La A femminile a Rovereto - speciale1
di Luca Perenzoni
Con il mese di giugno anche le squadre nazionali dello sci alpino sono entrate nel vivo della fase di preparazione in vista dell’ormai prossima stagione olimpica. Le ragazze della squadra di Coppa del Mondo delle discipline tecniche, dopo un paio di settimane passate sui ghiacciai del Tonale e dello Stelvio, si sono ritrovate la settimana scorsa in quel di Rovereto per un breve ritiro sotto la supervisione del preparatore atletico federale Stefano Fumagalli.
E’ stata l’occasione ideale per scambiare quattro chiacchiere con queste ragazze che si preparano ad affrontare una nuova annata, ognuna con spirito diverso: c’è chi punta a riscattare una stagione opaca, chi a riprendersi dopo un lungo infortunio, chi invece vuole ritrovare la continuità smarrita.
E’ proprio questo il caso dell’unica trentina del gruppo, la slalomista fassana Chiara Costazza, piccola rivelazione dell’ultima stagione tra i pali stretti in cui si è meritata un posto per i Mondiali di Bormio. "Al momento il mio problema sta proprio nel trovare un briciolo di continuità. Scio bene per alcuni tratti ma prima o poi combino qualcosa e vado fuori. Quando invece riesco a finire, i risultati arrivano!" E’ il caso del difficile slalom di Semmering, chiuso da Chiara al 15° posto: "Sì, lì sono andata bene; poi però nel resto della stagione tante uscite, è qui che devo lavorare".
Ma il problema della continuità affligge un po’ tutte le slalomiste, come sottolineano le compagne di squadra. "La mia stagione era iniziata anche bene, poi però sono venuti fuori vari problemi e alla fine l’annata è stata decisamente negativa." dice Nicole Gius, specialista di una disciplina in cui sicurezza e fiducia sono quanto mai essenziali: "E’ stato tutto un insieme di fattori, il ginocchio che non mi ha dato tregua per tutto l’inverno, il morale che di conseguenza non era dei migliori, insomma...per fortuna è finita. Adesso le cose vanno meglio e per la prossima stagione conto di essere al cento per cento." Sulla stessa linea la valdostana di Gressoney, Annalisa Ceresa: "Devo assolutamente ritrovare la continuità di due stagioni fa. Quest’anno davvero troppe uscite, è innegabile. L’obiettivo è proprio quello di partire con regolarità per poi puntare a qualche bel piazzamento nel corso della stagione, magari proprio a Torino." Già, le Olimpiadi in Italia potrebbero però rivelarsi una lama a doppio taglio: il poter gareggiare davanti ai propri amici e tifosi da una parte, il peso di una pressione probabilmente maggiore dall’altra. "Sinceramente al momento la sentiamo come una gara normale, niente di diverso dalle altre giornate di Coppa del Mondo. La stessa cosa è successa quest’anno ai Mondiali a Bormio: alla fine dei conti non è che ci sia tutta sta gran pressione su di noi. E se ci sarà, cercheremo di sconfiggerla." assicura la stessa Anna.
(martedì 21 giugno 2005)
Con il mese di giugno anche le squadre nazionali dello sci alpino sono entrate nel vivo della fase di preparazione in vista dell’ormai prossima stagione olimpica. Le ragazze della squadra di Coppa del Mondo delle discipline tecniche, dopo un paio di settimane passate sui ghiacciai del Tonale e dello Stelvio, si sono ritrovate la settimana scorsa in quel di Rovereto per un breve ritiro sotto la supervisione del preparatore atletico federale Stefano Fumagalli.
E’ stata l’occasione ideale per scambiare quattro chiacchiere con queste ragazze che si preparano ad affrontare una nuova annata, ognuna con spirito diverso: c’è chi punta a riscattare una stagione opaca, chi a riprendersi dopo un lungo infortunio, chi invece vuole ritrovare la continuità smarrita.
E’ proprio questo il caso dell’unica trentina del gruppo, la slalomista fassana Chiara Costazza, piccola rivelazione dell’ultima stagione tra i pali stretti in cui si è meritata un posto per i Mondiali di Bormio. "Al momento il mio problema sta proprio nel trovare un briciolo di continuità. Scio bene per alcuni tratti ma prima o poi combino qualcosa e vado fuori. Quando invece riesco a finire, i risultati arrivano!" E’ il caso del difficile slalom di Semmering, chiuso da Chiara al 15° posto: "Sì, lì sono andata bene; poi però nel resto della stagione tante uscite, è qui che devo lavorare".
Ma il problema della continuità affligge un po’ tutte le slalomiste, come sottolineano le compagne di squadra. "La mia stagione era iniziata anche bene, poi però sono venuti fuori vari problemi e alla fine l’annata è stata decisamente negativa." dice Nicole Gius, specialista di una disciplina in cui sicurezza e fiducia sono quanto mai essenziali: "E’ stato tutto un insieme di fattori, il ginocchio che non mi ha dato tregua per tutto l’inverno, il morale che di conseguenza non era dei migliori, insomma...per fortuna è finita. Adesso le cose vanno meglio e per la prossima stagione conto di essere al cento per cento." Sulla stessa linea la valdostana di Gressoney, Annalisa Ceresa: "Devo assolutamente ritrovare la continuità di due stagioni fa. Quest’anno davvero troppe uscite, è innegabile. L’obiettivo è proprio quello di partire con regolarità per poi puntare a qualche bel piazzamento nel corso della stagione, magari proprio a Torino." Già, le Olimpiadi in Italia potrebbero però rivelarsi una lama a doppio taglio: il poter gareggiare davanti ai propri amici e tifosi da una parte, il peso di una pressione probabilmente maggiore dall’altra. "Sinceramente al momento la sentiamo come una gara normale, niente di diverso dalle altre giornate di Coppa del Mondo. La stessa cosa è successa quest’anno ai Mondiali a Bormio: alla fine dei conti non è che ci sia tutta sta gran pressione su di noi. E se ci sarà, cercheremo di sconfiggerla." assicura la stessa Anna.
(martedì 21 giugno 2005)