Il lento recupero di Aksel Svindal
di Luca Perenzoni
Quindici chili in meno, ed una forma fisica tutta da reinventare. A poco più di un mese dal tremendo volo di Beaver Creek è questa la situazione di Aksel Lund Svindal, il detentore della Coppa del Mondo assoluta infortunatosi nel corso di una prova cronometrata sulla temibile Birds of Prey. Il pesante atterraggio e l'impatto con la coda del proprio sci procurò al norvegese una profonda ferita nella zona rettale che comportò una delicata operazione ma soprattutto la perdita di un'ingente quantità di sangue. Dopo una decina di giorni passata in terapia intensiva presso l'ospedale di Vail, il norvegese fece ritorno in Scandinavia grazie ad un volo privato allestito dal padre con il supporto di un magnate di Oslo. Tornato a casa il "lungagnone" si è sottoposto all'inevitabile periodo di convalescenza, proprio per cercare di recuperare tono muscolare dopo un salasso di simili proporzioni. La forma fisica è completamente da reinventare: "Ora come ora più che uno sciatore sembra un ottocentista" ha confessato col sorriso il tecnico norvegese Arnesen, che non nasconde come lo stesso Svindal vorrebbe tornare a breve sugli sci, magari entro fine mese; ma solo come turista, per il momento. Il suo fisico necessita ancora molto tempo prima di riprendere l'attività sportiva e proprio per questo nessuno si sbilancia sui tempi di recupero, anche se il bicampione mondiale di Aare non nasconde di sentire la mancanza del Circo Bianco ("Scio ogni giorno, ma purtroppo solo nella mia testa. Ma mi hanno fatto enorme piacere gli interessamenti e gli attestati dei tanti colleghi") e di voler presto tornare a scalare le graduatorie mondiali pur confermando che tornerà in pista solo una volta raggiunta la piena condizione. Tranquillo e fiducioso per il futuro anche lo stesso Mario Arnesen: "Quando tornerà? Solo quando sarà pronto, al momento non ho nessuna fretta, bisogna avere pazienza. Sono già contento che sia ancora con noi!"
(martedì 8 gennaio 2008)
(martedì 8 gennaio 2008)