2° a Schladming: fieri di Manfred Moelgg!
(Schladming, Aut). Strepitoso Manfred! Certo, il giovane finanziere ladino, era considerato tra le promesse dello sci azzurro; ma quante volte l’insidioso palcoscenico della Coppa del Mondo, ha bruciato nuove leve? Quante volte stampa, opinione pubblica e federazione, hanno pompato a dismisura giovani poi dissolti nell’anominato? Non è il caso di Manfred Moelgg. Non che dovesse dircelo la Planai di Schladming, che semmai l'ha laureato campione, perché già dalle prime apparizioni nel circo bianco, “Manfri” aveva dimostrato di che pasta era fatto. Dopo due sensazionali quinti posti sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio e a “casa” di Herminator a Flachau (passando per un nono posto in gigante), è arrivato questo incredibile 2° tempo a Schladming. Davvero forte, questo ventiduenne di San Vigilio di Marebbe, cuore ladino della bassa Val Badia, e fratello della Manuela, anche lei in nazionale: al primo anno con la squadra A di slalom, non ha avuto certo timori reverenziali. Già sui ghiacciai nostrani, nell’estate e nella prima parte d’autunno, dava sovente “la paga”, vuoi agli altri “figli di Ravetto”, vuoi agli slalomisti stranieri con cui si trovava a far cronometro. L’anno scorso, arrivò terzo nella classifica di speciale di Coppa Europa, aggiudicandosi un posto fisso nella massima serie per quel che riguardava le “porte strette”. Se all’inzio della stagione era considearto fra i giovani più interessanti e dopo alcune gare un giovane atleta che a furia di buone prestazioni si era fatto conoscere anche ai più scettici, ora è uno degli atleti delle “rapid gates” da temere. Anche a Wengen, per un soffio, non concluse sul podio: all’ingresso del muro lo tradì una doppia, facendolo deragliare. La condizione, e sopartutto la convinzione di poter far bene, c’erano. Una o due gare e poi…così si leggeva nei suoi occhi dopo la debacle nelle seconda manche nella gara del Lauberhorn. Una decina di giorni, ed eccolo felicissimo solcare i gradini del podio nella classicissima di Schladming, corsa su una neve gelata, su un pendenza davvero ripida e con una eccezionale cornice di pubblico. La Planai, ha consegnato la vittoria a Benny Raich, che vola in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo, approfittando anche dell’assenza di Lasse Kjus, corso in Norvegia a farsi vedere il ginocchio destro dolorante. Sul podio anche il vincitore di Kitz, Kalle Palander, che conferma la leaderschip dello slalam. Chi si allontana dalla vetta della coppa di specialità è Giorgio Rocca: dopo una quindicina di porte, il solido ventottenne livignasco, esce dal tracciato. Ha attaccato Giorgione, ma in slalom un'inforcata o una sbavatura che ti può compromettere una gara, sono sempre dietro l’angolo. Prima di Adelboden (domenica 8 febbraio), avrà qualche giorno per fare mente locale e concentrrasi sulle ultime quattro gare: lo spettiamo per dare l’assalto finale a Palander&soci. Oltre Moelgg, un’altra buona notizia in casa Italia: Giancarlo Bergamelli conclude 8°: “Cipo” è autore di una prestazione più che buona, dopo le ultime gare incolore. E’ tornato il solito “Gianki” d’acciaio che conosciamo. Il podio arriveà. Intanto, godiamoci quello di Moelgg: "Manfri", siamo fieri di te...
(mercoledì 28 gennaio 2004)
(mercoledì 28 gennaio 2004)