Hoelzl oro a sorpresa in gigante, 4/a Karbon
LIVE DA VAL D'ISERE
E' stato il gigante delle beffe. Provate a chiedere cosa ne pensa la Zettel, la più forte in assoluto in questo momento nelle prove tecniche? La vincitrice dell'oro nella super combinata oggi aveva svolto bene il suo compitino nella prima manche e si avviava già a vincere il suo secondo titolo iridato. Ed, invece, due errori incredibili per lei - frutto anche di un fondo-pista non proprio da mondiale - le hanno tolto questa gioia lasciando l'Austria fuori da questo podio e lei sconsolatamente solo sesta. Onore alla vincitrice, ma lasciatemi dire che è stata proprio una brutta gara. Prima manche da cancellare con un tracciato molto corto, troppo forse, ed una visibilità che è andata peggiorando dopo i primi tre numeri. Una seconda decisamente migliore, per quanto riguarda la visibilità, ma che ha messo da parte le gerarchie consegnando con una sorta di lotteria lo scettro della più forte alla tedesca Kathrin Hoelzl, una che non ha mai vinto in coppa del mondo e che aveva colto nelle finali di Lenzerheide del 2007 la gioia di un secondo e quest'anno a Maribor un terzo posto. La 28enne di Berchtesgaden, quarta al termine della prima manche, sfruttava in parte gli errori delle avversarie che la precedevano e regala questa prima medaglia al mondiale alla comitiva teutonica. Erano 30 anni che una tedesca, l'ultima fu Maria Epple ai mondiali di Garmisch '78, vinceva un oro iridato in gigante. Alle sue spalle un reddiviva Tina Maze, quindicesima dopo la prima prova, che con una seconda discesa tutta all'attacco si porta a casa questa medaglia, frutto del lavoro con il suo team tutto personale. Sorride, ma mastica un pò amaro la finlandese Tanja Poutiainen, che con un vantaggio di oltre un secondo e mezzo dalla slovena, tutto poteva fare meno che regalarle l'argento. E l'Italia? Ancora una volta, come già accaduto con Fill nella super combinata, si lascia sfuggire l'occasione giusta. E' Denise Karbon a salvare in parte la giornata con un quarto posto che vale poco ad un mondiale se non la più classica delle medaglie d'oro. Prima manche da dimenticare per la finanziera di Castelrotto che comunque sfrutta nel miglior modo possibile le sue doti di attaccante e riesce a rimanere tra le migliori dieci (8/a). Nella seconda prova la detentrice della coppa di specialità sa di non aver nulla da perdere e riesce, nonostante qualche leggera imperfezione, a risalire qualche posizione. I 13 centesimi dal bronzo di oggi peseranno forse come un macigno sulle spalle della campionessa di Castelrotto. Giornata sfortunata, anche per Nicole Gius. Il caporal maggiore degli Alpini di Prato allo Stelvio, come sua abitudine troppo spesso, non è stata capace di quella continuità. sesta al termine della prima manche, nella seconda quando stava volando letteralmente verso una medaglia è stata fermata da un palo traditore che l'ha piroettata fuori dal tracciato. Ventesima chiude, invece, una Karen Putzer che forse, visto quello che ha fatto, sarebbe stato il caso di lasciare a casa. Delude, infine, Manuela Moelgg: scivolata via dopo una decina di porte dal via. C'era attesa per il rientro di Nicole Hosp, dopo lo stop di cinque settimane per infortunio, ma la campionessa del mondo in carica è risultata l'ombra di se stessa finendo 23/a. Male molte delle favorite della vigilia come Anja Paerson (15/a) e Maria Pietilae-Holmner(8/a). Due atlete che con Zettel e Riesch (oggi 28/a) cercheranno sicuramente il riscatto nella prova di slalom di sabato.
(giovedì 12 febbraio 2009)
E' stato il gigante delle beffe. Provate a chiedere cosa ne pensa la Zettel, la più forte in assoluto in questo momento nelle prove tecniche? La vincitrice dell'oro nella super combinata oggi aveva svolto bene il suo compitino nella prima manche e si avviava già a vincere il suo secondo titolo iridato. Ed, invece, due errori incredibili per lei - frutto anche di un fondo-pista non proprio da mondiale - le hanno tolto questa gioia lasciando l'Austria fuori da questo podio e lei sconsolatamente solo sesta. Onore alla vincitrice, ma lasciatemi dire che è stata proprio una brutta gara. Prima manche da cancellare con un tracciato molto corto, troppo forse, ed una visibilità che è andata peggiorando dopo i primi tre numeri. Una seconda decisamente migliore, per quanto riguarda la visibilità, ma che ha messo da parte le gerarchie consegnando con una sorta di lotteria lo scettro della più forte alla tedesca Kathrin Hoelzl, una che non ha mai vinto in coppa del mondo e che aveva colto nelle finali di Lenzerheide del 2007 la gioia di un secondo e quest'anno a Maribor un terzo posto. La 28enne di Berchtesgaden, quarta al termine della prima manche, sfruttava in parte gli errori delle avversarie che la precedevano e regala questa prima medaglia al mondiale alla comitiva teutonica. Erano 30 anni che una tedesca, l'ultima fu Maria Epple ai mondiali di Garmisch '78, vinceva un oro iridato in gigante. Alle sue spalle un reddiviva Tina Maze, quindicesima dopo la prima prova, che con una seconda discesa tutta all'attacco si porta a casa questa medaglia, frutto del lavoro con il suo team tutto personale. Sorride, ma mastica un pò amaro la finlandese Tanja Poutiainen, che con un vantaggio di oltre un secondo e mezzo dalla slovena, tutto poteva fare meno che regalarle l'argento. E l'Italia? Ancora una volta, come già accaduto con Fill nella super combinata, si lascia sfuggire l'occasione giusta. E' Denise Karbon a salvare in parte la giornata con un quarto posto che vale poco ad un mondiale se non la più classica delle medaglie d'oro. Prima manche da dimenticare per la finanziera di Castelrotto che comunque sfrutta nel miglior modo possibile le sue doti di attaccante e riesce a rimanere tra le migliori dieci (8/a). Nella seconda prova la detentrice della coppa di specialità sa di non aver nulla da perdere e riesce, nonostante qualche leggera imperfezione, a risalire qualche posizione. I 13 centesimi dal bronzo di oggi peseranno forse come un macigno sulle spalle della campionessa di Castelrotto. Giornata sfortunata, anche per Nicole Gius. Il caporal maggiore degli Alpini di Prato allo Stelvio, come sua abitudine troppo spesso, non è stata capace di quella continuità. sesta al termine della prima manche, nella seconda quando stava volando letteralmente verso una medaglia è stata fermata da un palo traditore che l'ha piroettata fuori dal tracciato. Ventesima chiude, invece, una Karen Putzer che forse, visto quello che ha fatto, sarebbe stato il caso di lasciare a casa. Delude, infine, Manuela Moelgg: scivolata via dopo una decina di porte dal via. C'era attesa per il rientro di Nicole Hosp, dopo lo stop di cinque settimane per infortunio, ma la campionessa del mondo in carica è risultata l'ombra di se stessa finendo 23/a. Male molte delle favorite della vigilia come Anja Paerson (15/a) e Maria Pietilae-Holmner(8/a). Due atlete che con Zettel e Riesch (oggi 28/a) cercheranno sicuramente il riscatto nella prova di slalom di sabato.
(giovedì 12 febbraio 2009)