Blardone torna sul podio di gigante; vince Janka
di Vittorio Savio
L'Italia sorride e festeggia, ma solo a metà. Se, infatti, il clan azzurro gioisce per il secondo posto di Massimiliano Blardone nel gigante della Val d'Isere, prova generale dei mondiali di febbraio, incassa con amarezza il sesto posto di Manfred Moelgg. E pensare che al termine della prima manche il finanziere di San Vigilio di Marebbe aveva fatto segnare il miglior tempo precedendo un redivivo Svindal ed il compagno Blardone. Si preannunciava dunque una giornata tinta d'azzurro, non solo per il colore del cielo presente sulle alpi francesi, ma soprattutto per un possibile podio che parlava quasi tutto italiano. Ed, invece, gli azzurri hanno dovuto fare i conti con un tracciato che ha sollevato più di una critica dagli addetti ai lavori e che ha condizionato il risultato finale di questo terzo gigante della stagione. Si, perchè la pista approntata per la rassegna iridata deve fare i conti con una pendenza che ha costretto i tracciatori a sistemare le porte ad una distanza minima tra di loro, dunque con un raggio di curvatura molto ristretto. A detta degli ski-man questo sarà un serio problema per molti in vista della gara mondiale, ma soprattutto per le case di produzione di sci che forniscono gli atleti di materiali che, invece, necessitano di più ampi raggi di curvature, di quelli previsti in val d'Isere. Bisognerà dunque correre ai ripari prima di febbraio, visto che il tracciato è quello e non si può più modificare. Tornando alla gara di oggi oltre al tracciato ha avuto il suo peso anche la preparazione della pista, con una neve ed un fondo che si sono subito segnati, sia nella prima che - soprattutto - nella seconda manche. Ad avvantaggiarsene è stato soprattutto il francese De Tessieres - trentesimo al termine della prima manche - capace di una incredibile rimonta che lo ha portato fino al terzo gradino del podio. Anche lo stesso Svindal, secondo al termine della prima manche - ha dovuto cedere il passo finendo ai piedi del podio, con il quarto tempo. Solo il nostro Blardone ed un sorprendente svizzero Carlo Janka - al primo successo della carriera - sono stati in grado di resistere al francese nonostante il grandissimo vantaggio ottenuto nella prima prova. Alla fine lo svizzero Janka ha preceduto l'azzurro di 20 centesimi, ed il francese di 44 centesimi. Peccato, invece, per il nostro Moelgg, che ha limitato i danni, ma non è riuscito a mantenere il vantaggio acquisito nella prima manche. L'altoatesino ha chiuso sesto a 58 centesimi da Janka, dimostrando comunque di essere tornato ai massimi livelli dopo le difficoltà di inizio stagione legate anche al cambio di materiali. Discreta anche la prova degli altri azzurri: Peter Fill ha chiuso al 19/o posto e Davide Simoncelli al 25/o. Il poliziotto di Lizzana non è stato in grado di interpretare bene il tracciato francese con una seconda manche farcita di errori. Non si erano qualificati per la seconda prova Florian Eisath e Matteo Marsaglia, mentre lo aveva fatto il lombardo Alberto Schieppati che ha inforcato nella seconda manche, cadendo rovinosamente a terra e battendo il capo sulla neve, come già gli era capitato in allenamento a Pozza di Fassa circa un anno fa. Schieppati è stato precauzionalmente condotto in ospedale ad Albertville dove sarà sottoposto ad accertamenti al ginocchio sinistro. Tornando a Blardone, si tratta del 15esimo podio in carriera per lo sciatore di Pallanzeno, che torna nelle zone alte delle classifiche dal terzo posto ottenuto a Kranjska Gora lo scorso marzo. Domani la tre giorni della Val d'Isere si conclude con uno slalom speciale, il primo che si correrà sulla rinnovata pista iridata "Bellevarde" e che vedrà il nostro Manfred Moelgg alla ricerca del pronto riscatto dopo la mezza delusione di oggi.
(sabato 13 dicembre 2008)
(sabato 13 dicembre 2008)