Vince Raich, coppa a Svindal; Moelgg ancora podio
di Luca Perenzoni
Non è bastata la vittoria nella gara finale della stagione a Benjamin Raich per mantenere nella Pitztal la Coppa del Mondo: Aksel Lund Svindal infatti con il quindicesimo posto odierno mette in cascina i punti sufficienti per regalarsi l'ennesimo regalo di una stagione indimenticabile. Due titoli mondiali e due coppette di specialità prima della sfera di cristallo che oggi torna in Norvegia dopo le esperienze di Lasse Kjus e Kjetill Andrè Aamodt. Personaggi di riferimento per il lungo Svindal, che zitto zitto si è sobbarcato l'onere e l'onore di continuare la saga vichinga nell'anno dell'abbandono dei due colossi dei fiordi.
Queste finali di Lenzerheide hanno permesso a Svindal di legittimare il successo finale, con tre vittorie consecutive in dicesca, super-g e gigante ed il solito onesto piazzamento tra i rapid gates. Un ruolino di marcia impressionante che gli ha consentito di riaprire e volgere a suo favore i giochi di una coppa del Mondo che pareva essersi allontanata sensibilmente dopo il week-end sulle nevi di casa di Kvitfjel. Il vero colpaccio Svindal l'ha portato a termine ieri, nel gigante, complice l'uscita di Benni Raich. Ed oggi il ventinovenne tirolese ha saputo dare sfogo alla rabbia repressa, dominando uno slalom davanti al campione del mondo Mario Matt. Raich, scarico di pressione e responsabilità, ha sciato al meglio, rifilando al compagno-avversario quasi un secondo guadagnandosi così la "consolazione" della coppetta di specialità, scavalcando sul filo di lana lo stesso Matt. Questi due sono, al momento, i migliori interpreti del palo snodato; ma subito dietro si affaccia il viso pulito di Manfred Moelgg, ancora sul podio, sempre più sul podio. Il 2007 del marebbano ha dell'incredibile, soprattutto se si considera come era iniziata la stagione del finanziere venticinquenne. Lo slalom di Kitzbuhel ha restituito al circo bianco un personaggio vero, incapace da quel giorno di scendere oltre la sesta posizione, conquistando la bellezza di tre podi quasi filati: il primo, il più bello, quello argenteo di Aare, seguito a pochi giorni di distanza dal terzo posto di Kranjska Gora fino al terzo posto odierno, alle spalle dei due maestri dello slalom. Manfred c'è, ed è una certezza. Se la sua schiena non farà troppe bizze, il futuro sarà anche suo, in una gustosa sfida con Giorgio Rocca. Esce prematuramente invece Cristian Deville ma anche il fassano può sorridere per la buona stagione condotta: per l'acuto ci sarà tempo! Non conclude la prova anche Peter Fill ma da oggi il carabiniere di Castelrotto potrà riprendere fiato con la consapevolezza di avere i migliori a portata di tiro.
Eggià, con Lenzerheide cala il sipario sulla Coppa del Mondo. Una stagione tormentata dal caldo, turbolenta tra un rinvio ed un recupero, iniziata male sin dalla cancellazione della tappa di Soelden. Una stagione pazza sotto molti punti di vista, che ha regalato un avvio a larghe vedute, con tanti vincitori diversi per poi chiudersi nel pazzo duello tra Svindal e Raich. A giochi fatti si può sicuramente dire che nonostante i problemi sia stata un'annata divertente e, tutto sommato, è una fortuna viste le premesse di qualche mese fa.
(domenica 18 marzo 2007)
Queste finali di Lenzerheide hanno permesso a Svindal di legittimare il successo finale, con tre vittorie consecutive in dicesca, super-g e gigante ed il solito onesto piazzamento tra i rapid gates. Un ruolino di marcia impressionante che gli ha consentito di riaprire e volgere a suo favore i giochi di una coppa del Mondo che pareva essersi allontanata sensibilmente dopo il week-end sulle nevi di casa di Kvitfjel. Il vero colpaccio Svindal l'ha portato a termine ieri, nel gigante, complice l'uscita di Benni Raich. Ed oggi il ventinovenne tirolese ha saputo dare sfogo alla rabbia repressa, dominando uno slalom davanti al campione del mondo Mario Matt. Raich, scarico di pressione e responsabilità, ha sciato al meglio, rifilando al compagno-avversario quasi un secondo guadagnandosi così la "consolazione" della coppetta di specialità, scavalcando sul filo di lana lo stesso Matt. Questi due sono, al momento, i migliori interpreti del palo snodato; ma subito dietro si affaccia il viso pulito di Manfred Moelgg, ancora sul podio, sempre più sul podio. Il 2007 del marebbano ha dell'incredibile, soprattutto se si considera come era iniziata la stagione del finanziere venticinquenne. Lo slalom di Kitzbuhel ha restituito al circo bianco un personaggio vero, incapace da quel giorno di scendere oltre la sesta posizione, conquistando la bellezza di tre podi quasi filati: il primo, il più bello, quello argenteo di Aare, seguito a pochi giorni di distanza dal terzo posto di Kranjska Gora fino al terzo posto odierno, alle spalle dei due maestri dello slalom. Manfred c'è, ed è una certezza. Se la sua schiena non farà troppe bizze, il futuro sarà anche suo, in una gustosa sfida con Giorgio Rocca. Esce prematuramente invece Cristian Deville ma anche il fassano può sorridere per la buona stagione condotta: per l'acuto ci sarà tempo! Non conclude la prova anche Peter Fill ma da oggi il carabiniere di Castelrotto potrà riprendere fiato con la consapevolezza di avere i migliori a portata di tiro.
Eggià, con Lenzerheide cala il sipario sulla Coppa del Mondo. Una stagione tormentata dal caldo, turbolenta tra un rinvio ed un recupero, iniziata male sin dalla cancellazione della tappa di Soelden. Una stagione pazza sotto molti punti di vista, che ha regalato un avvio a larghe vedute, con tanti vincitori diversi per poi chiudersi nel pazzo duello tra Svindal e Raich. A giochi fatti si può sicuramente dire che nonostante i problemi sia stata un'annata divertente e, tutto sommato, è una fortuna viste le premesse di qualche mese fa.
(domenica 18 marzo 2007)