Scott Macartney risvegliato dal coma: "Sto meglio" di Luca Perenzoni
Ventiquattro ore dopo la tremenda caduta sul salto finale della Streif, Scott Macartney è stato risvegliato dal coma farmacologico in cui l'avevano lasciato i medici del centro ospedaliero di Innsbruck al fine di valutare le prime conseguenze del trauma cranico rimediato a Kitzbuhel. Una commozione cerebrale piuttosto forte, ma che non lascerà strascichi sul fisico del trentenne statunitense che è riuscito anche a rispondere alle prime domande dei giornalisti austriaci della Orf. "Sto sempre meglio; sono ancora ammaccato ma ogni ora che passa sento che le forze stanno tornando. I miei ricordi si fermano a poco prima della caduta: ricordo tutta la discesa, poi...bianco. Credo che mi toccherà stare in ospedale ancora per qualche giorno, poi dovrei riuscire a tornare a casa." Nelle prossime ore lo stesso Macartney verrà sottoposto ad ulteriori esami mentre nei prossimi giorni potrebbe essere oggetto di qualche intervento di chirurgia per ridurre le notevoli abrasioni presenti sul suo volto.
A posteriori si può esclamare a gran voce che è andata bene, anche se il week-end di Kitzbuhel ha dovuto immolare le solite offerte ad una Streif davvero crudele, soprattutto nelle giornate di prova, disputate su un tracciato davvero duro e difficile da interpretare: Buder, Bank, lo stesso Macartney sono stati i più sfortunati, ma le prime polemiche erano sorte già nella giornata dedicata all'ispezione del tracciato, sollevate soprattutto da Bode Miller che si era reso conto a prima vista della pericolosità del tracciato tirolese. "La Streif è difficilissima di suo, se volutamente ghiacciata può diventare terribile; a volte credo che non ci si renda conto che si gioca sulla vita degli atleti. Ma che prezzo ha lo spettacolo?"
Innanzitutto mi fa piacere che Scott stia meglio! Però, parliamoci chiaro, la Streif è sempre stata e sempre sarà una pista molto difficile, al di là del ghiaccio più o meno pronunciato. Tutti abbiamo negli occhi alcuni storici voli, tipo quello di Vitalini, che ancora starà ringraziando il suo santo protettore che quell'anno aveva nevicato molto. Insomma qualcosa si pùò fare sicuramente, ma eliminare i rischi credo davvero che sia impossibile.
Ragazzi, parliamoci chiaro, la libera di suo è già una folla, Kitz è l'acuto di follina nella follia .... ed è bella anche per questo.
Nessuno obbliga nessuno a correre la Streif o a fare le gobbe del cammello della Sasslong: chi lo fa, lo fa a suo rischio e pericolo. Stenmark, che era Stenmark, non ha mai voluto correre la libera .... ma quando lo ha fatto (una sola volta, in gara ...) lo ha voluto fare a Kitz
Insomma, non per cinismo, ma per me Kitz è bellissima e non è rinunciabile ... né per lo spettacolo, né per gli stessi atleti
Barcollo ma non mollo ..... Antonio
Modificato da - CornoalleScaleForever in data 20 gen 2008 18:49:13
Ma il grado di mortalità a Kitz è a 0!!! Non è il TT all'isola di Man!!! E sono scesi giù centinaia di atleti nei giorni di Prove, SuperG e Discesa quindi non capisco questo assurdo accanimento. Ma vi ricordate Kitz quando dopo la diagonale c'era ancora la compressione? Quelli erano anni bui. E se Macartney è caduto sull'ultimo salto e TUTTI gli altri no vuol dire che ha sbagliato lui e non la pista!!!! Su dai, non facciamo buonismo gratuito... io conosco Bode abbastanza bene e lo considero uno molto "avanti" ma se lui dice che non gli piace la Streif o come viene fatta può benissimo evitare di correrla perchè non glielo ha scritto il medico di presentarsi al cancelletto.
Ma il bello è che non era nemmeno dura come altre volte e se solo una persona è caduta sull'ultimo salto (e c'erano molti novizi della Streif) vuol dire che non era proprio impossibile da fare... secondo me Bode ha sibilato tra i denti quelle cose perchè era preoccupato per il povero Scott...
Immensa gioia nell'apprendere che Scott stia nettamente migliorando!
Medaglia d'oro e bronzo in combinata ai Mondiali di Are 2007
Medaglia d'oro in DH Maschile Mondiali Val D'Isere 2009 Medaglia d'argento in GS Mondiali Val D'Isere 2009 Medaglia d'argento in SL Mondiali Val D'Isere 2009
Ottime news quelle ke girano sul conto di scott ma scampato il pericolo mi sorge spontaneo un dubbio....è normale ke il casketto di protezione salti via in quel modo?? a ke tipo di test vengono sottoposti i materiali con i quali corrono i nostri beniamini?...la facilità con il quale è saltato via mi lascia molto perplesso anke se il volo è avvenuto ad una velocità superiore ai 130kmh! Detto ciò ancora auguri di cuore mr. scott!
Il casco non è scivolato via, si è semplicemente rotto sulla parte della tempia destra, dove c'è anche l'attacco del laccetto-sotto mento. Il casco rotto e la mancanza di alcune parti di "elmo" si vede chiaramente da alcune foto.
L'impatto con il ghiaccio e la testa ha praticamente "sfondato" il casco, ma in fondo ha salvato la vita a scott che in termini volgari se l'è cavata con una bella botta e basta. Ricordiamoci che viaggiava a 140 km/h circa...
Ok grazie per la precisione perlu ma comunque non penso sia accettabile un inconveniente del genere ,ke gli sciatori arrivino a quelle velocità in coppa durante le libere è una cosa risaputa e le protezioni devono garantire anke quelle di sollecitazioni non trovi?
Ma infatti, scott è vivo e vegeto... il suo compito l'ha fatto il casco. E dal punto di vista di impatto della testa, quello laterale (di tempia) sul piano ghiacciato a 140 all'ora è uno dei più pericolosi previsti dalla casisitica, anche e soprattutto perchè la parete temporale è la più fragile della scatola cranica.
E' come una casa o una qualsiasi costruzione in caso di terremoto: non deve garantire l'integrità della struttura, ma la sopravvivenza della gente al suo interno; idem per una macchina in un crash test...
In un primo momento ho pensato anche io che il casco si fosse sfilato ed il fatto sì sarebbe stato grave, ma rivedendo alcune immagini, mi sono convinto che in fondo ha fatto il suo lavoro...