Karen: "Vincere così presto, una gioia immensa!"
di Luca Perenzoni
Torna il sorriso di Karen Putzer ad illuminare il parterre della Coppa del Mondo, torna ad accompagnare la poliziotta della Val d’Ega sul gradino più alto del podio a quasi 4 anni di distanza dall’ultimo successo in terra di Norvegia. Un successo che ha qualcosa in comune con quello odierno. Sorride Karen: “A Lillehammer avevo appena iniziato a leggere il primo libro di Faletti, "Io Uccido"; da pochi giorni mi sono messa a leggere il terzo ("Fuori da un evidente destino"), evidentemente era proprio destino....
La gara di oggi l’ho affrontata con la serenità di chi non ha nulla da perdere, ho attaccato perché volevo riuscire a fare una manche completa, visto che spesso qui a Cortina non sono risucita a sciare bene per tutto il tracciato. In cuor mio sentivo che sarei potuta tornare alla vittoria, ma mai avrei pensato che potesse arrivare così presto. Questa è praticamente solo la mia terza gara dopo l’operazione e in pochissimo tempo ho capito di poter ritrovare il feeling con la vittoria.”
Impossibile quindi non ritornare sui lunghi mesi che hanno portato alla decisione di sottoporsi all’operazione all’anca destra. “Si, ho pensato spesso al ritiro, soprattutto per salvaguardare la mia salute. Non potevo continuare a martoriare l’anca, nè tantomeno sottopormi ad un’operazione a cielo aperto che avrebbe comunque messo fine alla mia cariera agonistica e pregiudicato gran parte del mio futuro. Poi per fortuna si è scoperta questa nuova tecnica di intervento e i risultati sono stati davvero buoni. La gioia di vincere qui a Cortina è davvero grande perché ho sempre amato questa pista, ma soprattutto perchè ho potuto farlo davanti alla mia famiglia che mi ha aiutato moltissimo nell’ultimo periodo. I mondiali sono vicini? E’ vero, speriamo di continuare così….”
Ma sul podio di oggi c'è posto anche per il sorriso di Denise Karbon; un’altra favola che diventa realtà. “Il terzo posto di oggi per me ha il sapore della vittoria soprattutto perché è arrivato su una pista che mi piace, ma che si presentava in condizioni non ideali per me. L’essere riuscita ad attaccare anche in condizioni di scarsa visibilità è un elemento che mi infonde davvero tanta felicità per il futuro, a cominciare dai Mondiali di Are, località che già in passato mi ha regalato un podio.”
Sorrisi più tirati invece per Manuela Mölgg. “La schiena mi fa male e sono ormai abbonata al decimo posto. Se devo essere sincera ero convinta di non partire per la seconda manche, ma alla fine ho preso un antidolorifico ancora più potente e ho stretto i denti. Adesso vado a casa a riposarmi, sperando che si risolva tutto presto.”
Anche Hilary Longhini non nasconde un po’ di amarezza. “Ma sì, sono contenta del 19° posto, ma non nascondo di rimpiangere la spigolata della seconda manche che mi ha fatto perdere parecchie posizioni. Vabbeh.. andrà meglio la prossima.”
Altra giornata storta invece per Marlies Schild incappata, come venerdì, in un errore abbastanza insolito per una campionessa del suo calibro. “Ho letteralmente avuto un blackout e non ho più visto la porta. So che sono cose che possono succedere, ma purtroppo è arrivato in un momento sbagliato, perché cercavo di andare a tutta per non lasciare troppo vantaggio a Julia Mancuso che ormai è vicinissima. Il cammino si fa difficile, ma per me la stagione è gia altamente positiva.”
Ruolo d’apripista e da consigliere invece per Max Blardone: “La seconda manche presentava 4 punti davvero critici, ma le ragazze, Karen in primis, li hanno interpretati alla perfezione. Io mi sono limitato a fare la ricognizione con loro per dare qualche suggerimento: il resto lo han fatto loro e di certo non scopriamo oggi il loro valore. Una giornata speciale per tutto il movimento e per queste bravissime ragazze.”.
(domenica 21 gennaio 2007)
La gara di oggi l’ho affrontata con la serenità di chi non ha nulla da perdere, ho attaccato perché volevo riuscire a fare una manche completa, visto che spesso qui a Cortina non sono risucita a sciare bene per tutto il tracciato. In cuor mio sentivo che sarei potuta tornare alla vittoria, ma mai avrei pensato che potesse arrivare così presto. Questa è praticamente solo la mia terza gara dopo l’operazione e in pochissimo tempo ho capito di poter ritrovare il feeling con la vittoria.”
Impossibile quindi non ritornare sui lunghi mesi che hanno portato alla decisione di sottoporsi all’operazione all’anca destra. “Si, ho pensato spesso al ritiro, soprattutto per salvaguardare la mia salute. Non potevo continuare a martoriare l’anca, nè tantomeno sottopormi ad un’operazione a cielo aperto che avrebbe comunque messo fine alla mia cariera agonistica e pregiudicato gran parte del mio futuro. Poi per fortuna si è scoperta questa nuova tecnica di intervento e i risultati sono stati davvero buoni. La gioia di vincere qui a Cortina è davvero grande perché ho sempre amato questa pista, ma soprattutto perchè ho potuto farlo davanti alla mia famiglia che mi ha aiutato moltissimo nell’ultimo periodo. I mondiali sono vicini? E’ vero, speriamo di continuare così….”
Ma sul podio di oggi c'è posto anche per il sorriso di Denise Karbon; un’altra favola che diventa realtà. “Il terzo posto di oggi per me ha il sapore della vittoria soprattutto perché è arrivato su una pista che mi piace, ma che si presentava in condizioni non ideali per me. L’essere riuscita ad attaccare anche in condizioni di scarsa visibilità è un elemento che mi infonde davvero tanta felicità per il futuro, a cominciare dai Mondiali di Are, località che già in passato mi ha regalato un podio.”
Sorrisi più tirati invece per Manuela Mölgg. “La schiena mi fa male e sono ormai abbonata al decimo posto. Se devo essere sincera ero convinta di non partire per la seconda manche, ma alla fine ho preso un antidolorifico ancora più potente e ho stretto i denti. Adesso vado a casa a riposarmi, sperando che si risolva tutto presto.”
Anche Hilary Longhini non nasconde un po’ di amarezza. “Ma sì, sono contenta del 19° posto, ma non nascondo di rimpiangere la spigolata della seconda manche che mi ha fatto perdere parecchie posizioni. Vabbeh.. andrà meglio la prossima.”
Altra giornata storta invece per Marlies Schild incappata, come venerdì, in un errore abbastanza insolito per una campionessa del suo calibro. “Ho letteralmente avuto un blackout e non ho più visto la porta. So che sono cose che possono succedere, ma purtroppo è arrivato in un momento sbagliato, perché cercavo di andare a tutta per non lasciare troppo vantaggio a Julia Mancuso che ormai è vicinissima. Il cammino si fa difficile, ma per me la stagione è gia altamente positiva.”
Ruolo d’apripista e da consigliere invece per Max Blardone: “La seconda manche presentava 4 punti davvero critici, ma le ragazze, Karen in primis, li hanno interpretati alla perfezione. Io mi sono limitato a fare la ricognizione con loro per dare qualche suggerimento: il resto lo han fatto loro e di certo non scopriamo oggi il loro valore. Una giornata speciale per tutto il movimento e per queste bravissime ragazze.”.
(domenica 21 gennaio 2007)