'eccezione come il connazionale Natko Zrncic-Din, per un doppio podio mai visto nella repubblica dell'ex Jugoslavia. E proprio Ivica è l'osservato speciale dello slalom di sabato, sulla collinetta di Sljeme che per la prima volta ospiterà sulle proprie nevi la Coppa del Mondo maschile, dopo essere entrata di diritto nella storia di quella femminile.
"Il pendio di gara lo conosco bene, visto che spesso, spessissimo lo uso per allenamento. L'ultima volta vi ho gareggiato nel 2005, ai campionati nazionali: non è particolarmente duro, ma richiede un'attenzione costante. La parte iniziale è ripida, poi degrada con pendenze medie alternati a tratti in piano che non non perdonano eventuali disattenzioni: la concentrazione e la capacità di produrre velocità soprattutto nella parte finale saranno gli elementi chiave della gara. Sì, mi piace, farò bene."
Due gare in tre giorni, ad una manciata di chilometri da Zagabria. Venerdì saranno le ragazze ad aprire le danze, con il consueto slalom in notturna, creato appositamente per regalare una vetrina alla campionissima Janica, l'imperatrice che seppe pungere sul vivo una nazione calda, caldissima. Un'imperatrice che però non è mai riuscita ad imporsi davanti al suo numerosissimo pubblico: uscita al debutto, nel 2005, terza l'anno successivo, quando sciò un'intera manche senza guanto e bastoncino sinistro scatenando comunque l'esultanza del popolo croato. Poi, il ritiro. E così la croata meglio piazzata nei tre precedenti slalom di Sljeme è la giovane Ana Jelusic, seconda l'anno scorso e capace di elettrizzare nuovamente le decine di migliaia di astanti che forse non speravano di aver ritrovato d'un tratto una nuova campionessa dei rapid gates. L'esile istriana sembra oggi in calo di condizione e fatica ad emergere come accadeva puntualmente dodici mesi fa e questo fa sì che il vero asso nella manica della Croski sia proprio il fratello d'arte Ivica che in slalom non vince del dicembre del 2003, l'ultimo atto di Coppa nel tempio di Madonna di Campiglio. Se è vero che il calore del proprio pubblico sa dare una marcia in più, domenica mattina il nostro Manni Moelgg dovrà guardarsi soprattutto dal ventottenne croato: la famiglia Kostelic non vede l'ora di tornare sul gradino più alto del podio. E non vede l'ora di poterlo fare finalmente a casa sua.
(mercoledì 13 febbraio 2008)