Ancora Grand'Italia: Mölgg seconda, Karbon terza
di Luca Perenzoni
Non è arrivata la vittoria, nel quinto gigante stagionale, ma l'ennesima conferma di una squadra da sogno. Tutte le favole che si rispettano prima o poi presentano un momento critico per la protagonista, ed è successo anche alla fantastica favola di Denise Karbon, la Fatina dell'Alpe di Siusi che ha visto interrompersi la sua striscia vincente sulla marcia neve di Maribor, in un gigante che per conformazione fisica della pista, durezza della neve e tracciatura era quanto più lontano si potesse immaginare dai gusti della ventisettenne di Castelrotto. Ma anche il capitolo difficile della favola, non fa perdere il sorriso a Denise e all'intera squadra azzurra, perchè la Karbon resta comunque sul podio preceduta da una sfavillante Lizi Goergl e soprattutto dall'amica Manuela Moelgg, seconda e ad un passo dalla prima vittoria in carriera. Manu è stata quasi perfetta, soprattutto a tenere a freno la sua cavalleria che è riuscita a non scalpitare più del dovuto sull'infido fondo del gigante di Maribor. Un po' di fortuna nella prima manche (il pettorale numero 1) e tanta, tantissima grinta e tecnica l'hanno catapultata lì, ad un passo dal sogno, ad un passo da una prima vittoria che, per quanto visto in queste settimane, non può essere molto distante. Insomma, pur senza vittorie, la squadra azzurra firmata Costazza & Thoma si è confermata movimento leader del gigantismo mondiale: non ce n'è per nessun'altro, nè per il superteam austriaco, nè per quello svedese. Le azzurre fanno scuola, in tutte le condizioni, su tutte le piste. Oggi, bisogna ammetterlo, Lizi Goergl aveva una marcia in più, anche se era da qualche settimana che la ventiquattrenne originaria di Bruck am den Mur si metteva in evidenza come l'austriaca più in forma tra le porte larghe. L'altro giorno, al termine della sessione di allenamento in quel di Lienz, la peperina Lizi si era lasciata andare a dichiarazioni inequivocabili, con chiari intenti di vittoria: il successo è arrivato, ampio, concreto, a chiudere nel migliore dei modi la parabola di crescita di questa potente ragazza (anche nel carattere, solido e spigoloso) che veniva da due stagioni difficili, di involuzione più psicologica che tecnica. Le lacrime che hanno bagnato il suo volto a fine gara sono emblematiche della tensione accumulata nel corso dei mesi e liberata oggi, sulle colline slovene che le hanno regalato il primo successo. Onore alla Goergl, dunque, ma onore alle piccole grandi azzurre: onore alla mitica Manu Moelgg, onore (e non potrebbe essere altrimenti) per la splendida Denise che nella seconda manche ha provato a recuperare qualcosa dalla sesta piazza in cui si era ritrovata in mattinata. Tre importanti passi in avanti che oltre a mantenerla sul podio, permettono di rendere meno pesante il successo della Goergl, ormai chiaramente l'avversaria più pericolosa nella sua marcia verso la coppa di specialità. Ai piedi del podio, ecco la tedesca Kathrin Hoelzl che precede Poutiainen, Hosp e Jacquemod, autrice del miglior parziale sul simil-superG disegnato dal suo allenatore nella seconda frazione. Nel complesso positivo anche il 15imo posto di Karen Putzer: la sua irruenza mal si adatta a simili condizioni ed i suoi cambi bruschi avrebbero potuto trascinarla ben più in basso...bene così dopotutto, come fanno bene gli 8 punti raccolti da Camilla Alfieri, 23ima e penalizzata da qualche errore di troppo nel finale della prima manche. Domani tocca allo slalom e si spera che almeno nella notte lo scirocco cessi di riscaldare i dolci declivi sloveni...sempre che nel frattempo, a complicare il tutto, non arrivi anche la pioggia.
Ma l'importante, al momento, è che pur senza vittoria, la festa vada avanti... e c'è già chi cerca ispirazione per scrivere il prossimo capitolo della favola Karbon.
(sabato 12 gennaio 2008)
Ma l'importante, al momento, è che pur senza vittoria, la festa vada avanti... e c'è già chi cerca ispirazione per scrivere il prossimo capitolo della favola Karbon.
(sabato 12 gennaio 2008)