Trionfo Palander. Giorgio&Gianki, coppia da sogno!
(Park City, USA). Primo slalom della stagione a Park City: sulla neve polverosa dello Utah, Kalle Palander, già ottimo 5° nel gigante di ieri, domina la gara, dimostrandosi oggigiorno il numero uno per quanto riguarda le “rapid gates”. Fantastico il finlandese: già in testa nella prima manche con lo stesso tempo di Schoenfelder (Rainer aveva ripetuto la prova perché un guardia-porte si trovava accanto ad un passaggio), ha attaccato nella seconda sessione come un forsennato. Che birra il marcantonio scandinavo! Ha macinato un palo dietro l’altro come una furia, staccando per l’inezia di due centesimi Schoenfelder, il “rasta d’oltre Brennero”. Peccato che l’austriaco è stato squalificato (aveva corso la seconda sub-judice, aspettando il verdetto della giuria) e quindi Manfred Pranger, altro atleta del Wunderteam che se la intende fra le porte strette dello slalom, acciuffa la piazza d’onore. Sul podio, 3°, troviamo un’azzurro. Giorgio Rocca, naturalmente. Il solido ventottenne livignasco, aveva chiuso la scorsa stagione con una vittoria (Lillehammer): ora lo ritroviamo sempre fra i primi della classe, sul podio. La banda di Claudio Ravetto, oggi esulta anche per il 4° posto di Giancarlo Bergamelli: lo schivo finanziere della Val Cavallina, si porta a casa il miglior risultato in carriera. Commovente, da applausi, la premiata ditta Giorgione&Gianki! Compagni di camera, la coppia più affiatata della Fis a giocare a scopone, ora insieme in cima ad una classifica. Il Carabiniere di Livigno si è districato con il solito talento nella selva di pali, ma è sembrato in entrambe le due manche di non attaccare alla morte. Non crediamo che sia stata la paura di uscire, nonostante Ivica Kostelic e Bode Miller abbiano lasciato la pellaccia sul tracciato disegnato dal francese Mollie. Giorgione, ha sofferto il manto nevoso non particolarmnte duro, ghiacciato, e la pendenza non oltremodo accentuata. Se termina terzo così, chissà cosa succederà quando metterà in azione il turbo. Gianki, invece, ha dimostrato per l'ennesima volta di che pasta è fatto. Non lo davano in forma smagliante, vuoi per gli allenamenti estivi che lo vedevano spesso “inchiodato” sui piani, vuoi le due performance non brillanti di qualche giorno fa negli slalom Nor-Am corsi a Winter Park. Si vede che quando sente l’odore di Coppa del Mondo, al ventinovenne bergamasco, gli deve scattare qualcosa nella testa: insomma, quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Sembra faticare, stringere i denti nella prima manche, ma riesce a condurre sempre lo sci, limitando sbavature e attriti: termina 7°, e la seconda, parte deciso per fare il risultato. Sarò 4° alla fine, miglior suo risultato di sempre. Gli scettici e i menagrami di turno sono serviti. Gli altri azzurri? Debacle. Manfred Moelgg non si qualifica per la seconda sessione; ma dal giovane ladino (al primo slalom nel circo bianco), non si possono pretendere miracoli ora. Chi sembra non portare mai a termine una gara intera sono Hannes Paul Schmid e Patrick Thaler. In Coppa Europa vanno forte i "sud tirol brothers", ma nella massima serie non riescono proprio ad esprimersi. Da rivedere. Infine, segnaliamo il brillante 5° posto dello svedese Johan Brolenius, 6° Tom Stiansen, e tre atleti ex-equo in 8° piazza: Benny Raich, Pierrick Bourgeat e Tom Rothrock.
(mercoledì 26 novembre 2003)
(mercoledì 26 novembre 2003)