Paerson: "Cercavo un sogno, ne ho trovati due!"
di Luca Perenzoni
"La gara più dura della mia vita. Quest'anno non ero mai riuscita a lasciare il segno in slalom invece oggi pomeriggio ho trovato le giuste sensazioni e ho difeso il bel vantaggio della discesa. Avevo cominciato questo mondiale col sogno di conquistare un oro e adesso mi ritrovo con due sogni già realizzati." E dire che le possibilità che il sogno continui a portare frutti non sono affatto poche. Con quella di oggi sono sei le medaglie iridate e per trovare paragoni non serve andare troppo lontani dalla casa di Anja Paerson, di Tarnaby proprio come...
"Ingo era ed è il mio idolo insieme a Pilla Wiberg ed il solo pensiero di poter essere affiancata al suo nome o a quello di Kjetill Andrè Aamodt mi mette i brividi. Oggi non è stata una gara tanto facile, la neve era difficile da gestire, aggressiva ed infida. L'esser partita bene in discesa mi ha dato la tranquillità per affrontare senza troppi pensieri lo slalom. Ora credo che sarà tutto più facile: dalle prossime gare non mi aspetto niente, quello che arriverà sarà tutto di guadagnato." E per Anja i complimenti arrivano anche da sua maestà Re Carlo Gustavo che al termine della prova non ha lesinato tempo e spedito un telegramma all'eroina svedese.
Soddisfatta anche Marlies Schild; la fidanzata di Benni Raich ha provato a recuperare terreno nello slalom ed è riuscita ad agguantare un bronzo: "Iniziare il mondiale con una medaglia è sempre importante - dice la bionda austriaca - Devo ammettere di essere soddisfatta sia della mia prova in discesa che di quella di slalom: il miglior tempo di manche conferma il mio stato di forma. So di non aver rischiato il massimo nelle ultime porte di slalom ed è lì che ho perso l'argento. Ma ho preferito guardare anche alla sicurezza psicologica ed un bronzo non è certamente da buttare."
Ed invece l'argento è andato a cingere il collo di Julia Mancuso, sempre più reginetta del Circo Bianco. "Oggi contro la Paerson non c'era niente da fare. Ho capito subito che si lottava per il secondo posto ed ho cercato di dare il meglio di me per l'argento. Ci sono riuscita ed è un grandissimo traguardo: in slalom non sai mai cosa può succedere e non ho fatto altro che dare il massimo."
Non si nascondono invece le due azzurre capaci di concludere la prova; Daniela Merighetti e Hanna Schnarf sono concordi: "Si poteva fare di più!".
"In slalom non ho avute ottime sensazioni - dice la bresciana - ma il tempo maggiore l'ho perso nella discesa. Praticamente quella di oggi per me era la seconda prova dopo la caduta di mercoledì; non avevo mai visto la pista ma credo che per domenica posso essere pronta per cercare un buon risultato." Sulla stessa linea d'onda anche la giovane pusterese di Valdaora: "Mi spiace, non sono riuscita a dare il meglio di me. In discesa me la sono cavata bene, in slalom no: ho grattato troppo, sono stata rigida ed ho perso parecchio. Mi spiace non poter disputare la discesa, ma avrò altre possibilità."
(venerdì 9 febbraio 2007)
"Ingo era ed è il mio idolo insieme a Pilla Wiberg ed il solo pensiero di poter essere affiancata al suo nome o a quello di Kjetill Andrè Aamodt mi mette i brividi. Oggi non è stata una gara tanto facile, la neve era difficile da gestire, aggressiva ed infida. L'esser partita bene in discesa mi ha dato la tranquillità per affrontare senza troppi pensieri lo slalom. Ora credo che sarà tutto più facile: dalle prossime gare non mi aspetto niente, quello che arriverà sarà tutto di guadagnato." E per Anja i complimenti arrivano anche da sua maestà Re Carlo Gustavo che al termine della prova non ha lesinato tempo e spedito un telegramma all'eroina svedese.
Soddisfatta anche Marlies Schild; la fidanzata di Benni Raich ha provato a recuperare terreno nello slalom ed è riuscita ad agguantare un bronzo: "Iniziare il mondiale con una medaglia è sempre importante - dice la bionda austriaca - Devo ammettere di essere soddisfatta sia della mia prova in discesa che di quella di slalom: il miglior tempo di manche conferma il mio stato di forma. So di non aver rischiato il massimo nelle ultime porte di slalom ed è lì che ho perso l'argento. Ma ho preferito guardare anche alla sicurezza psicologica ed un bronzo non è certamente da buttare."
Ed invece l'argento è andato a cingere il collo di Julia Mancuso, sempre più reginetta del Circo Bianco. "Oggi contro la Paerson non c'era niente da fare. Ho capito subito che si lottava per il secondo posto ed ho cercato di dare il meglio di me per l'argento. Ci sono riuscita ed è un grandissimo traguardo: in slalom non sai mai cosa può succedere e non ho fatto altro che dare il massimo."
Non si nascondono invece le due azzurre capaci di concludere la prova; Daniela Merighetti e Hanna Schnarf sono concordi: "Si poteva fare di più!".
"In slalom non ho avute ottime sensazioni - dice la bresciana - ma il tempo maggiore l'ho perso nella discesa. Praticamente quella di oggi per me era la seconda prova dopo la caduta di mercoledì; non avevo mai visto la pista ma credo che per domenica posso essere pronta per cercare un buon risultato." Sulla stessa linea d'onda anche la giovane pusterese di Valdaora: "Mi spiace, non sono riuscita a dare il meglio di me. In discesa me la sono cavata bene, in slalom no: ho grattato troppo, sono stata rigida ed ho perso parecchio. Mi spiace non poter disputare la discesa, ma avrò altre possibilità."
(venerdì 9 febbraio 2007)