Shock in Casa Germania: il fuoriclasse dei pali stretti Felix Neureuther, recente vincitore dello slalom speciale di Levi di dieci giorni fa, nel corso di un allenamento in vista del gigante di Beaver Creek della prossima settimana è rimasto vittima di un brutto infortunio.
Dimesso poche ore fa dall'ospedale di Vail in Colorado, dopo alcuni accertamenti medici che non hanno dato scampo: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro.
"Per me ciò significa che la stagione è finita, domani tornerò a casa e poi mi opererò". Questo il laconico commento del 33enne sciatore di Gamisch-Partenkirchen sui social che dovrà così anche rinunciare ai Giochi Olimpici di Pyeongchang (in programma dal 9 al 25 febbraio). Per lui rientro immediato in Europa per l'operazione e stagione purtroppo terminata in anticipo e addio dunque forse alle sue ultime Olimpiadi.
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Tutt i commenti disponibili:
1 | Katunga il 26/11/2017 12:36:59
Bollettino da guerra ormai.
2 | Lothar il 26/11/2017 15:47:17
[V][V][V]
3 | rebus il 26/11/2017 16:52:05
Mi dispiace molto per Felix che mi è molto simpatico. Chissà se a 34 anni avrà voglia di rimettersi in gioco.
4 | franz62 il 26/11/2017 20:19:22
'sti 35 metri di raggio sono implacabili, ti seguono nel futuro.
5 | Fairyking il 26/11/2017 20:51:13
Spiace veramente...per Neureuther oltretutto in grande forma.
poi certo che gli infortuni abbondano, su qualunque raggio...
6 | franz62 il 26/11/2017 20:54:29
Per il gigante aspetterei fine stagione visto che ancora non hanno fatto una gara e nessuno, dico nessuno si è rotto in gara in coppa in epoca 35m.
7 | Fairyking il 26/11/2017 21:26:40
Ma infatti come dicevo gli infortuni sono tanti e per lo più in allenamento e secondo me i raggi c'entrano poco (35 o 30 che siano). Solo per qualcuno i colpevoli presunti o reali erano gli sci adottati fino allo scorso anno. [:D]
8 | didibi il 26/11/2017 21:54:52
Dispiace per Felix che a questo punto chiuderà la carriera senza una medaglia olimpica.
Per quanto riguarda tutti questi infortuni in allenamento a questo punto sarebbe da vedere se non c'è qualche problema nella preparazione delle piste
9 | franz62 il 26/11/2017 22:11:22
Infatti...in allenamento ci sono fattori diversi riguardo agli infortuni.
10 | JeanNoelAugert il 26/11/2017 23:26:27
Dispiace tantissimo per Felix, uno dei miei preferiti.
Comunque, ecco uno che non avrà bisogno di inventarsi scuse per NON andare in Corea...
11 | Fairyking il 27/11/2017 09:46:15
Detto chiaramente che lo sci agonistico per conformazione del terreno, tipo di movimento richiesto e forti sollecitazioni ai legamenti piu' ancora che alla muscolatura, è INVEVITABILMENTE UNO SPORT IN CUI CEERTI FATTORI NON POSSONO ESSERE ELIINATI, ci si potrebbe chiedere cosa fare per diminuire rischi e con seguenti infortuni che spesso ti portano via una stagione intera come se niente fosse tra l'altro compromettendo spesso anche quella successiva per il recupero al pieno delle potenzialità.
Perché indubbiamente che mi ricordi da bambino ed ancora fino a qualche anno dopo, ai tempi di Thoeni e Stenmark (che infatti non hanno avuto problemi seri nella loro carriera mi sembra) ci si infortunava meno e comunque decisamente in misura minore ai legamenti ed articolazioni semmai più fratture da caduta. Nello sci eroico e fino a 30-35 anni fa ci si rompeva di più le caviglie ora con gli scarponi moderni saltano subito le ginocchia ed i guai sono ben peggiori.
12 | ManuCirce il 27/11/2017 13:54:38
Fairyking ha scritto:
Nello sci eroico e fino a 30-35 anni fa ci si rompeva di più le caviglie ora con gli scarponi moderni saltano subito le ginocchia ed i guai sono ben peggiori.
Verissimo! Negli anni 50 con gli scarponi bassi di cuoio andavano le caviglie. Poi hanno alzato gli scarponi e ci hanno aggiunto il longanier... Partivano tibie e peroni in torsione come grissini, sperimentato "di persona personalmente" nel '69. [:83]
E oggi... Nonostante gli attacchi di sicurezza e i materiali migliorati il livello di infortuni si é alzato esponenzialmente.
Sarà il raggio? X le donne non é cambiato nulla, ma si fanno molto male lo stesso. Sarà il blocco attacco-piastra-scarpone che irrigidisce tutta la parte dal ginocchio in giù? E anche i parastinchi contribuiscono, secondo me...
13 | brunodalla il 27/11/2017 15:45:03
secondo me è difficile inventarsi qualcosa con gli scarponi, lo sci è uno sport dove quel vincolo è parte fondamentale....a meno di fare tutti telemark[;)], liberando la caviglia. secondo me discorso diverso può essere l'attacco, si potrebbe studiare un qualche sistema di sgancio diverso. sono stati introdotti gli airbag, con tutti i sensori del caso, è proprio così fuori dal mondo studiare un sistema che faccia qualcosa in questo senso con gli attacchi?
14 | franz62 il 27/11/2017 15:53:51
secondo me impossibile visto che l'attacco non si deve sganciare mentre scii, non vedo perchè si dovrebbe sganciare nella posizione in accosciata e rotazione in cui si rompe il crociato...non c'è più forza rispetto al vincolo normale..è la posizione in cui avviene la rotazione che fa partire l'ACL.
15 | brunodalla il 27/11/2017 16:58:14
sarà, ma resto convinto che l'unica cosa su cui si può lavorare siano gli attacchi.
no, bè, forse si può lavorare anche sulle sciancrature, che vorrebbe poi dire tornare agli sci dritti, ma è pensabile?
16 | jos235 il 27/11/2017 17:09:50
didibi ha scritto:
Per quanto riguarda tutti questi infortuni in allenamento a questo punto sarebbe da vedere se non c'è qualche problema nella preparazione delle piste
Preparazione? Io quelle poche volte che ho potuto assistere li ho sempre visti fare pali sulla stessa neve dove sciavamo noi turisti [:D].
Non parliamo poi di quella volta del superg a Cortina sotto la nevicata, quando le fanciulle venivano giù a prendere la seggiovia per tornare in partenza.. A duemila all'ora in mezzo ai mucchi e la gente come se non ci fosse un domani, mentre i turisti lì a lottare disperatamente gobba dopo gobba. Poi parliamo di sicurezza [:)]
17 | franz62 il 27/11/2017 17:55:08
no dai...in sciata libera almeno non vorrai rompermi le palle se scendo come mi pare[:D] riguardo alle piste di allenamento ci sono almeno due tipologie...quelle dove le squadre vanno ad allenarsi abitualmente che sono ben preparate e quelle per il riscaldamento pre gara che son spesso quel che sono...vedi Lara anno scorso a San Murezzan a far slalom e legamenti in fresca.
18 | franz62 il 27/11/2017 17:58:31
brunodalla ha scritto:
sarà, ma resto convinto che l'unica cosa su cui si può lavorare siano gli attacchi.
no, bè, forse si può lavorare anche sulle sciancrature, che vorrebbe poi dire tornare agli sci dritti, ma è pensabile?
tutto è pensabile se fanno una cosa e il suo esatto contrario in 4 anni...comunque a sciare ci si fa male, più aumenti la sciancratura e più ti disfi facilmente le ginocchia, ma il modo di farti male lo trovi in ogni caso.
19 | jos235 il 27/11/2017 20:30:27
franz62 ha scritto:
quelle dove le squadre vanno ad allenarsi abitualmente che sono ben preparate e quelle per il riscaldamento pre gara che son spesso quel che sono...vedi Lara anno scorso a San Murezzan a far slalom e legamenti in fresca.
Mi sa che anche in allenamento a volte capitano situazioni non proprio al top, magari solo ogni tanto. Mi è capitato qualche anno fa un ponte dell'8 dicembre a Plan de Corones dove ho beccato italiane e svedesi che si allenavano sulla Pre da Peres, avevano chiuso solo metà della pista, ci ho sciato in tarda mattinata quando hanno smontato e non mi sembrava che sul fondo avessero lavorato chissacchè rispetto a di là [:D]. Lasciamo poi stare quello che mi è capitato di vedere allo Stelvio ma lì vabbè, non posso stare a rompere i maroni anche sulla preparazione estiva [:246]
20 | Fairyking il 27/11/2017 21:36:27
in tutta questa discussione bisognerebbe quindi capire se i vai Neureuther o altri/altre che si sono spaccati le ginocchia, avevano sotto gli sci una pista mal preparata o perfetta in allenamento altrimenti è difficile fare statistiche. Sta di fatto che infortuni di questo tipo ti condizionano la carriera, soprattutto in età avanzata... ma non solo. Guardate la Fenninger... non certo anziana ed era la quasi dominatrice del circo rosa. Non ce la fa piu' a tornare minimamente a quei livelli.
21 | franz62 il 28/11/2017 12:15:46
Veramente è un po' il contrario...il messaggio passato in questi anni era che qualunque infortunio era dovuto ai 35m. di raggio mentre in realtà in gara in coppa maschile non c'è più stato nessun infortunio.
Ragionando allo stesso modo dovrei dire che qualunque infortunio è dovuto al ritorno al raggio 30m. però ritengo Von Chiesen un peracottaio nello specifico per come ha giudicato dall'inizio la questione sia dal punto di vista tecnico che della sicurezza quindi mi limito a dire che dal punto di vista statistico potremmo seguire le gare di Coppa e vedere cosa succede nel prossimo futuro senza considerare gli allenamenti.
22 | TEX il 28/11/2017 12:24:06
franz62 ha scritto:
Veramente è un po' il contrario...il messaggio passato in questi anni era che qualunque infortunio era dovuto ai 35m. di raggio mentre in realtà in gara in coppa maschile non c'è più stato nessun infortunio.
A memoria ricordo solo Fanara essere stato vittima di un infortunio al crociato in gara durante l'era 35m : il GS sulla O.K. il 4/12/16, gara peraltro terminata al quarto posto.
23 | Katunga il 28/11/2017 12:26:18
Franz, condivido il tuo pensiero sui raggi, però non ti seguo sulla strada tra infortuni in gara ed in allenamento. Per me bisogna sommarli perché fatti con gli stessi attrezzi, tener conto solo delle gare è limitativo. In una stagione di CdM in gara GS ci fanno solo 20 minuti contro le svariate ore in allenamento, anche se è vero che in gara si cerca di andare oltre ogni limite.
24 | franz62 il 28/11/2017 12:26:35
Se un crociato è logorato e si rompe ma arrivi quarto vuol dire che non ti sei ribaltato in pista perché ti ha preso dentro la sciancratura..
25 | TEX il 28/11/2017 12:33:29
Mi sono limitato a riportare un dato, senza voler fare alcuna considerazione sulle modalità dell'infortunio. Poi magari si sarebbe fatto male sulla tazza del cesso, però si è rotto in gara [;)].
26 | franz62 il 28/11/2017 12:33:54
Concordo Katunga..inutile dirti che io sono assolutamente convinto che riguardo al crociato con raggio inferiore ti infortuni di più a prescindere...solo che non potendo vedere tutte le volte che sciano ed essendomi già rotto i cog.lioni del fatto che prima era la sciancratura ed ora la preparazione delle piste di allenamento dico semplicemente..."tenetevi vicino il pallottoliere e contiamo solo le gare"
27 | TEX il 28/11/2017 12:36:34
franz62 ha scritto:
Veramente è un po' il contrario...il messaggio passato in questi anni era che qualunque infortunio era dovuto ai 35m. di raggio
Già si dice che gli infortuni in epoca 30m siano causati dalla difficoltà di adattamento a causa dei 5 anni trascorsi a cercare di girare i 35, insinuando nemmeno troppo velatamente che il colpevole sia sempre lo stesso. Tempo fa su queste pagine ci si scherzava, ora si scopre che qualcuno lo pensa veramente
[:142]
28 | GM1966 il 28/11/2017 15:09:06
Pare che Felix non si sia arreso all'idea di saltare i Giochi e vorrebbe provare a farcela, ma come si fa a guarire in due mesi e mezzo?
29 | franz62 il 28/11/2017 15:39:48
si scia con il crociato rotto e ginocchiera che tiene insieme il tutto.
30 | Fairyking il 28/11/2017 18:41:48
beh ma io credo che non si debba dividere infortuni in gara da infortuni in allenamento (salvo il fatto che questi ultimi siano causati da cattiva preparazione della pista e quindi non imputabili a sci di qualsivoglia raggio).
Certo che ci si infortunava parecchio prima e ci infortuna parecchio pure ora sommando le due situazioni (training e race) e concordo che ovviamente non fossero certo i vecchi sci a causare gli infortuni di per sé.
Cmq concordo forse il problema è ineliminabile differenza dei grossi progressi fatti per proteggere la schiena nelle cadute delle discipline veloci.
31 | Lothar il 29/11/2017 18:27:18
peraltro con l'infortunio di Felix il nostro Razzoli rientra nei trenta
32 | il_re88 il 30/11/2017 08:35:56
Grande sfortuna.
33 | rebus il 30/11/2017 09:14:09
Beh, nella sf**a, speriamo che almeno il Razzo (che di infortuni ne sa qualcosa, peraltro) riesca ad approfittare di questa opportunità.