In SuperG il timbro di Lara Gut. Ma la Vonn c'è
Lara Gut si conferma leader mondiale del superG e chiude con un successo, il suo settimo in questa disciplina, la lunga trasferta nordamericana. Detentrice della coppetta di specialità, la ventitreenne ticinese ha sfoderato le unghie sin dal cancelletto di partenza, interpretando con tutta la determinazione e la grinta del caso il tracciato di Lake Louise per issarsi in vetta alla classifica con 37 centesimi di margine su Lindsey Vonn.
La statunitense c'è, eccome se c'è. Il successo nella discesa di ieri ha acceso i riflettori mondiali sullo sci, su un mondo che aveva davvero bisogno del ritorno della grande campionessa a stelle e strisce. Oggi in superG la Vonn ha dimostrato nuovamente di essersi ripresentata al top della condizione, segnale che lascia ben intendere per il proseguo di una stagione che gara dopo gara si rivela sempre più interessante. Curioso notare come in queste prime sette gare ci siano state sette vincitrici diverse, con la sola Tina Maze capace di replicare una vittoria, una varietà di protagoniste che non si vedeva da quasi 10 anni (dal 2005/06, per la precisione) e che regala pepe ad un inverno decisamente più intrigante e ricco di quanto lasciasse supporre il suo incipit. Ora aspettiamo il ritorno del Circo Rosa in Europa e soprattutto sulle Alpi dopo lo scalo svedese di Aare (sperando che la neve arrivi copiosa su Dolomiti e dintorni) per capirci di più, per avere maggiori indizi, se non prove.
Gut dominante, intanto oggi. La rientrante Vonn si è dovuta inchinare, così come Tina Maze, terza a ben 81 centesimi, distacco che testimonia e certifica l'eccezionalità della gara della giovane elvetica. Dietro la slovena, i distacchi si fanno più risicati: quinta è una incisiva Viktoria Rebensburg, seguita a breve distanza dalla sorprendente Cornelia Huetter e quindi da Julia Mancuso, Tina Weirather e Anna Fenninger, ottava.
Subito alle spalle della detentrice del coppone, ecco la prima delle azzurre che sorprendentemente - non ce ne voglia - è Daniela Merighetti: l'esperta bresciana è stata capace di interpretare al meglio il tracciato e limitare al massimo tanto gli errori, quanto le prese di spigolo. Il nono posto di Lake Louise la soddisfa, eccome; così come non soddisfa appieno la quindicesima piazza di Verena Stuffer mentre le rientranti Johanna Schnarf e Sofia Goggia, reduce anche da un'influenza, si sono inserite ai limiti della zona punti, rispettivamente in 28ima e 30ima piazza, proprio davanti alle altre azzurre Francesca Marsaglia, Elena Curtoni e Nadia Fanchini, decisamente in ritardo.
Il Circo Rosa ora se ne torna verso il Vecchio Continente e lo fa con Tina Maze saldamente al comando della graduatoria generale, con 117 punti di vantaggio su un'Anna Fenninger che si conferma costante, ma per ora senza l'eccezionalità della scorsa stagione. La trentunenne slovena è di fatto l'unica in grado di fare punti pesanti in quattro discipline e alla luce della regolarità espressa nel dopo Soelden, impossibile non vederla come principale favorita per il successo finale. Ma siamo solo ad un quinto scarso di stagione, davvero troppo presto per i calcoli. Ora come ora, molto meglio divertirci gara dopo gara.
(domenica 7 dicembre 2014)