A Sölden fiduciosi per fine mese
Mancano tre settimane esatte al via della nuova stagione della Coppa del Mondo e come ormai avviene dall'inizio del nuovo millennio, il Rettenbach di Sölden sarà sede e palcoscenico dell'opening 2012/13.
Purtroppo di questi tempi anche il ghiacciaio dell'Oetztal è chiamato a resistere ai continui attacchi del caldo, tanto da apparire davvero in pessime condizioni, come d'altro canto tutti i suoi colleghi alpini, almeno quelli situati o con propaggini sotto i 3000 metri; ma non solo.
C'è il rischio che la gara possa essere annullata, come già avvenuto nel 2006? Sì, no, forse. Nel senso che rispetto al passato è stato potenziato il sistema di innevamento artificiale (sì, anche in ghiacciaio, specie per servire l'eterno pianoro finale che "accompagna" gli atleti verso la zona di arrivo), tanto da garantire quasi con certezza la disputa delle due prove previste per sabato 27 e domenica 28 ottobre.
Ad un patto, però: che il meteo conceda almeno tre giorni di freddo (sotto lo zero, dato che in questi giorni alla stazione meteo a quota 3000 le temperature continuano a mantenersi positive) per permettere al sistema di innevamento di mettersi in moto.
Naturalmente un aiuto naturale (nevicata, meglio se copiosa) sarebbe la soluzione ideale per tutti, sia a livello di piste, sia soprattutto per l'ambiente alpino in generale, ma ad oggi questa situazione sembra godere di poche possibilità, previsioni alla mano.
Insomma, in ogni caso in Tirolo sono ottimisti: la parte superiore del ghiacciaio tutto sommato se la cava bene, tanto da ospitare in questi giorni gli allenamenti degli slalomgigantisti austriaci (e del rientrante Kroll); nella parte bassa del muro invece il grigio affiora. Non resta che sperare che il freddo (neanche tanto, basterebbero 3-4 gradi in meno) arrivi quanto prima...
(giovedì 4 ottobre 2012)
Purtroppo di questi tempi anche il ghiacciaio dell'Oetztal è chiamato a resistere ai continui attacchi del caldo, tanto da apparire davvero in pessime condizioni, come d'altro canto tutti i suoi colleghi alpini, almeno quelli situati o con propaggini sotto i 3000 metri; ma non solo.
C'è il rischio che la gara possa essere annullata, come già avvenuto nel 2006? Sì, no, forse. Nel senso che rispetto al passato è stato potenziato il sistema di innevamento artificiale (sì, anche in ghiacciaio, specie per servire l'eterno pianoro finale che "accompagna" gli atleti verso la zona di arrivo), tanto da garantire quasi con certezza la disputa delle due prove previste per sabato 27 e domenica 28 ottobre.
Ad un patto, però: che il meteo conceda almeno tre giorni di freddo (sotto lo zero, dato che in questi giorni alla stazione meteo a quota 3000 le temperature continuano a mantenersi positive) per permettere al sistema di innevamento di mettersi in moto.
Naturalmente un aiuto naturale (nevicata, meglio se copiosa) sarebbe la soluzione ideale per tutti, sia a livello di piste, sia soprattutto per l'ambiente alpino in generale, ma ad oggi questa situazione sembra godere di poche possibilità, previsioni alla mano.
Insomma, in ogni caso in Tirolo sono ottimisti: la parte superiore del ghiacciaio tutto sommato se la cava bene, tanto da ospitare in questi giorni gli allenamenti degli slalomgigantisti austriaci (e del rientrante Kroll); nella parte bassa del muro invece il grigio affiora. Non resta che sperare che il freddo (neanche tanto, basterebbero 3-4 gradi in meno) arrivi quanto prima...
(giovedì 4 ottobre 2012)