Tessa Worley donna da battere tra le porte larghe
La stagione era iniziata con il dominio tedesco; poi è sbocciato prepotentemente il fiore di Tessa Worley. Il gigante iridato di domani mattina si presenta aperto come non mai. La francesina è forse la naturale favorita, considerando anche la leggerezza e l'efficacia dimostrata in pista stamane nel vittorioso Team Event: tre successi in Coppa ne fanno l'indiziata numero uno per succedere all'acciaccata Kathrin Hoelzl nell'albo d'oro iridato. Ma non è certo la sola pretendente al titolo mondiale, anzi. Il terzetto tedesco, pur malmesso, cercherà di vendere cara la pelle, con la Riesch alla ricerca della terza medaglia e la Rebensburg ad inseguire la doppietta dopo l'oro olimpico di 12 mesi fa.
E poi c'è Tina Maze che nella discesa di domenica ha dimostrato di essere in palla come forse mai in stagione, c'è Tanja Poutiainen che una medaglia in genere riesce sempre a portarsela a casa, c'è Kathrin Zettel, c'è la Pietilae, c'è Julia Mancuso. E c'è Lizz Goergl che già culla in cuor suo di completare una tripletta d'oro già riuscita negli ultimi anni a Kostelic e Paerson.
E poi ci sono le possibili sorprese, tra cui si annovera senza dubbio la francesina Anemone Marmottan, senza dimenticare la voglia di rivalsa di una Lara Gut davvero determinata dopo i due quarti posti.
E non ci siamo dimenticati, ma ci sono anche le azzurre: Denise Karbon, Manuela Moelgg, Federica Brignone e Irene Curtoni. Per tre di loro le possibilità di fare bene non sono esigue: la finanziera di Castelrotto sembra aver ritrovato la brillantezza dell'autunno scorso, prima che incappasse nell'ennesimo infortunio. Il cammino di ritorno non è stato semplice, ma ora gli allenamenti sembrano aver restituito la "fatina dell'Alpe di Siusi" già capace di afferrare l'argento a St. Moritz ed il bronzo ad Aare. Continuano invece i problemini alla schiena per Manuela Moelgg: la marebbana è stata la più costante nell'intero arco della stagione e proverà a dimostrare di saper reggere il peso di un appuntamento da medaglia dopo lo scossone di Val d'Isere di due anni fa. E che dire di Federica Brignone? Per carattere e forma psico-fisica la gara di domani sembra disegnata su misura su di lei. Difficile dire se sia lecito cullare sogni di gloria per la ventunenne dei Carabinieri, ma forse, carte alla mano, la più quotata del terzetto azzurro potrebbe essere lei. Sempre che riesca a godersi l'appuntamento nel migliore dei modi, senza farsi trascinare in controproducenti spirali ansiose.
La seconda manche sarà tracciata da Stefano Costazza, esattamente come successo a Zwiesel dieci giorni fa, in occasione dell'acuto della stessa Brignone: che sia di buon auspicio? Per saperlo non resta che attendere la gara, con la prima manche in programma a partire dalle 10 (116 iscritte, un'autentica maratona) e la seconda alle 13.30. Le previsioni del tempo lasciano intendere che non sarà freddo e che l'umidità potrebbe farla da padrone, come già nella giornata odierna. Forse partire con i numeri bassi potrebbe essere un vantaggio...
(mercoledì 16 febbraio 2011)
E poi c'è Tina Maze che nella discesa di domenica ha dimostrato di essere in palla come forse mai in stagione, c'è Tanja Poutiainen che una medaglia in genere riesce sempre a portarsela a casa, c'è Kathrin Zettel, c'è la Pietilae, c'è Julia Mancuso. E c'è Lizz Goergl che già culla in cuor suo di completare una tripletta d'oro già riuscita negli ultimi anni a Kostelic e Paerson.
E poi ci sono le possibili sorprese, tra cui si annovera senza dubbio la francesina Anemone Marmottan, senza dimenticare la voglia di rivalsa di una Lara Gut davvero determinata dopo i due quarti posti.
E non ci siamo dimenticati, ma ci sono anche le azzurre: Denise Karbon, Manuela Moelgg, Federica Brignone e Irene Curtoni. Per tre di loro le possibilità di fare bene non sono esigue: la finanziera di Castelrotto sembra aver ritrovato la brillantezza dell'autunno scorso, prima che incappasse nell'ennesimo infortunio. Il cammino di ritorno non è stato semplice, ma ora gli allenamenti sembrano aver restituito la "fatina dell'Alpe di Siusi" già capace di afferrare l'argento a St. Moritz ed il bronzo ad Aare. Continuano invece i problemini alla schiena per Manuela Moelgg: la marebbana è stata la più costante nell'intero arco della stagione e proverà a dimostrare di saper reggere il peso di un appuntamento da medaglia dopo lo scossone di Val d'Isere di due anni fa. E che dire di Federica Brignone? Per carattere e forma psico-fisica la gara di domani sembra disegnata su misura su di lei. Difficile dire se sia lecito cullare sogni di gloria per la ventunenne dei Carabinieri, ma forse, carte alla mano, la più quotata del terzetto azzurro potrebbe essere lei. Sempre che riesca a godersi l'appuntamento nel migliore dei modi, senza farsi trascinare in controproducenti spirali ansiose.
La seconda manche sarà tracciata da Stefano Costazza, esattamente come successo a Zwiesel dieci giorni fa, in occasione dell'acuto della stessa Brignone: che sia di buon auspicio? Per saperlo non resta che attendere la gara, con la prima manche in programma a partire dalle 10 (116 iscritte, un'autentica maratona) e la seconda alle 13.30. Le previsioni del tempo lasciano intendere che non sarà freddo e che l'umidità potrebbe farla da padrone, come già nella giornata odierna. Forse partire con i numeri bassi potrebbe essere un vantaggio...
(mercoledì 16 febbraio 2011)