Fenninger: "La Coppa del Mondo?Forse un giorno..."
Anno dopo anno l'attenzione su di lei aumenta esponenzialmente e a 23 anni è ora pronta per vestire fino in fondo il ruolo di reginetta e di prima donna dello sci austriaco. Certo, Marlies Schild resta ancora il punto di riferimento per il Wunderteam in rosa, ma alle sue spalle Anna Fenninger è in costante ascesa. Forte è forte, non ci sono dubbi. Con il pubblico e con i media ci sa fare eccome e può giocare la carta del fascino e della simpatia che contano non poco nel cammino di formazione di un personaggio vero.
Forse è sempre stata una predestinata, la ricordiamo dominatrice in lungo e in largo sulle piste di Coppa Europa prima di sbarcare sul palcoscenico maggiore e pagare lo scotto di troppa attenzione nei suoi confronti. Un paio di inverni di ambientamento (qualcuno già sospettava potesse essere un fuoco di paglia) le sono stati sufficienti ed ora in casa Austria faticano a nascondere come proprio questa esile ragazza salisburghese possa essere, prima o poi, l'alternativa alle giunoniche Vonn, Riesch e, perchè no, Maze.
A nominarle la coppa del Mondo, ad Anna si accendono gli occhi. Ma le sue parole vanno in un'altra direzione. "Se ci penso? No, per nulla. La strada è ancora lunga e devo migliorare molto in almeno due discipline, discesa e soprattutto slalom. E' troppo presto per pensarci ed oltretutto finchè ci sarà una Lindsey così si correrà solo per il secondo posto. Sono più giovane, è vero: forse un giorno ci sarà spazio anche per me..."
L'impressione è che la Fenninger sappia ormai come ritagliarsi il proprio spazio e la confidenza sempre maggiore con cui gestisce l'attenzione crescente nei suoi confronti è un indice inequivocabile. "Il primo fotoshooting è stato molto eccitante: non sono portata a posare per i fotografi, ma l'esperienza mi è piaciuta ed il risultato mi è parso davvero buono. Se è un problema tutta questa attenzione? Assolutamente no, anzi: vuol dire che faccio bene e spetta a me non farmi distrarre da riflettori e interviste".
Non a caso il discorso vira quindi sul lavoro. Quello necessario per preparare al meglio la stagione, quello indispensabile per capire e adattarsi alle nuove misure di sci. "Lo ammetto, non è stato facile e ho avuto qualche difficoltà. Ma lavorando sopra i vari aspetti ho trovato un buon set up che mi da parecchia fiducia per la stagione; la condizione generale è buona; non resta che cedere la parola al cronometro".
Intanto l'obiettivo di quest'anno è uno solo. Crescere ancora. "So di essere competitiva in tre discipline, a cominciare dal gigante: mi piacerebbe provare a vincere in ognuna di esse in questo inverno; poi si sa, l'intenzione di tutti è quella di fare il meglio possibile e di vincere ogni gara ma ci sono anche le altre e di sicuro non staranno a guardare. Se dovessi individuare cosa mi piacerebbe fare dico di riuscire a sciare come mi immagino. Se a quel punto vincerò, vorrà dire che me lo sono meritato. Sì, anche in slalom: posso migliorare e voglio farlo".
Intanto si parte da Solden, dal Rettenbach che, maltempo permettendo, potrebbe porgerle un interessante trampolino di lancio. Il piano finale è stato ridotto di qualche secondo: in poche malediranno questa scelta. Ad Anna Fenninger gli occhi tornano a brillare.
(giovedì 25 ottobre 2012)
Forse è sempre stata una predestinata, la ricordiamo dominatrice in lungo e in largo sulle piste di Coppa Europa prima di sbarcare sul palcoscenico maggiore e pagare lo scotto di troppa attenzione nei suoi confronti. Un paio di inverni di ambientamento (qualcuno già sospettava potesse essere un fuoco di paglia) le sono stati sufficienti ed ora in casa Austria faticano a nascondere come proprio questa esile ragazza salisburghese possa essere, prima o poi, l'alternativa alle giunoniche Vonn, Riesch e, perchè no, Maze.
A nominarle la coppa del Mondo, ad Anna si accendono gli occhi. Ma le sue parole vanno in un'altra direzione. "Se ci penso? No, per nulla. La strada è ancora lunga e devo migliorare molto in almeno due discipline, discesa e soprattutto slalom. E' troppo presto per pensarci ed oltretutto finchè ci sarà una Lindsey così si correrà solo per il secondo posto. Sono più giovane, è vero: forse un giorno ci sarà spazio anche per me..."
L'impressione è che la Fenninger sappia ormai come ritagliarsi il proprio spazio e la confidenza sempre maggiore con cui gestisce l'attenzione crescente nei suoi confronti è un indice inequivocabile. "Il primo fotoshooting è stato molto eccitante: non sono portata a posare per i fotografi, ma l'esperienza mi è piaciuta ed il risultato mi è parso davvero buono. Se è un problema tutta questa attenzione? Assolutamente no, anzi: vuol dire che faccio bene e spetta a me non farmi distrarre da riflettori e interviste".
Non a caso il discorso vira quindi sul lavoro. Quello necessario per preparare al meglio la stagione, quello indispensabile per capire e adattarsi alle nuove misure di sci. "Lo ammetto, non è stato facile e ho avuto qualche difficoltà. Ma lavorando sopra i vari aspetti ho trovato un buon set up che mi da parecchia fiducia per la stagione; la condizione generale è buona; non resta che cedere la parola al cronometro".
Intanto l'obiettivo di quest'anno è uno solo. Crescere ancora. "So di essere competitiva in tre discipline, a cominciare dal gigante: mi piacerebbe provare a vincere in ognuna di esse in questo inverno; poi si sa, l'intenzione di tutti è quella di fare il meglio possibile e di vincere ogni gara ma ci sono anche le altre e di sicuro non staranno a guardare. Se dovessi individuare cosa mi piacerebbe fare dico di riuscire a sciare come mi immagino. Se a quel punto vincerò, vorrà dire che me lo sono meritato. Sì, anche in slalom: posso migliorare e voglio farlo".
Intanto si parte da Solden, dal Rettenbach che, maltempo permettendo, potrebbe porgerle un interessante trampolino di lancio. Il piano finale è stato ridotto di qualche secondo: in poche malediranno questa scelta. Ad Anna Fenninger gli occhi tornano a brillare.
(giovedì 25 ottobre 2012)