Scott Macartney risvegliato dal coma: "Sto meglio"
di Luca Perenzoni
Ventiquattro ore dopo la tremenda caduta sul salto finale della Streif, Scott Macartney è stato risvegliato dal coma farmacologico in cui l'avevano lasciato i medici del centro ospedaliero di Innsbruck al fine di valutare le prime conseguenze del trauma cranico rimediato a Kitzbuhel. Una commozione cerebrale piuttosto forte, ma che non lascerà strascichi sul fisico del trentenne statunitense che è riuscito anche a rispondere alle prime domande dei giornalisti austriaci della Orf. "Sto sempre meglio; sono ancora ammaccato ma ogni ora che passa sento che le forze stanno tornando. I miei ricordi si fermano a poco prima della caduta: ricordo tutta la discesa, poi...bianco. Credo che mi toccherà stare in ospedale ancora per qualche giorno, poi dovrei riuscire a tornare a casa."
Nelle prossime ore lo stesso Macartney verrà sottoposto ad ulteriori esami mentre nei prossimi giorni potrebbe essere oggetto di qualche intervento di chirurgia per ridurre le notevoli abrasioni presenti sul suo volto.
A posteriori si può esclamare a gran voce che è andata bene, anche se il week-end di Kitzbuhel ha dovuto immolare le solite offerte ad una Streif davvero crudele, soprattutto nelle giornate di prova, disputate su un tracciato davvero duro e difficile da interpretare: Buder, Bank, lo stesso Macartney sono stati i più sfortunati, ma le prime polemiche erano sorte già nella giornata dedicata all'ispezione del tracciato, sollevate soprattutto da Bode Miller che si era reso conto a prima vista della pericolosità del tracciato tirolese. "La Streif è difficilissima di suo, se volutamente ghiacciata può diventare terribile; a volte credo che non ci si renda conto che si gioca sulla vita degli atleti. Ma che prezzo ha lo spettacolo?"
(domenica 20 gennaio 2008)
A posteriori si può esclamare a gran voce che è andata bene, anche se il week-end di Kitzbuhel ha dovuto immolare le solite offerte ad una Streif davvero crudele, soprattutto nelle giornate di prova, disputate su un tracciato davvero duro e difficile da interpretare: Buder, Bank, lo stesso Macartney sono stati i più sfortunati, ma le prime polemiche erano sorte già nella giornata dedicata all'ispezione del tracciato, sollevate soprattutto da Bode Miller che si era reso conto a prima vista della pericolosità del tracciato tirolese. "La Streif è difficilissima di suo, se volutamente ghiacciata può diventare terribile; a volte credo che non ci si renda conto che si gioca sulla vita degli atleti. Ma che prezzo ha lo spettacolo?"
(domenica 20 gennaio 2008)