Kitzbuhel chiude tra slalom, combinata e polemiche
di Luca Perenzoni
Domani si chiude la tre giorni di Kitzbuhel con uno slalom che in verità ha trovato inizio nei giorni scorsi, sia in pista che fuori. Nel giovedì sera di Westendorf, un paesino a pochi chilometri da Kitz in cui si è assistito al consueto antipasto con una Fis vinta dal pimpante francese Julien Lizeroux, capace nel corso della seconda manche di scalzare dal vertice il marebbano Manfred Moelgg, secondo classificato dopo aver ottenuto ottime indicazioni negli ultimi allenamenti fassani. Ma molti si è giocato anche lontano dalle piste, in conferenze stampa e interviste varie in cui riecheggiavano di continuo le critiche nei confronti del comitato organizzatore che si ostina a non utilizzare la storica pista di slalom, preferendo tracciare il percorso nel finale della Streif, soprattutto per sfruttare il più accogliente parterre di arrivo. Una scelta che penalizza gli slalomisti e soprattutto lo spettacolo; dopo le critiche per le dure condizioni della Streif, Bode Miller non ci sta: "Una volta lo slalom di Kitz era uno dei più belli della stagione, ora è uno dei più anonimi, troppo piatto. E dire che la Fis dovrebbe inseguire lo spettacolo." Parole precise che trovano immediata risposta nella velenosa replica del presidente del comitato organizzatore: "Miller dovrebbe essere contento della scelta, visto che ha finito solo uno degli ultimi slalom disputati: il nuovo tracciato consente maggiore velocità, linee più filanti e l'emozione di arrivare nel parterre della Streif."
In realtà la polemica si ripete da qualche stagione ma quella di Miller è tutt'altro che una voce al di fuori del coro. Sulla stessa linea si esprimono Palander, Grange, gli stessi assi austriaci Matt e Raich. Ma tant'è, le proteste purtroppo lasciano il tempo che trovano e domani mattina, volenti o nolenti ci si dovrà disimpegnare sul morbido pendio della Streif, su uno ZielSchuss che per una volta sarà sicuramente meno emozionante rispetto a quello della discesa. Cosa aspettarsi? Un nuovo dominio di Grange come a Wengen? Oppure la riscossa del tandem delle meraviglie biancorosso?
Dodici mesi fa, più o meno di questi giorni, proprio da Kitzbuhel prendeva il via la striscia di podi di Manni Moelgg ed è quanto meno suggestivo il pensiero che ciò si possa riproporre, vista anche la consueta vicinanza con l'appuntamento sulla Planai, le due piste che più di tutte rivelarono al grande pubblico le capacità del finanziere di San Vigilio. Ma la prova di domani non sarà fine a se stessa. Il week-end di Kitzbuhel riesce ancora a riproporre la combinata nella sua forma più classica. La discesa odierna ha elevato a rango di favoriti Bode Miller ed il solito Benni Raich che presumibilmente potrebbe rivestire i panni di ragioniere già indossati di recente. Fa quindi sorridere il pensiero che la combinata possa finire nella bacheca di Miller, come già successo per altro 3 anni fa per quella che resta l'unica vittoria dello yankee di Franconia da queste parti. Ad approfittare di eventuali defaillance altrui saranno soprattutto i croati Ivica Kostelic e Natko Zrncic-dim (addirittura 20imo oggi), Rainer Schoenfelder ed il campione olimpico Ted Ligety, con la possibilità di inserirsi per Peter Fill e Christof Innerhofer, sicuramente i due combinatisti migliori della faretra azzurra: a loro il compito di stare alla finestra, pronti nell'approfittare di una qualsiasi distrazione altrui.
Due gare in una, come una volta: che bello! Nella speranza che la pista si riveli all'altezza anche dell'ultimo atto dell'Hahnenkamm, nonostante le attese temperature primaverili. Prima manche alle 10, seconda alle 13; ad aprire le danze sarà Neureuther, poi Moellg (3), Rocca (19,) Deville (20), Thaler (24), Fill (33), Razzoli (47), Innerhofer (72), Heel, Staudacher e Sulzenbacher (da 93 a 95).
(sabato 19 gennaio 2008)
In realtà la polemica si ripete da qualche stagione ma quella di Miller è tutt'altro che una voce al di fuori del coro. Sulla stessa linea si esprimono Palander, Grange, gli stessi assi austriaci Matt e Raich. Ma tant'è, le proteste purtroppo lasciano il tempo che trovano e domani mattina, volenti o nolenti ci si dovrà disimpegnare sul morbido pendio della Streif, su uno ZielSchuss che per una volta sarà sicuramente meno emozionante rispetto a quello della discesa. Cosa aspettarsi? Un nuovo dominio di Grange come a Wengen? Oppure la riscossa del tandem delle meraviglie biancorosso?
Dodici mesi fa, più o meno di questi giorni, proprio da Kitzbuhel prendeva il via la striscia di podi di Manni Moelgg ed è quanto meno suggestivo il pensiero che ciò si possa riproporre, vista anche la consueta vicinanza con l'appuntamento sulla Planai, le due piste che più di tutte rivelarono al grande pubblico le capacità del finanziere di San Vigilio. Ma la prova di domani non sarà fine a se stessa. Il week-end di Kitzbuhel riesce ancora a riproporre la combinata nella sua forma più classica. La discesa odierna ha elevato a rango di favoriti Bode Miller ed il solito Benni Raich che presumibilmente potrebbe rivestire i panni di ragioniere già indossati di recente. Fa quindi sorridere il pensiero che la combinata possa finire nella bacheca di Miller, come già successo per altro 3 anni fa per quella che resta l'unica vittoria dello yankee di Franconia da queste parti. Ad approfittare di eventuali defaillance altrui saranno soprattutto i croati Ivica Kostelic e Natko Zrncic-dim (addirittura 20imo oggi), Rainer Schoenfelder ed il campione olimpico Ted Ligety, con la possibilità di inserirsi per Peter Fill e Christof Innerhofer, sicuramente i due combinatisti migliori della faretra azzurra: a loro il compito di stare alla finestra, pronti nell'approfittare di una qualsiasi distrazione altrui.
Due gare in una, come una volta: che bello! Nella speranza che la pista si riveli all'altezza anche dell'ultimo atto dell'Hahnenkamm, nonostante le attese temperature primaverili. Prima manche alle 10, seconda alle 13; ad aprire le danze sarà Neureuther, poi Moellg (3), Rocca (19,) Deville (20), Thaler (24), Fill (33), Razzoli (47), Innerhofer (72), Heel, Staudacher e Sulzenbacher (da 93 a 95).
(sabato 19 gennaio 2008)