Bufera sulle tappe italiane di Coppa
di Luca Perenzoni
Bormio
Stanno suscitando notevoli perplessità ed incredulità a livello mondiale le ultime indicazioni che la Federazione Italiana ha presentato alla Fis in merito alla stesura dei calendari per le stagioni future. Sono soprattutto due i nodi da sbrogliare: l'annoso duello per lo slalom dicembrino che coinvolge Madonna di Campiglio e Sestriere e da un paio di anni la Val Badia e, a sorpresa, un possibile trasferimento della classicissima discesa di Bormio in quel di La Thuile, Val d'Aosta.
E' stata soprattutto questa richiesta a far drizzare i capelli ai vertici Fis che si son trovati davanti ad una proposta che contrasta contro la volontà della stessa Federazione di individuare alcuni appuntamenti fissi tra i quali proprio la stessa Bormio.
L'alternativa al fascino ed alla tecnicità della Stelvio sembrerebbe essere la Pista 3 che gode di un disegno davvero interessante, ma che allo stesso tempo necessiterebbe di pesanti lavori di sistemazione per permettere alla zona arrivo di poter ospitare un evento di simile portata, senza tirare in ballo la trafila di gare minori necessaria per testare pista ed organizzazione prima del debutto nel circuito maggiore.
Ma perchè avanzare una tale richiesta? La risposta è tutta nelle sibilline parole del presidente Morzenti ("La Fisi cercherà di andare incontro alle località che si sono dimostrate disponibili a dare un aiuto in questi momenti di difficoltà"): frase che dice poco, ma allo stesso tempo rappresenta un chiaro riferimento al contenzioso in corso tra la stessa federazione ed il comitato organizzatore di Bormio 2005 che a quanto pare deve ancora versare alle casse di Via Piranesi un'ingente quantità di denaro. Insomma, la richiesta potrebbe suonare da minaccia nei confronti di Bormio e della Stelvio, anche se in casa Fis fanno finta di non sentirci da questo orecchio, preferendo concentrarsi sul problema slalom.
Un breve riassunto. Dopo la lunga alternanza tra Sestriere e Madonna di Campiglio, il classico slalom dicembrino sembrava aver trovato posto fisso in coda al week-end tutto altoatesino di Gardena a Badia. Una soluzione che lo scorso anno aveva onestamente convinto poco, vuoi per la scarsa tecnicità del tracciato, vuoi per un'improbabile collocazione nella mattinata di lunedì, con inevitabili spalti semi-deserti. Senza perdere tempo, Marcello Varallo e compagni hanno studiato in breve una possibile variante al tracciato che possa migliorare le cose (anche se la spesa non è certo trascurabile) ma nonostante questo la Fis sembra orientata ad altre scelte. Ecco quindi spuntare qualche novità. Campiglio? Sestriere? Assolutamente no, lo slalom vola direttamente oltreoceano, per completare il quartetto di gare di Beaver Creek.
Insomma, tra i due litiganti il terzo gode; ma le location nostrane non ci stanno ed ecco quindi che la Federsci azzurra avanza una nuova proposta, ovvero quella di inserire in calendario un'ulteriore tappa italiana, magari nel cuore di febbraio, con l'accoppiata slalom e gigante che tanto piace ai vertici federali. Dove? Ovviamente al Sestriere, anche per non rendere vani gli sforzi olimpici.
E Campiglio? Si adegua, nel senso che a sua volta sta cercando di velocizzare i tempi per affiancare allo storico Canalone Miramonti una pista (la Amazzonia) capace di ospitare una gara tra le porte larghe, giocando oltretutto sulle parole dello stesso Morzenti: se c'è una provincia che più di tutte sta aiutando la Fisi è proprio quella di Trento che ha messo a disposizione le risorse della Vallagarina e della Val di Fassa e non vedrebbe certo di malocchio un ritorno della coppa sul proprio territorio, orfano da parecchi anni. Sembra quindi poter riproporsi un duello tra rendenesi e valsusini e non è detto che proprio il ritorno all'alternanza tra Campiglio e Sestriere non possa essere la soluzione per salvare capra e cavoli in casa Italia. Ma bisogna vedere cosa ne pensa la Fis...
(martedì 9 ottobre 2007)