Ravetto: "orgoglioso del lavoro svolto"
E' un Claudio Ravetto triste ma allo stesso tempo sollevato quello che risponde alle nostre domande nel giorno in cui ha deciso di lasciare la Federazione e l'incarico di DT.
Claudio, quali sono state le motivazioni alla base di questa scelta?
Non la questione dei contratti, ne i soldi. Si era rotto un certo tipo di rapporto tra me e la Federazione, e in particolare tra me e il presidente Morzenti e il vice presidente Weissensteiner. Se il problema sono io, allora lascio, anche per il bene degli atleti.....
Non era accettabile essere DT solo degli uomini?
L'anno scorso il progetto era partito così: tenere per un anno tutte e due i settori per conoscere al meglio il mondo femminile, e poi valutare la possibilità che qualcuno potesse coordinare il settore femminile ma sotto un unico cappello in modo da mantenere certe decisioni di alto livello. Fino all'ultimo ho proposto questo. Per migliorare le sinergie tra i due settori ed evitare problemi sorti in passato.
Di cosa ti hanno accusato?
Fondamentalmente del mio comportamento, di aver parlato troppo con la stampa. Ma credo che il mio ruolo sia anche questo, dovrebbe esserlo per contratto! Di dare visibilità allo sci, di parlare a 360 gradi con gli addetti ai lavori, di questione tecniche, agonistiche, ma anche dei problemi che ci sono. Inoltre di non aver seguito a dovere i giovani, compito che non spettava a me. Addirittura mi è stato detto che ho danneggiato la federazione.
Anche il tuo carattere è finito sotto accusa...
Fa parte del mio carattere non scendere a compromessi. Uno che fa il mio lavoro deve gestire atleti di alto livello, ognuno con le sue esigenze, e oltre 50 tecnici, in uno sport complicato dove bisogna saper dire anche di no, dove non si può sempre essere accondiscendenti. Il mio compito era di far eccellere i ragazzi; a volte certo sono stato duro. Ma posso dire che che con tecnici e atleti non c'è stato il minimo problema.
Ti sei pentito per certe critiche, certe lamentele dirette alla federazione?
Assolutamente no. Per dare un servizio a tutti questi atleti dobbiamo lavorare molto molto bene e dobbiamo dare a tutti il massimo se vogliamo eccellere, utilizzando i giusti strumenti, con il supporto della Federazione che a volte è mancato, dal problema dei test atletici alle tute non puntualmente consegnate e altri episodi che andavano segnalati.
Tutti volevano che restassi...
Sì, me lo hanno chiesto in tantissimi, mi fa piacere, ma non c'erano più le condizioni, era impossibile andare avanti. Non volevo e non voglio far politica, ma i problemi ci sono stati proprio con la parte politica...
Oggi sei stato convocato DOPO Plancker...
...si vede che sono andati in ordine alfabetico (ride)
Puoi tracciare un bilancio del tuo operato?
Sono molto contento, credo di aver portato un'idea tecnica, un progetto tecnico, che mi rende orgoglioso, e non solo quando ho avuto il ruolo di DT, e il fatto che siano arrivati i risultati mi rende ancora più orgoglioso, abbiamo, con i tecnici, creato un modo nuovo di vedere lo sci italiano.
Certo che dopo una stagione così questo epilogo appare poco sensato...
Dopo Vancouver mi era stato chiesto di lavorare per i grandi eventi, lo stesso presidente aveva insistito sull'importanza di trovare un campione e fare medaglie. E lo abbiamo fatto. E anche in Coppa abbiamo fatto due vittorie e 4 podi con gli uomini e 4 podi con le ragazze senza contare i 4/i posti che comunque in Coppa valgono.
Il tuo futuro?
Ora vorrei rimanere tranquillo per qualche mese, dopo anni passati a fare la trottola dappertutto. Per dopo l'estate sono disponibile...
(martedì 29 marzo 2011)
Claudio, quali sono state le motivazioni alla base di questa scelta?
Non la questione dei contratti, ne i soldi. Si era rotto un certo tipo di rapporto tra me e la Federazione, e in particolare tra me e il presidente Morzenti e il vice presidente Weissensteiner. Se il problema sono io, allora lascio, anche per il bene degli atleti.....
Non era accettabile essere DT solo degli uomini?
L'anno scorso il progetto era partito così: tenere per un anno tutte e due i settori per conoscere al meglio il mondo femminile, e poi valutare la possibilità che qualcuno potesse coordinare il settore femminile ma sotto un unico cappello in modo da mantenere certe decisioni di alto livello. Fino all'ultimo ho proposto questo. Per migliorare le sinergie tra i due settori ed evitare problemi sorti in passato.
Di cosa ti hanno accusato?
Fondamentalmente del mio comportamento, di aver parlato troppo con la stampa. Ma credo che il mio ruolo sia anche questo, dovrebbe esserlo per contratto! Di dare visibilità allo sci, di parlare a 360 gradi con gli addetti ai lavori, di questione tecniche, agonistiche, ma anche dei problemi che ci sono. Inoltre di non aver seguito a dovere i giovani, compito che non spettava a me. Addirittura mi è stato detto che ho danneggiato la federazione.
Anche il tuo carattere è finito sotto accusa...
Fa parte del mio carattere non scendere a compromessi. Uno che fa il mio lavoro deve gestire atleti di alto livello, ognuno con le sue esigenze, e oltre 50 tecnici, in uno sport complicato dove bisogna saper dire anche di no, dove non si può sempre essere accondiscendenti. Il mio compito era di far eccellere i ragazzi; a volte certo sono stato duro. Ma posso dire che che con tecnici e atleti non c'è stato il minimo problema.
Ti sei pentito per certe critiche, certe lamentele dirette alla federazione?
Assolutamente no. Per dare un servizio a tutti questi atleti dobbiamo lavorare molto molto bene e dobbiamo dare a tutti il massimo se vogliamo eccellere, utilizzando i giusti strumenti, con il supporto della Federazione che a volte è mancato, dal problema dei test atletici alle tute non puntualmente consegnate e altri episodi che andavano segnalati.
Tutti volevano che restassi...
Sì, me lo hanno chiesto in tantissimi, mi fa piacere, ma non c'erano più le condizioni, era impossibile andare avanti. Non volevo e non voglio far politica, ma i problemi ci sono stati proprio con la parte politica...
Oggi sei stato convocato DOPO Plancker...
...si vede che sono andati in ordine alfabetico (ride)
Puoi tracciare un bilancio del tuo operato?
Sono molto contento, credo di aver portato un'idea tecnica, un progetto tecnico, che mi rende orgoglioso, e non solo quando ho avuto il ruolo di DT, e il fatto che siano arrivati i risultati mi rende ancora più orgoglioso, abbiamo, con i tecnici, creato un modo nuovo di vedere lo sci italiano.
Certo che dopo una stagione così questo epilogo appare poco sensato...
Dopo Vancouver mi era stato chiesto di lavorare per i grandi eventi, lo stesso presidente aveva insistito sull'importanza di trovare un campione e fare medaglie. E lo abbiamo fatto. E anche in Coppa abbiamo fatto due vittorie e 4 podi con gli uomini e 4 podi con le ragazze senza contare i 4/i posti che comunque in Coppa valgono.
Il tuo futuro?
Ora vorrei rimanere tranquillo per qualche mese, dopo anni passati a fare la trottola dappertutto. Per dopo l'estate sono disponibile...
(martedì 29 marzo 2011)