Crans: Fischbacher gela tutte, fa sua la discesa
E' proprio vero che la vendetta è un piatto che si serve sempre freddo. Lo ha capito anche Andrea Fischbacher. L’austriaca, grande esclusa delle recenti Olimpiadi di Sochi, lei che era campionessa uscente in super-g a Vancouver 2010 - si toglie la soddisfazione quest'oggi sulle nevi vallesi - nella prima gara post olimpiade - di rompe le uova nel paniere della compagna di squadra Anna Fenninger conquistando il terzo successo in carriera in coppa del mondo, dopo cinque anni di digiuno.
Quando, infatti, i giochi sembravano già fatti per il podio finale della discesa di Crans Montana, con Fenninger-Maze e Goergl ai primi tre posti, lei la grande esclusa di Sochi nel Wunder Team, partita dalle retrovie con il pettorale 29, faceva la voce grossa, portandosi a casa la soddisfazione della prima vittoria stagionale, rifilando uno schiaffo morale a quanti l'avevano data già per finita.
La Fischbacher rifila 15 centesimi alla compagna Fenninger, non apparsa poi così delusa nonostante sia all’inseguimento della tedesca Riesch per la coppetta di specialità. Sul terzo gradino del podio slitta l’oro olimpico Tina Maze, mentre quarta, a soli due centesimi dalla slovena, c'è Elisabeth Goergl, che l'ha presa sportivamente. Quinta troviamo poi la sorprendente ungherese Edith Miklos (pettorale 26), in fase di crescita da Sochi, mentre sesta è la giovane norvegese Lotte Smiseth-Sejersted. A seguire, settima, troviamo la prima delle svizzere padrone di casa, Fabienne Suter, a precedere la giovane austriaca Nicole Schmidhofer e la leader provvisoria della graduatoria generale e di specialità Maria Riesch-Hoefl, nona a +1"26. Decima è la campionessa olimpica di Sochi Dominique Gisin.
Le azzurre sono in giornata grigia come il cielo: la migliore è ancora Daniela Merighetti 12/a +1"42 che ha subito un po’ il tracciato nella parte alta e finale, nonostante una buona prova nel tratto intermedio. Ventiseiesima è Verena Stuffer, mentre è stata giornata nerissima per Elena Fanchini, mai in gara, sulla difensiva che chiude fuori dalle top30, come pure Camilla Borsotti. Out purtroppo Johanna Schnarf, partita per prima, e finita fuori senza conseguenze, nel tratto iniziale, seguita a ruota anche da una Francesca Marsaglia, che butta al vento il biglietto per le finali Lenzerheide.
Giornata storta anche per Lara Gut, la più veloce nell’unica prova disputata giovedì e bronzo olimpico di specialità, molto attesa su questo tracciato, ma che ha pagato la sua giusta irruneza. Come fuori è finita anche l’altra elvetica Marianne Kaufmann-Abderhalden – terza nella classifica di specialità – che dice così addio ai sogni di poter contendere a Maria Riesch la coppetta di discesa.
Una discesa disputata dopo lo slittamento di ieri causata dalla nebbia e iniziata anche oggi dopo due ore di ritardo, sempre a causa delle nebbia che stazionava nella parte centrale e poi finalmente dissoltasi. La super combinata prevista oggi, invece, era stata cancellata definitivamente ieri per fare posto al recupero di questa discesa.
Ora il circo rosa si trasferisce nella lontana Svezia, ad Are, per la disputa di un gigante (giovedì 6 marzo) ed uno slalom in notturna (venerdì 7 marzo), ultime due prove tecniche prima delle finali di Lenzerheide.
(domenica 2 marzo 2014)