Bormio: Innerhofer trionfa sulla Stelvio
di Matteo Pavesi
Grande, grandissimo Innerhofer! Dopo la discesa in Val Gardena lo aveva detto: "so dove ho sbagliato, so cosa fare, aspetto Bormio con impazienza". Ed ha aspettato, ha preparato la gara al meglio: ottimi riscontri in prova alzandosi sul finale proprio per non stancarsi eccessivamente. Una pista amica, una pista studiata centimetro per centimetro ghiacciatissima proprio come piace a lui, sopratutto nei 20 secondi finali. Una pista che esattamente un anno fa lo aveva visto entrare per la prima volta nella top10 del discesismo mondiale, tra i migliori, con quel bel sorriso tipico di questo atleta altoatesino. Inner c'è, lo sapevamo da tempo, ma oggi lo ha dimostrato a tutto il Circo, segnando con il pettorale n.1 un tempo che nessuno ha poi saputo eguagliare. Sì, si era capito fin da subito che era una buona gara, con un tempo molto più basso del miglior tempo delle prove, ma abbiamo dovuto aspettare qualche altro riscontro per capire che era una gara non solo buona, ma da incorniciare. E i distacchi sono apparsi via via più pesanti: nel primo terzo di gara Inner non è stato impeccabile ma poi nessuno ha più sciato come lui, nessuno ha saputo domare questa pista bella e difficilissima sopratutto sulla Carcentina e nel tratto finale dove quasi tutti sono arrivati stanchi, stremati, "subendo" il tracciato. Innerhofer invece ha sciato pulito, preciso e pur non essendo un mostro di muscoli ha saputo dosare le sue energie fino al traguardo domando l'ultimo tratto disegnato su un ghiaccio vivo che spaventa solo a guardarlo. Solo Kroell è riuscito ad impensierirlo, quando aveva oltre 6 decimi di vantaggio a metà gara...ma neanche l'austriaco ha saputo portare fino in fondo il vantaggio accumulato. E nel parterre si è rimasti col fiato sospeso a lungo, perchè Bode Miller partiva col n.46 per non aver presenziato alla consegna pettorali. Dato il feeling dell'americano con la Stelvio, date le mutate condizioni di luce e temperatura qualcuno ha avuto paura che la bella favola di Inner si spezzasse...Bode è sceso bene ma non oltre il 4/o tempo: pugni al cielo Innerhofer può urlare e festeggiare così la prima vittoria in carriera, il momento più alto della sua storia di sciatore, il terzo successo della velocità azzurra dopo Fill ed Heel in questa strana stagione. E proprio Heel completa l'ottima giornata con un 7o posto che poteva essere ulteriormente migliorato senza un errorino nel finale. Anche Heel c'è, e può lottare coi migliori. Terzo gradino del podio per Michael Walchhofer, davanti al già citato Miller e a Didier Cuche, in ritardo di 1"33. Completano la top10 Erik Guay, Werner Heel, Daniel Albrecht, Christoph Gruber e la rivelazione della stagione Carlo Janka,
Tra gli azzurri a punti anche Peter Fill, 19esimo, Stefan Thanei 22esimo e Patrick Staudacher 26esimo; solo 38esimo Emar Hofer mentre Matteo Marsaglia non ha chiuso la prova.
(domenica 28 dicembre 2008)
Tra gli azzurri a punti anche Peter Fill, 19esimo, Stefan Thanei 22esimo e Patrick Staudacher 26esimo; solo 38esimo Emar Hofer mentre Matteo Marsaglia non ha chiuso la prova.
(domenica 28 dicembre 2008)