Le Fis di Solda tra normative federali e "zona rossa"
Si è conclusa la prima giornata di gare Fis a Solda in Alto Adige dove sono radunati nelle quattro giorni di competizioni circa 400 persone tra tecnici, atleti (molti minorenni e appartenenti ad altre nazioni), addetti ai lavori, e accompagnatori.
Una quattro giorni di competizioni che si sta svolgendo nella "zona rossa" dichiarata dalla mezzanotte di oggi dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Komptascher che nella sua ordinanza, firmata dopo che le strutture sanitarie provinciali sono ormai quasi al collasso. Ordinanza che non consente lo spostamento tra Comuni, il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino, la chiusura di tutti gli esercizi pubblici (tranne alimentari), ma consente l'apertura degli impianti di risalita come Solda e Senales, ma solo per allenamenti riservati ad atleti impegnati in gare nazionali ed internazionali e per gli atleti identificati di "interesse nazionale" dall'ultima tabella Fisi.
Come scrive l'agenzia di stampa Agi, in una notizia battuta nelle scorse ore, tutti questi atleti pernottano soprattutto in appartamenti visto che l'ordinanza provinciale di ieri, la numero 68, prevede la chiusura di tutte le strutture ricettive ai turisti, con deroga per il personale sanitario impegnato nell'emergenza Covid, per personale di Protezione civile e lavoratori.
Proprio per le problematiche di sicurezza sanitaria come riporta, invece, in un articolo la Rivista Sciare, il Comitato Fisi Trentino ha deciso, su consiglio del proprio medico, di non inviare a Solda gli atleti della sua rappresentativa che sono per questo restati a casa tra i quali la giovane promessa trentina del team EnergiaPura e del Falconeri Ski Team Beatrice Sola. A casa sono rimasti anche tutti gli sci club trentini. Stessa decisione presa inoltre dall'Asiva che ha preferito rinunciare a Solda per allenarsi a Cervinia con il Gs Esercito.
(lunedì 9 novembre 2020)