Kathrin Zettel incanta l'Allgau. Denise Karbon 5a
Algovia terra di magia, di verdi pascoli alternati a incantate foreste. Algovia terra di castelli tra i più famosi di Baviera. Algovia terra di folletti.
E forse proprio per questo ogni anno da queste parti il Circo Bianco ne esalta qualcuno, quasi a legare la tradizione di una delle regioni più belle di Germania con la pura estetica dello sci moderno. Tredici mesi fa il declivio dell'Ofterschwang Horn ispirò il più lucente incantesimo della già luminosa stagione di Denise Karbon, capace di sbaragliare la concorrenza nonostante un braccio ingessato. Oggi la stessa pista ha esaltato le movenze altrettanto leggere di Kathrin Zettel, la gigantista più forte del momento, fasciata dal pettorale rosso preso in eredità proprio dalla fatina di Castelrotto. Allora c'era un sole splendente a infrangere il gelo di gennaio; oggi questo angolo di Baviera meridionale era ammantato in soffici e calde nubi, imperforabili allo sguardo e complici nello svilire un manto nevoso tutt'altro che compatto, come d'altronde è naturale che sia alle porte della primavera a quote tutt'altro che elevate. Ma ieri come oggi a vincere è stata la più forte, nonostante tutto. Il piccolo folletto del Niederosterreich oggi ha ribadito di essere la più forte tra le porte larghe, come testimoniano le quattro vittorie stagionali, nonostante la sfortunata conclusione del gigante iridato: la ventiduenne cuoca di Gostling ha saputo mettere le cose in chiaro nella seconda discesa, superando con autorità la sempre più costante Tina Maze, favorita a metà mattina dal pettorale numero 1, quanto sfavorita nella seconda frazione da un fisico meno minuto di quello dell'austriaca. Perchè con la pista rovinata di questa seconda manche era necessaria la morbidezza, la sensibilità, per accarezzare una neve già martoriata dal clima mite e tutt'altro che desiderosa di altri graffi. Esagerare nell'utilizzo delle lamine portava inesorabilmente al naufragio, cosa capitata a molte protagoniste, trovatesi a malpartito sia per le condizioni meteo che per l'infida neve germanica. Ma non Kathrin Zettel che nonostante un'indecisione nel tratto finale è riuscita a tenersi alle spalle la rimontante compagna di squadra Lizi Goergl, sul podio come nella passata stagione dopo aver chiuso in quarta piazza la prima frazione. A completare il podio ci ha poi pensato la finnica Tanja Poutiainen, seguita a ruota dalla Maze e da Denise Karbon, quinta e soddisfatta più per come ha affrontato la seconda discesa che per il risultato complessivo in sè. Questo inverno non è riuscito ad ispirarla a dovere e senza ispirazione è difficile trovare la forza per nuove magie ed allora si lotta a denti stretti, cercando di inseguire il miglior compromesso tra tecnica e voglia di spaccare il mondo. Un po' quello che è successo anche a Manuela Moelgg, terza a metà gara e poi scalata in settima piazza, separata da Denise dalla giovane promessa di casa Viktoria Rebensburg. Simili condizioni sono il peggio che possa capitare per il ruggente animo della finanziera marebbana, costretto a mordere meno del voluto per non peggiorare la situazione. Ottavo posto per la leader di Coppa Lindsey Vonn, seguita dalla campionessa del mondo Kathrin Hoelzl e dall'elvetica Fabianne Suter, solo 22ima l'attesa padrona di casa Maria Riesch.
Un'ottima seconda manche ha invece permesso a Nadia Fanchini di affacciarsi in 18ima posizione, risultato di grande valore in prospettiva lasciando intendere come la camuna possa ancora dire la sua anche in gigante, soprattutto nei prossimi mesi. Mesto trentesimo posto invece per una Camilla Alfieri fin troppo graffiante mentre la prima manche ha visto fuori dai giochi Nicole Gius, Giulia Gianesini e Karen Putzer. Domani toccherà ai paletti snodati, prima di decollare alla volta della Svezia e chiudere la lunga stagione.
(venerdì 6 marzo 2009)
E forse proprio per questo ogni anno da queste parti il Circo Bianco ne esalta qualcuno, quasi a legare la tradizione di una delle regioni più belle di Germania con la pura estetica dello sci moderno. Tredici mesi fa il declivio dell'Ofterschwang Horn ispirò il più lucente incantesimo della già luminosa stagione di Denise Karbon, capace di sbaragliare la concorrenza nonostante un braccio ingessato. Oggi la stessa pista ha esaltato le movenze altrettanto leggere di Kathrin Zettel, la gigantista più forte del momento, fasciata dal pettorale rosso preso in eredità proprio dalla fatina di Castelrotto. Allora c'era un sole splendente a infrangere il gelo di gennaio; oggi questo angolo di Baviera meridionale era ammantato in soffici e calde nubi, imperforabili allo sguardo e complici nello svilire un manto nevoso tutt'altro che compatto, come d'altronde è naturale che sia alle porte della primavera a quote tutt'altro che elevate. Ma ieri come oggi a vincere è stata la più forte, nonostante tutto. Il piccolo folletto del Niederosterreich oggi ha ribadito di essere la più forte tra le porte larghe, come testimoniano le quattro vittorie stagionali, nonostante la sfortunata conclusione del gigante iridato: la ventiduenne cuoca di Gostling ha saputo mettere le cose in chiaro nella seconda discesa, superando con autorità la sempre più costante Tina Maze, favorita a metà mattina dal pettorale numero 1, quanto sfavorita nella seconda frazione da un fisico meno minuto di quello dell'austriaca. Perchè con la pista rovinata di questa seconda manche era necessaria la morbidezza, la sensibilità, per accarezzare una neve già martoriata dal clima mite e tutt'altro che desiderosa di altri graffi. Esagerare nell'utilizzo delle lamine portava inesorabilmente al naufragio, cosa capitata a molte protagoniste, trovatesi a malpartito sia per le condizioni meteo che per l'infida neve germanica. Ma non Kathrin Zettel che nonostante un'indecisione nel tratto finale è riuscita a tenersi alle spalle la rimontante compagna di squadra Lizi Goergl, sul podio come nella passata stagione dopo aver chiuso in quarta piazza la prima frazione. A completare il podio ci ha poi pensato la finnica Tanja Poutiainen, seguita a ruota dalla Maze e da Denise Karbon, quinta e soddisfatta più per come ha affrontato la seconda discesa che per il risultato complessivo in sè. Questo inverno non è riuscito ad ispirarla a dovere e senza ispirazione è difficile trovare la forza per nuove magie ed allora si lotta a denti stretti, cercando di inseguire il miglior compromesso tra tecnica e voglia di spaccare il mondo. Un po' quello che è successo anche a Manuela Moelgg, terza a metà gara e poi scalata in settima piazza, separata da Denise dalla giovane promessa di casa Viktoria Rebensburg. Simili condizioni sono il peggio che possa capitare per il ruggente animo della finanziera marebbana, costretto a mordere meno del voluto per non peggiorare la situazione. Ottavo posto per la leader di Coppa Lindsey Vonn, seguita dalla campionessa del mondo Kathrin Hoelzl e dall'elvetica Fabianne Suter, solo 22ima l'attesa padrona di casa Maria Riesch.
Un'ottima seconda manche ha invece permesso a Nadia Fanchini di affacciarsi in 18ima posizione, risultato di grande valore in prospettiva lasciando intendere come la camuna possa ancora dire la sua anche in gigante, soprattutto nei prossimi mesi. Mesto trentesimo posto invece per una Camilla Alfieri fin troppo graffiante mentre la prima manche ha visto fuori dai giochi Nicole Gius, Giulia Gianesini e Karen Putzer. Domani toccherà ai paletti snodati, prima di decollare alla volta della Svezia e chiudere la lunga stagione.
(venerdì 6 marzo 2009)