La Schild ingrana la quinta, Manu Moelgg ottima 4a
Se non esce, vince: il cammino di Marlies Schild tra i paletti snodati potrebbe essere sintetizzato così. Sette slalom disputati e cinque vittorie, compresa quella odierna nella nebbiolina di Zwiesel, intramezzate da due premature uscite. Oggi a lasciare prematuramente la compagnia sono state alrte protagoniste del Circo Rosa e così la trentenne di Saafelden ha potuto tornare a sorridere, ad un mese di distanza dall'ultimo acuto targato Zagabria.
Terza a metà gara, Marlies ha saputo staccare il miglior tempo nella seconda frazione per sorpassare la slovacca Veronika Zuzulova e la svedese Maria Pietilae Holmner che dal piedistallo di leader provvisoria è scivolata fino all'ottavo posto finale. E così a completare il podio dell'ultimo slalom pre-mondiale è stata la finnica Tanja Poutiainen, staccata comunque di quasi due secondi dalla scatenata austriaca.
Subito alle spalle della trentunenne di Rovaniemi sorride l'Italia, con una Manuela Moelgg decisamente "cattiva" ed efficace nella seconda discesa, tanto da staccare il secondo tempo di manche con "soli" 35 centesimi di differenza rispetto alla Schild: a posteriori c'è da rammaricarsi per una prima manche tutt'altro che brillante che aveva piazzato la marebbana in sedicesima posizione con un ritardo apparentemente troppo importante per coltivare soverchie illusioni di podio. Ed invece la seconda discesa ha invertito qualche equilibrio e grazie ad una prova d'autore l'altoatesina delle Fiamme Gialle ha messo la freccia e recuperato una dopo l'altra una dozzina di posizioni fino ad offrire il collo per la medaglia di legno. Alle sue spalle, ecco la boema Sarka Zahrobska, l'austriaca Kathrin Zettel e la canadese Marie Michelle Gagnon, sorpresa di giornata e capace di concretizzare i buoni segnali lanciati in avvio di stagione con il primo piazzamento nelle top 10.
Un acuto che si aspettava potesse arrivare anche dal resto della formazione azzurra, chiamata a dare indicazioni per completare un quartetto iridato che fatica a proporre candidate per affiancare la stessa Moelgg, unica certezza nonostante il mal di schiena che, più o meno frequentemente, torna a disturbarne i lavori. Ci si aspettava un sussulto da parte di Chiara Costazza ma la fassana non ha trovato la bussola nella nebbiolina della prima manche, finendo fuori dalle 30; poteva arrivare un'indicazione da Irene Curtoni ma l'uscita della seconda discesa ha vanificato una buona qualificazione. E così l'unica altra italiana al traguardo è stata Nicole Gius, pronta a timbrare per la sesta volta in stagione il cartellino con una discreta continuità: il 16imo posto di Zwiesel a questo punto non può non concederle il pass iridato mentre l'altra metà della squadra azzurra potrà prendere forma solo su decisione dello staff tecnico federale al termine di tutte le considerazioni di contingente.
Un terzo posto a Zagabria, un quarto a Zwiesel ed un ottavo a Courchevel: è questo il cammino di Manuela Moelgg alla vigilia dei Mondiali di Garmisch: sarà lei a rappresentare le speranze azzurre in una gara che potrebbe regalare scenari diversi dal preventivato. L'odierno scivolone rischia di pesare come un macigno sulle spalle di Maria Riesch che sulla pista di casa dovrà dimostrare di aver raggiunto la piena maturità mentale, la Vonn nelle discipline tecniche è meno spumeggiante del passato, la Schild ha già evidenziato qualche cedimento negli appuntamenti che contano. A due settimane dalla corsa per la medaglia, sembra quasi profilarsi la gara ideale per l'outsider di turno.
(venerdì 4 febbraio 2011)
Terza a metà gara, Marlies ha saputo staccare il miglior tempo nella seconda frazione per sorpassare la slovacca Veronika Zuzulova e la svedese Maria Pietilae Holmner che dal piedistallo di leader provvisoria è scivolata fino all'ottavo posto finale. E così a completare il podio dell'ultimo slalom pre-mondiale è stata la finnica Tanja Poutiainen, staccata comunque di quasi due secondi dalla scatenata austriaca.
Subito alle spalle della trentunenne di Rovaniemi sorride l'Italia, con una Manuela Moelgg decisamente "cattiva" ed efficace nella seconda discesa, tanto da staccare il secondo tempo di manche con "soli" 35 centesimi di differenza rispetto alla Schild: a posteriori c'è da rammaricarsi per una prima manche tutt'altro che brillante che aveva piazzato la marebbana in sedicesima posizione con un ritardo apparentemente troppo importante per coltivare soverchie illusioni di podio. Ed invece la seconda discesa ha invertito qualche equilibrio e grazie ad una prova d'autore l'altoatesina delle Fiamme Gialle ha messo la freccia e recuperato una dopo l'altra una dozzina di posizioni fino ad offrire il collo per la medaglia di legno. Alle sue spalle, ecco la boema Sarka Zahrobska, l'austriaca Kathrin Zettel e la canadese Marie Michelle Gagnon, sorpresa di giornata e capace di concretizzare i buoni segnali lanciati in avvio di stagione con il primo piazzamento nelle top 10.
Un acuto che si aspettava potesse arrivare anche dal resto della formazione azzurra, chiamata a dare indicazioni per completare un quartetto iridato che fatica a proporre candidate per affiancare la stessa Moelgg, unica certezza nonostante il mal di schiena che, più o meno frequentemente, torna a disturbarne i lavori. Ci si aspettava un sussulto da parte di Chiara Costazza ma la fassana non ha trovato la bussola nella nebbiolina della prima manche, finendo fuori dalle 30; poteva arrivare un'indicazione da Irene Curtoni ma l'uscita della seconda discesa ha vanificato una buona qualificazione. E così l'unica altra italiana al traguardo è stata Nicole Gius, pronta a timbrare per la sesta volta in stagione il cartellino con una discreta continuità: il 16imo posto di Zwiesel a questo punto non può non concederle il pass iridato mentre l'altra metà della squadra azzurra potrà prendere forma solo su decisione dello staff tecnico federale al termine di tutte le considerazioni di contingente.
Un terzo posto a Zagabria, un quarto a Zwiesel ed un ottavo a Courchevel: è questo il cammino di Manuela Moelgg alla vigilia dei Mondiali di Garmisch: sarà lei a rappresentare le speranze azzurre in una gara che potrebbe regalare scenari diversi dal preventivato. L'odierno scivolone rischia di pesare come un macigno sulle spalle di Maria Riesch che sulla pista di casa dovrà dimostrare di aver raggiunto la piena maturità mentale, la Vonn nelle discipline tecniche è meno spumeggiante del passato, la Schild ha già evidenziato qualche cedimento negli appuntamenti che contano. A due settimane dalla corsa per la medaglia, sembra quasi profilarsi la gara ideale per l'outsider di turno.
(venerdì 4 febbraio 2011)