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Corte di Giustizia CONI: convocati 166 testimoni

Fantaski News
commenti 17 Commenti icona rss
Il sito CONI ha pubblicato date e nomi dei 166 testimoni convocati nell'ambito della controversia SAI Roma contro FISI. Sul caso è al lavoro l'avvocato Alessandro Camilli, Responsabile Ufficio Assistenza Legale e Contenzioso del CONI che ora sta verificando la documentazione originale, e dovrà ascoltare una serie di persone, nell'ambito degli adempimenti previsti dall'ordinanza dello scorso 14 aprile. Ecco le date:
23 maggio 2011 a Roma presso il Palazzo delle FSN in Viale Tiziano 74, ore 9-13,30 – per la verifica della documentazione acquisita a Milano.
24 maggio 2011 a Roma presso il Palazzo delle FSN in Viale Tiziano 74, dalle ore 14
25 maggio 2011 a Milano presso la Biblioteca del Comitato Regionale CONI Lombardia in Via Piranesi 46, dalle ore 10 alle ore 18
26 maggio 2011 a Bolzano presso la Sede del Comitato Provinciale CONI in Piazza Mazzini, 49 dalle ore 10 alle ore 18
28 maggio 2011 ad Aosta presso la Sede del Comitato Provinciale del CONI in Corso Lancieri d’Aosta 41/A, dalle ore 10 alle 17

A Milano sono stati convocati anche i membri della Commissione Verifica Poteri: Cristina Fontana, Ernesto Russo, Antonio Commisso, Francesca Arui, Simone Fumagalli, Luca Nicoletti, Enrico Tosi.

(giovedì 19 maggio 2011)

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    1 | Enrico il 24/05/2011 11:19:02
    Oggi c'è il primo interrogatorio dei testi convocati fra gli sci club centro meridionali
    2 | Enrico il 31/05/2011 14:06:26
    Vi posto l'ennesimo articolo del molto ondivago direttore del sito www.fondoitalia.it vi premetto che condivido molto poco di ciò che vi è scritto, soprattutto quando si addentra nelle sue opinioni riguardanti al presunto risanamento finanziario della FISI, a suo parere ormai prossimo alla conclusione!! Se non si sanno leggere i numeri è meglio non addentrasi in simili analisi. Mi sembrava interessante solo perché riportava dei rumors sugli interrogatori che si stanno svolgendo in questi giorni dei testi, per il procedimento innanzi l'Alta Corte di Giustizia del CONI. FINITA IN CACIARA L'ASSEMBLEA ELETTORALE DELLA FISI Sono ben166 le persone chiamate a testimoniare dall'Alta Corte del Coni sulla questione delle deleghe irregolari, suddivise fra Roma, Milano, Bolzano ed Aosta La politica dietro l'esposto del SAI, sollecitato dal presidente dello sci club Città Murata di Cittadella, Giorgio Rizzo, che chiede di invalidare l'elezione di Morzenti Ma a rimetterci sono lo sport e i tanti volontari che tengono in piedi gli sport invernali 26 MAGGIO – Ieri a Milano, nella sede del CONI, seconda tappa dell’inchiesta promossa dall’Alta Corte di Giustizia sulle irregolarità, vere o presunte, verificatesi in occasione dell’assemblea elettiva della Fisi del 24 aprile 2010 che ha rinnovato a Giovanni Morzenti (foto) il mandato presidenziale. Sono ben 166 le persone coinvolte, delle quali pubblichiamo sotto l’elenco, che secondo l’accusa non avrebbero potuto votare o lo hanno fatto con deleghe sbagliate, e sono state convocate, suddivise fra Roma, Milano, Bolzano e Aosta, dall’avv. Alessandro Camilli, capo dell’ufficio legale dell’ente olimpico italiano incaricato di procedere al controllo delle deleghe. L’inchiesta, come abbiamo già avuto modo di scrivere, è stata promossa dopo il ricorso presentato dal SAI, uno sci club romano, a seguito di una segnalazione che gli era pervenuta da Giorgio Rizzo, presidente dello sci club Città Murata di Cittadella. Ricorso respinto dalla Commissione di Giustizia e Disciplina di 2° grado della Fisi. Senso di giustizia, dunque, quello che muove il Coni attraverso l’Alta Corte, che dovrebbe però occuparsi di questioni legate alla parte sportiva piuttosto che a beghe di carattere legale visto che qui ci sarebbe di mezzo la contraffazione di firme. Materia di competenza della Procura della Repubblica. Tuttavia, e lo abbiamo già sottolineato in più occasioni, è motivata da tutt’altro genere di interessi e di pressioni la rivendicazione avanzata dal SAI. Dietro c’è infatti la longa manus della politica romana che sta giocando sporco. Lo ha ammesso scherzandoci sopra, di fronte ad alcuni delegati in attesa di essere consultati, lo stesso Rizzo, in una conversazione nella quale si è fatto ampio ricorso al dialetto veneto essendo tutti veneti i presenti coinvolti nella vicenda. E precisamente i presidenti provinciali di Vicenza (Silvano Panozzo), Padova (Flaviano Buratto) e Treviso (Dino Spinelli), comitato quest’ultimo non certo favorevole a Morzenti, oltre a rappresentanti di sci club dell’Altopiano di Asiago. Fra loro l’amico e collega Renato Angonese il quale, già votando per lo sci club Caltrano, di cui era delegato, aveva ricevuto anche le deleghe di altri sci club fra i quali il Città Murata. Il suo nome, con la specifica che “non è presidente di Caltrano, in mancanza di mandato non ha titoli per votare” era apparso sulla Gazzetta dello sport in uno dei tanti articoli che Marisa Poli, la giornalista che si sta occupando di questa vicenda, ha scritto in chiave che appare chiaramente colpevolista. Riporta le accuse, non sente la controparte come è stato nel caso di Angonese (foto). Un galantuomo come pochi. Lo conosco da una vita: è di un’integrità assoluta. Quindi non certo incline a prestarsi a questi giochini di deleghe che si sarebbero verificati. Quella di Torino era la terza votazione alla quale ha partecipato nella sua qualità di consigliere delegato dal presidente del proprio sci club e, come è sua abitudine, anche in questa occasione ha conservato copia della documentazione presentata alla Commissione Verifica Poteri che gli aveva dato l’OK per votare. Componenti di questa commissione, anch’essi ascoltati a Milano insieme ai 47 dirigenti, sono Cristina Fontana, Ernesto Russo, Antonio Commisso, Francesca Arui, Simone Fumagalli, Luca Nicoletti, Enrico Tosi. Altre 44 audizioni sono in programma oggi a Bolzano, 33 sabato ad Aosta. Fra le deleghe di Angonese c’era quella del “Città Murata”. Carta intestata e timbro dello sci club di Cittadella, con firma del presidente, che a Torino gli era stata consegnata dal presidente provinciale della Fisi di Vicenza. Firma però contestata da Giorgio Rizzo, il quale sostiene essere stata falsificata, ribadendo la denuncia alla Procura federale il 29 marzo e, anche ieri, nella conversazione in quel dedalo per niente funzionale che è la sede milanese del Coni. Tenuta purtroppo in un ambiente infelice, nello spazio di pochi metri quadrati con 4 poltroncine ricavato nell’angolo di un corridoio con i muri di cartongesso dove anche a respirare si disturba l’attività degli uffici. La peggior logistica per una convocazione del genere. Risparmiare sui costi in questo caso ha creato problemi. Qualcuno, secondo Rizzo, ha passato la delega a chi ne ha fatto uso improprio. Lui avrebbe votato per Ghilardi. Sa chi è e dice di averne fatto il nome all'Alta Corte. L’utilizzatore finale è stato poi Angonese: ovviamente in assoluta buona fede come ha spiegato agli inquisitori del momento che, dalle sensazioni di chi è stato interrogato, si sarebbero fatti una loro idea più da quanto è stato scritto sui giornali che non dall’esame delle carte. E queste carte per la maggior parte consistono nelle deleghe inviate dai presidenti degli sci club via fax ai rispettivi comitati. Che è prassi da sempre, ma validata a termini di legge solo dal 1° gennaio. Una prassi che la “verifica poteri” avrebbe dovuto bloccare, ma non lo ha fatto, e non necessariamente ha portato vantaggio al solo Morzenti. Sulla confluenza ci sarebbe da discutere, anche perché, nel segreto dell’urna, è il votante che decide a propria scelta anche se dovesse avere avuto disposizioni diverse. Ovviamente ne avrà beneficato anche il suo avversario Ghilardi sostenuto certamente dal Comitato di Treviso, schierato in maggioranza a suo favore nell’assemblea del 17 aprile come ha ammesso il presidente provinciale Dino Spinelli. Dal 1968 è il presidente dello sci club Amici della neve e non è certo amico di Roberto Bortoluzzi (foto), il presidente del Comitato veneto della Fisi che è la maggior spalla su cui Morzenti può contare. Nelle tre ore passate in quel corridoio insieme ai delegati che si succedevano man mano, una cosa è apparsa evidente: tutta brava gente e in assoluta buona fede. Amanti dello sport che portano avanti con quello spirito di volontariato che purtroppo ha scarso seguito nelle nuove generazioni. C’è carenza di atleti, ma ancor più di dirigenti. Si sta perdendo la parte più pulita che non ha ricambi. Lo stesso Rizzo, che ha sollevato tutto questo casino, pur essendo dell’opposta fazione si è trovato a suo agio nello scambio di battute con colleghi diversamente schierati. Lontani da casa, la lingua comune unisce. Almeno per il momento. Anche la sua è una vita da sportivo: aveva 17 anni quando, proveniente dall’USA (Asiago), il 17 settembre 1975 ha fondato il suo sci club; tre anni dopo, al Tonale diventava maestro di sci con Hubert Fink. Era un tempo in cui non si elargivano diplomi con tanta leggerezza: era la Fisi che ci metteva uomini e faccia, non la politica spesso clientelare innescata dalla legge quadro che ha passato questo accreditamento alle Regioni. Rizzo, consulente aziendale, ha trasferito la sua residenza a Ciampino con motivi ben precisi: iscriversi al Collegio del Lazio poiché lui era in contrasto con il presidente del Collegio veneto. Sicuramente affascinato dalle maggiori aperture che la politica romana di Frattini (foto) e Falez gli poteva offrire. A cominciare dall’interrogazione parlamentare, in data 30 novembre 2010, nella quale la deputata del PDL Isabella Bertolini chiede di verificare eventuali irregolarità nell'assemblea elettiva della FISI svoltasi il 24 aprile 2010. “Al fine di tutelare i diritti dei tesserati FISI all'effettiva rappresentanza in seno alla Federazione Internazionale Sci, l'on. Bertolini chiede che venga consentita all'associazione Sci Accademico Italiano (SAI) la visione delle deleghe e delle schede di voto relative all'assemblea elettiva della FISI. Un caso già sollevato dalla SAI in merito a una delega delle sci club Frosinone rilasciata al SAI e unicamente l'associazione romana in grado di utilizzarla”. Ci mancava di mettere di mezzo il Parlamento….. Sarebbe però interessante che se occupasse Rocco Crimi, il sottosegretario con delega allo sport (a destra nella foto sotto, con il segretario generale del Coni Pagnozzi) per il semplice fattio che la questione delle deleghe e la campagna di stampa susseguente non tocca semplicemente il rinnovo di una federazione, ma fortissimi interessi economici generali dai quali il governo non può estraniarsi anche se ha tante altre gatte da pelare. E' il mondo della montagna che ci va di mezzo per primo. Sono posti di lavoro che si perdono se lo sci non tira più. Rizzo è un tipo brillante, gioviale; si sa proporre bene, e questa storia delle deleghe gli è andata a fagiolo sul piano personale in quanto lo ha portato alla ribalta e gli ha conquistato l’appoggio dei poteri forti sui quali puntava ma, come accade in politica, fanno anche presto a pugnalarti alle spalle se dovesse cambiare l’aria. Che in questo momento è piuttosto ammorbata, tanto che dalle sue parti si è tornati a parlare di “Roma ladrona” come quando si scriveva a caratteri cubitali sulle volte dei sovrappassi e delle gallerie. Ma gli avrebbe anche guadagnato una querela da parte del presidente provinciale Fisi di Padova, Flaviano Buratto. Dal tribunale sportivo in veste di accusatore a quello penale in stato di accusato in una vicenda nella quale a perderci, purtroppo, sono soltanto lo sport e la Fisi la cui segreteria generale lo ha comunque denunciato. Con tutte le polemiche insorte, l’immagine federale ne esce infatti a pezzi proprio quando comincia a riassestarsi. Già pesantemente danneggiata dalla campagna di stampa pilotata a senso unico che ha preso di mira per tutt’altre ragioni il presidente Morzenti, si trova ad affrontare un danno che, fra costi diretti, indiretti e mancati ricavi, è valutabile fra 600 mila e un milione di euro. Che non sono bruscolini in una federazione portata alla canna del gas dai due precedenti presidenti che avevano accumulato debiti per svariati milioni (una decina, ma la cifra esatta non è mai stata precisata) che Morzenti sta finendo di appianare. Con metodi che hanno suscitato un vespaio di proteste ma sono risultati efficaci. Di questo almeno gli si deve dare atto. Che poi, con il consiglio federale, abbia sbagliato le scelte politiche e tecniche del fondo destinandolo ad andare alla malora è una mia convinzione personale che trova consensi ma non esprime adepti disponibili ad esporsi mettendoci la faccia. Io comunque insisto: fino a prova contraria.
    3 | truddo il 31/05/2011 14:26:40
    La cosa che mi fa cadere le braccia è la considerazione che il Coni non si dovrebbe occupare di queste cose... per non parlare del fatto che non si contesta la sostanza dei fatti ma si vorrebbe far passare il concetto: "che si è sempre fatto così..." [xx(][xx(][xx(]
    4 | Enrico il 31/05/2011 14:29:32
    Che dire? dobbiamo sperare una prossima ondata arancione anche in FISI e nell'indotto[;)]
    5 | truddo il 31/05/2011 15:15:03
    esatto!!!!!!!!!!!
    6 | truddo il 07/06/2011 09:42:54
    In un articolo su "Finanza e Mercati" viene scritto che "la Federazione Italiana Sport Invernali vanta oggi un attivo in bilancio di circa 22 milioni. Fino a qualche anno fa mostrava debiti per oltre 9 milioni". Premesso che dovrebbero essere dati forniti dal presidente (visto che in altra parte dell'articolo viene detto in virgolettato qualcosa di analogo) chiedo a chi capisce di numeri (p.e. Enrico) come valutare questa affermazione: siamo di fronte al miracolo fisi... oppure semplicemente a un'interpretazione sbarazzina e di comodo di un bilancio... aspetto intepretazioni...
    7 | Enrico il 07/06/2011 12:07:03
    La locuzione attivo di bilancio non significa proprio nulla. Per Attivo si intende la sommatoria di tutti i cespiti della colonna di sinistra della situazione patrimoniale che per forza di cose deve essere uguale alla sommatoria della colonna di destra dove vengono riportate le poste del passivo della stessa situazione patrimoniale. La posta che di primo acchito caratterizza la solidità di un ente/società/azienda è il c.d. patrimonio netto, ovvero la differenza fra le poste attive e di tutti i debiti al netto delle perdite e/o aumentato degli utili(avanzi) prodottisi nella gestione corrente e passata. Nel caso di società di capitale fa parte del patrimonio netto il capitale sociale ovvero l'apporto in danaro dei soci per creare il fondo patrimoniale in dotazione della società per iniziare la sua attività. Nel caso degli enti (senza scopo di lucro) naturalmente non si parla di capitale sociale, ma il "fondo di dotazione" rappresenta una riserva patrimoniale che deve essere destinata a garanzia dei terzi per testimoniare la solvibilità dell'ente stesso. Se leggiamo nella relazione al bilancio 2009 del Presidente pubblicato dalla FISI, sappiamo che il fondo in questione è stato ripristinato proprio nel 2010 con la delibera del CF di approvazione del bilancio chiuso al 31/12/2009. Tale Fondo ammonta ad € 616.799,00. Comunque mi sembrano cifre sparate veramente a ca...o da qualche giornalistucolo che non si è degnato di leggere nemmeno uno dei bilanci federali, visto che quello 2009 dimostra un totale attivo dello stato patrimoniale pari ad 13.551.260,00 e quindi a meno di miracolosi eventi occorsi sul bilancio 2010 che ancora non è stato approvato, mi sembra abbastanza inverosimile che si sia RADDOPPIATO l'attivo in un solo esercizio. Quindi è probabile che l'articolo riportato su Finanza e Mercati sia stato pedissequamente passato pari pari dall'ufficio "disinformazione a mezzo stampa" della FISI[:D][:D]. Per il 2010 ci dovrebbe essere stato sicuramente un incremento contributi strutturali provenienti dal CONI. Di questo si parla nel comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale del Coni, di cui vi posto l'estratto: "Infine, la Giunta ha approvato il bilancio d’esercizio del CONI relativo al 2010 con un risultato economico positivo (+ 2 € mln), grazie a maggiori risorse dello Stato rispetto all’esercizio precedente (+ 16 € mln) a fronte delle quali è stato tra l’altro accresciuto il livello dei trasferimenti alle Federazioni Sportive Nazionali nonché è stato supportato l’avviamento del progetto di Alfabetizzazione Motoria, unitamente ad ulteriori investimenti sulla stabilizzazione della sede CONI-FSN di Milano e sull’impiantistica sportiva." Mi sembra pertanto che la cifra indicata nell'articolo di Finanza e Mercati sia del tutto destituita di ogni fondamento perché risulta difficile pensabile che dell'aumento di € 16ml del CONI siano andati più di 10ml solo alla FISI! Per quanto la stessa rivesta un posto di rilievo nell'ambito dello sport italiano, non è lei la destinataria di una quote superiore al 50% dei trasferimenti CONI rispetto alle altre federazioni.
    8 | truddo il 07/06/2011 12:09:34
    Come immaginavo la tua risposta è assolutamente esaustiva e chiara!!! Grazie!
    9 | Enrico il 07/06/2011 12:24:02
    Con ogni probabilità il grande manager si è "confuso" e con attivo di bilancio forse voleva riferirsi ad un totale di ricavi in un anno pari ad € 22ml. La cifra in questo caso è un tantino arrotondata per eccesso, visto che i ricavi 2009 ammontano ad € 21.343.449,00 di cui: Contributi CONI € 8.676.356 Contributi dello Stato, Regione, Enti Locali € 1.500 Quote degli associati € 3.334.583 Ricavi da Manifestazioni Internazionali € 1.064.463 Ricavi da Manifestazioni Nazionali € 1.258.633 Ricavi da pubblicità e sponsorizzazioni € 6.744.187 Altri ricavi della gestione ordinaria € 263.727 TOTALE RICAVI Attività Centrale € 21.343.449 di questi ricavi il management aziendale può rivendicare i meriti propri solo sul 43.72% degli stessi, visto che su contributi CONI e dello stato, nonché per i ricavi derivanti dal tesseramento non si possono accampare alcun meriti, visto che sono variabili indipendenti dalla gestione FISI.
    10 | truddo il 07/06/2011 12:32:58
    ragionando così è come se io contassi solo gli stipendi che ho ricevuto senza detrarre le spese... sarei (si fa per dire) ricchissimo (scusa il paragone banale ma mi pare che renda l'idea...)
    11 | magimail il 07/06/2011 13:16:51
    Caro Enrico, son riuscito a leggere fino in fondo (uff!)l'articolo di Fondoitalia.it. Forse il direttore soffriva di insonnia, e cosi' ha buttato giu' un mattone... Come già detto, conosco personalmente da anni Rizzo, avrà i suoi difetti come tutti, ma va dritto al sodo. E tra le righe l'articolista si lascia andare (abilmente, un colpo al cerchio, uno alla botte) alle sue conclusioni. Anche le altre persone venete nominate- com'è ovvio- le conosco, qualche appassionato, qualche (tanti) politicanti, ma qui le mie opinioni-se mi permetti- divergono...[}:)] Ma forse meglio aspettare la conclusione della faccenda. Riguardo i dati di bilancio, non mi stupiscono per niente.Recentemente una Casa di abbigliamento Casual/moto, è stata (S)venduta ad un fondo austriaco, spaparanzando soddisfazioni e battage, ..." con estrema soddisfazione...bla bla...". Peccato ci fosse un "buco" di 44 mil di Eurozzi....
    12 | Enrico il 07/06/2011 17:10:48
    Suomi???
    13 | Enrico il 08/06/2011 20:06:35
    Novità sulla questione riportate da un trafiletto sulla Gazza di Ieri: Elezione Morzenti Nuove irregolarità Continua il lavoro dell' avv. Camilli, incaricato dall' Alta Corte del Coni dell' indagine sulle presunte irregolarità nell' assemblea che nell' aprile 2010 portò alla conferma di Morzenti. Nuove irregolarità sono emerse a Bolzano, nei prossimi giorni a Roma saranno sentiti di nuovo alcuni membri della Commissione verifica poteri. insomma si preannuncia qualcosa di movimentato per la prossima settimana[}:)][}:)]
    14 | bicco il 14/06/2011 18:30:38
    Enrico ha scritto:
    Novità sulla questione riportate da un trafiletto sulla Gazza di Ieri: Elezione Morzenti Nuove irregolarità Continua il lavoro dell' avv. Camilli, incaricato dall' Alta Corte del Coni dell' indagine sulle presunte irregolarità nell' assemblea che nell' aprile 2010 portò alla conferma di Morzenti. Nuove irregolarità sono emerse a Bolzano, nei prossimi giorni a Roma saranno sentiti di nuovo alcuni membri della Commissione verifica poteri. insomma si preannuncia qualcosa di movimentato per la prossima settimana[}:)][}:)]
    novità sul caso?
    15 | truddo il 15/06/2011 12:57:43
    tutto tace, in attesa....
    16 | eugenio il 15/06/2011 14:36:58
    deleghe in bianco ? [;)]
    17 | bicco il 24/06/2011 15:50:56
    dal sito fisi.org Si è conclusa con il deposito della relazione da parte degli avvocati Alessandro Camilli ed Alessandra D’Agostino del CONI, la complessa integrazione istruttoria disposta nell’ordinanza dell’Alta Corte del 18.3.2011, in merito alle contestazioni contenute nel ricorso del Sai Roma. La relazione - che ripercorre inizialmente le operazioni e le articolate attività espletate per poi concentrarsi sui presunti “casi” irregolari denunciati dal Sai Roma - rappresenta un’analisi lucida ed oggettiva delle questioni indicate nell’ordinanza, ricostruendo i fatti con puntuale ed apprezzabile neutralità e chiarezza. Dall’acquisizione della documentazione relativa alle operazioni di voto e di scrutinio dell’Assemblea Elettiva del 24 aprile 2010, oltre che dall’esame testimoniale dei soggetti convocati presso le diverse sedi del Coni, è pertanto emerso come la Commissione Verifica Poteri abbia agito nel pieno rispetto della normativa federale, ma soprattutto, come la stessa abbia posto in essere un controllo costante e attento su tutte le operazioni di accreditamento e su quelle successive di scrutinio, verificando - anche con l’ausilio di strumenti informatici aggiornati in tempo reale - la titolarità al voto dei soggetti presenti all’assemblea. E’ stata altresì fatta piena luce sulle contestate irregolarità relative alle operazioni di scrutinio, e più esattamente in merito alla validità delle schede di voto riportanti un simbolo parzialmente diverso da quello indicato, quando comunque conforme alla volontà di voto del soggetto votante. E’ inoltre emerso come le contestate “omissioni” sui verbali cartacei di accreditamento non avessero alcun fondamento, considerato che di tutte le operazioni vi è un prospetto informatico completo e compilato in ogni sua parte e che tale documento è l’unico valido per qualsiasi operazione di verifica e raffronto. In merito alle ulteriori contestazioni formulate nel ricorso Sai Roma, molte delle stesse hanno perso di consistenza alla luce delle dichiarazioni rilasciate dai testimoni, e nessuna nuova circostanza (degna di nota) è emersa nei “casi” di Guastini – Città Murata e Zaccaria/Catracchia, rispetto a quanto già noto alla Commissione di Giustizia e Disciplina di II°. In sostanza appare evidente come le operazioni elettorali si siano svolte nella più assoluta regolarità e come nessuna censura possa essere mossa all’operato di tutti gli organi federali intervenuti e chiamati in causa nella vicenda, i quali si sono adoperati - in maniera impeccabile - per portare a termine le operazioni elettorali nel rispetto della normativa federale. Quanto infine a quei “casi” in cui sono stati evidenziati marginali profili di irregolarità, va da sé che eventuali censure vadano mosse ai singoli soggetti responsabili di tali comportamenti, e non certo agli Organi Federali impegnati a vario titolo nell’organizzazione e nello svolgimento dell’Assemblea elettorale che, giova ribadirlo, si è svolta nella massima regolarità. Avvocato Massimo Ciardullo, in rappresentanza della Federazione Italiana Sport Invernali



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