Elezioni FISI: la parola ad Elio Grigoletto
di Matteo Pavesi
Il 10 giugno a Modena si terrà l’Assemblea Federale Ordinaria Elettiva della FISI. L’attuale Presidente, Gaetano Coppi, eletto nel dicembre 2000, correrà contro altri tre candidati: Gianantonio Arnoldi, Elio Grigoletto e Antonio Sgro.
Fantaski ha deciso di dar voce ai candidati, affinchè possano esprimere giudizi sullo stato attuale della Federazione ed esporre le proprie idee e proposte per il futuro.
Il primo candidato raggiunto è Elio Grigoletto, commercialista, residente a Rovereto (Trento) con la moglie Rosanna e i figli Gianluca e Stefano.
Fantaski: “Chi o cosa l’hanno spinta a questa candidatura?” Grigoletto: “L’input è arrivato nella passata estate da alcuni degli attuali consiglieri e dall’ex presidente Carlo Valentino, anche in considerazione del fatto che l’attuale presidente aveva dichiarato di non volersi ricandidare. Mi sono quindi chiesto di cosa avesse bisogno la Federazione, anche considerando la mia esperienza di 6 anni in qualità di Revisore prima e di Presidente del Collegio Revisori poi, ruolo dal quale sono dimissionario da qualche giorno.
F: “Può tracciare un personale bilancio della presidenza di questi ultimi 6 anni? Cosa è andato bene e cosa no?” G: “Indubbiamente il presidente Coppi ha saputo creare un buon contatto con gli atleti. E’ una persona entusiasta del suo lavoro, viene dal mondo agonistico e si è visto. Con lui c’è stato più cuore, più passione, più calore. D’altra parte però la gestione manageriale non è stata all’altezza della situazione, non come si dovrebbe condurre una struttura così impegnativa nel 2006.”
F: “Come intende rivedere la direzione? Quali i problemi più gravi e i cambiamenti più urgenti?” G: “Spesso la Federazione viene identificata con le squadre più importanti, con gli atleti più famosi che indubbiamente sono fondamentali, ma in un certo senso sono anche la punta dell’iceberg. Esiste una porzione “sommersa”, poco visibile, che è necessario rivedere e razionalizzare, spesso efficiente ma non efficace. Senza girarci troppo intorno i problemi più gravi derivano dalla gestione economica/patrimoniale: la Federazione ha atleti, allenatori, tecnici, dipendenti, automezzi... e debiti per 3 milioni di euro! E’ necessario quindi fare i conti con la situazione attuale intervenendo tempestivamente per sanare situazioni difficili (fornitori esasperati, atleti e tecnici scontenti) per ripartire. Senza falsa modestia posso dire che grazie al mio intervento recentemente è stato acceso un mutuo quinquennale con MedioCredito Trentino-AltoAdige per il valore di 2,8 milioni di euro ad un tasso molto conveniente.”
F: “Come giudica l’attuale riorganizzazione delle squadre?” G: “Per il futuro ritengo che la struttura delle squadre deve essere decisa dai rispettivi responsabili tecnici che dovranno avere la giusta autonomia nelle scelte e allo stesso tempo risponderne davanti al Consiglio Federale, rispondere delle scelte e dei risultati ottenuti. In questo senso il Presidente deve dare peso e supporto alle scelte del Consiglio in modo che trovino concreta attuazione.”
F: “Quali altri aspetti del suo programma intende evidenziare?” G: “Riallacciare un rapporto proficuo e positivo con il CONI, riconoscendone appieno il ruolo positivo, creando nuove sinergie, pur nel rispetto dell’autonomia della Federazione. Dare spinta e attuazione a un Ufficio Marketing che era già stato deliberato ma di fatto non è mai diventato operativo; l’obiettivo è di promuovere non solo l’immagine del singola atleta, ma le intere squadre, il “prodotto” Federazione. Infine creare iniziative e operazioni per i nostri 100.000 tesserati, un potenziale importantissimo.”
(venerdì 2 giugno 2006)
Il primo candidato raggiunto è Elio Grigoletto, commercialista, residente a Rovereto (Trento) con la moglie Rosanna e i figli Gianluca e Stefano.
Fantaski: “Chi o cosa l’hanno spinta a questa candidatura?” Grigoletto: “L’input è arrivato nella passata estate da alcuni degli attuali consiglieri e dall’ex presidente Carlo Valentino, anche in considerazione del fatto che l’attuale presidente aveva dichiarato di non volersi ricandidare. Mi sono quindi chiesto di cosa avesse bisogno la Federazione, anche considerando la mia esperienza di 6 anni in qualità di Revisore prima e di Presidente del Collegio Revisori poi, ruolo dal quale sono dimissionario da qualche giorno.
F: “Può tracciare un personale bilancio della presidenza di questi ultimi 6 anni? Cosa è andato bene e cosa no?” G: “Indubbiamente il presidente Coppi ha saputo creare un buon contatto con gli atleti. E’ una persona entusiasta del suo lavoro, viene dal mondo agonistico e si è visto. Con lui c’è stato più cuore, più passione, più calore. D’altra parte però la gestione manageriale non è stata all’altezza della situazione, non come si dovrebbe condurre una struttura così impegnativa nel 2006.”
F: “Come intende rivedere la direzione? Quali i problemi più gravi e i cambiamenti più urgenti?” G: “Spesso la Federazione viene identificata con le squadre più importanti, con gli atleti più famosi che indubbiamente sono fondamentali, ma in un certo senso sono anche la punta dell’iceberg. Esiste una porzione “sommersa”, poco visibile, che è necessario rivedere e razionalizzare, spesso efficiente ma non efficace. Senza girarci troppo intorno i problemi più gravi derivano dalla gestione economica/patrimoniale: la Federazione ha atleti, allenatori, tecnici, dipendenti, automezzi... e debiti per 3 milioni di euro! E’ necessario quindi fare i conti con la situazione attuale intervenendo tempestivamente per sanare situazioni difficili (fornitori esasperati, atleti e tecnici scontenti) per ripartire. Senza falsa modestia posso dire che grazie al mio intervento recentemente è stato acceso un mutuo quinquennale con MedioCredito Trentino-AltoAdige per il valore di 2,8 milioni di euro ad un tasso molto conveniente.”
F: “Come giudica l’attuale riorganizzazione delle squadre?” G: “Per il futuro ritengo che la struttura delle squadre deve essere decisa dai rispettivi responsabili tecnici che dovranno avere la giusta autonomia nelle scelte e allo stesso tempo risponderne davanti al Consiglio Federale, rispondere delle scelte e dei risultati ottenuti. In questo senso il Presidente deve dare peso e supporto alle scelte del Consiglio in modo che trovino concreta attuazione.”
F: “Quali altri aspetti del suo programma intende evidenziare?” G: “Riallacciare un rapporto proficuo e positivo con il CONI, riconoscendone appieno il ruolo positivo, creando nuove sinergie, pur nel rispetto dell’autonomia della Federazione. Dare spinta e attuazione a un Ufficio Marketing che era già stato deliberato ma di fatto non è mai diventato operativo; l’obiettivo è di promuovere non solo l’immagine del singola atleta, ma le intere squadre, il “prodotto” Federazione. Infine creare iniziative e operazioni per i nostri 100.000 tesserati, un potenziale importantissimo.”
(venerdì 2 giugno 2006)