Lenzerheide: ha perso la Fis, ha perso lo sci
"E' tutto da rifare" avrebbe sentenziato il grande Gino Bartali. La cancellazione delle due discese e dei due superG ieri ed oggi alle Finali di coppa del mondo a Lenzerheide, causa maltempo, hanno messo in luce tutti i limiti di questa FIS e di questo sci legati a dei regolamenti incomprensibili ed illogici che la stessa federazione presieduta da Gianfranco Kasper stessa ha contribuito a varare.
Se durante la stagione regolare cancellazioni e riprogrammazioni di gare sono all'ordine del giorno, non si capisce perchè questo non possa accadere alle Finali che la stessa FIS ha contribuito a creare per concludere degnamente le stagioni agonistiche. Non è, infatti, pensabile che il calendario di questo evento finale non possa essere modificato per una regola illogica che vieta il recupero di gare eventualmente cancellate o addirittura di pensare ad una inversione di programma se alla vigilia della manifestazione si palesa un annunciato problema meteo.
Questa rigidità regolamentale ai più è risultata illogica, soprattutto quando poi si arriva a questo gran finale con l'assegnazione di molte coppe ancora in bilico, vanificando il lavoro di una stagione di molti atleti. E' vero come dice Lara Gut-Behrami..."che le coppe non si vincono per una singola cancellazione, ma nel corso della stagione...", ma è altrettanto vero che non è possibile non poterle vedere assegnare sul campo fino all'ultima gara.
Le due doppie cancellazioni di ieri e oggi hanno lasciato con l'amaro in bocca atleti e tifosi, hanno tolto lo spettacolo di un finale giocato sul filo di lana e allo stesso tempo hanno messo in luce come atleti specialisti delle discipline veloci, che già godono di un numero inferiore di gare rispetto a quelli di quelle tecniche, abbiamo minori possibilità di aggiudicarsi la sfera di cristallo generale.
Urge dal prossimo congresso Fis in programma in primavera a Portoroze, dal quale anche scaturirà il nuovo presidente (Gianfranco Kasper non ricandiderà più ndr) ed un nuovo consiglio, un decisivo cambio di rotta in tema di regolamenti, di stesura dei calendari e di sicurezza, se si vuole che lo sci torni ad avere credibilità, ma soprattutto a dare spettacolo sul campo. Un regolamento che sia dalla parte degli atleti, degli sponsor, ma anche a favore del pubblico. Altrimenti ci ritroveremo ancora ad assistere a spettacoli penosi come quelli di questi due ultimi giorni con atleti costretti a tornare in hotel e pubblico televisivo costretto suo malgrado a spegnere la tv rinunciando così a poter assistere ad uno spettacolo sportivo, portandolo a lungo andare anche verso una disaffezione verso questo sport.
Al meteo non si comanda direbbe qualcuno, ma il buon senso può aiutare a domarlo se si vuole uscire da vincenti tutti: FIS e questo splendido ed appassionante sport che è lo sci. Per ora però da Lenzerheide ne escono da perdenti...entrambi.
(giovedì 18 marzo 2021)