Chiara Costazza terza a Reiteralm, Schild regina
di Luca Perenzoni
Nevica fitto a Reiteralm. Nevica fitto e tira vento, condizioni di certo non ideali per gareggiare; a maggior ragione se su un pendio dolce, che lascia poco spazio alle durezza delle lamine, preferendo le carezze delle scivolatrici, a loro volta a mal partito tra i cumuli di neve fresca disseminati lungo il tracciato, colpito da una di quelle nevicate che spesso neanche in inverno si vedono. Siamo a metà novembre, a poco più di 1400 metri di quota e c'è già neve in abbondanza: sicuramente sarà un inverno da ricordare, questo 2007/08. Per la neve, certo, ma anche per la partenza lampo delle ragazze azzurre: il ricordo della magia di Denise Karbon sui ghiacci del Rettenbach è ancora vivo nella mente degli appassionati ed ecco che ad affiancarlo ci ha pensato a solo due settimane di distanza l'effervescenza e la freschezza di Chiara Costazza, presentatasi al via della stagione dei rapid gates con tanto entusiasmo ma anche qualche dubbio, retaggio di un infortunio estivo che ha le comportato lo sfilacciamento dei legamenti della caviglia destra. Operarsi o no? "Meglio aspettare, in fondo a sciare non mi da fastidio e non ho voglia di perdere un'intera stagione": questo il pensiero della ventitreenne di Pozza di Fassa che dopo il lavoro estivo non vedeva l'ora di ricominciare con le gare, con i paletti, con il confronto con il cronometro vero. "La pista non è difficile, preferisco quelle ripide ma credo sia giunta l'ora di salire sul podio" diceva solo pochi giorni fa, alla vigilia della partenza per l'Austria. Dichiarazioni felici, a posteriori. Pronti via e la cuginetta di Angelo Weiss piazza una manche da manuale e a metà gara, nonostante la tanta neve ed un pettorale non certo ottimale come il 12, è lei a condurre, davanti alla giovane svedese Maria Pietilae Holmner e alla regina Marlies Schild. Ma i conti si fanno alla fine, meglio aspettare. E così arriva la seconda e, se possibile, arriva ancora più neve: quasi una bufera ma nulla sembra frenare la voglia azzurra di mettersi in mostra. Apre le danze Denise Karbon, qualificatasi in extremis e capace di raggranellare 6 punticini che dovrebbero permettere alla nazionale di schierare un'azzurra in più nel prossimo appuntamento. Poi scende Manuela Moelgg, 21ima nella prima e 14ima alla fine, nonostante una schiena che, soprattutto in slalom, continua a mandare messaggi poco piacevoli. La marebbana tira la volata alla venostana Nicole Gius che scia con la sua consueta leggerezza per guadagnare quel paio di posizioni che le garantiscono l'ingresso nelle 10: un nono posto dello scricciolo dello Stelvio con queste condizioni e su questa pista ha quasi il sapore del prodigio. Ma c'è dell'altro: Nicole Hosp e Marlies Schild si prendono a sportellate, in nome di una rivalità che in casa Austria prende sempre più piede e nonostante un gravissimo errore nell'ultimo terzo di corsa la salisburghese sempre più innamorata di Benni Raich riesce a stare davanti, con un margine di 6 centesimi sulla tirolese. Perde un po' la bussola la Pietilae che scende in sesta piazza, ma non Chiara Costazza: scia pulita, rischia poco, prova ad attaccare ma non è ancora sufficiente per precedere le grandi austriache; la fassana taglia il traguardo in terza posizione concretizzando le promesse della vigilia. E' arrivato il primo podio, nella giornata che non ti aspetti. Sono arrivate finalmente due manche di uguale valore, non sporcate da errori a volte grossolani come ogni tanto capitava alla poliziotta trentina. Ma in fondo la cosa più importante è la consapevolezza che le altre sono lì, alla portata di Chiara, anche sul piano, anche sulla neve fresca. Schild Hosp Costazza, questo il podio di giornata, poi Stiegler, Zuzulova e Pietilae con la Zahrobska "solo" settima. Dell'ottima prova della squadra azzurra si è già detto, ma non fa certo male ripeterlo visto che queste ragazze continuano a strappare applausi.
(sabato 10 novembre 2007)
(sabato 10 novembre 2007)