St. Moritz e Crans Montana: in due per un mondiale
di Luca Perenzoni
St.Moritz
In Italia la presentazione della duplice candidatura di Cortina (sci alpino) e della Val di Fiemme (sci nordico) per l'assegnazione dei Mondiali 2013 non aveva evitato di suscitare qualche polemica, soprattutto da parte ampezzana. Polemiche e confronti sotto una certa ottica anche comprensibili ma che rischiano di sfigurare rispetto a quanto potrebbe succedere tra qualche giorno in Svizzera. Si ricorderà come al pari di Cortina, anche l'elvetica St. Moritz sia uscita sconfitta a vantaggio dell'austriaca Schladming nella corsa alla rassegna iridata, annunciando la propria intenzione di ricandidarsi per l'edizione successiva (2015) seguendo l'esempio della stessa località stiriana, capace di conquistare l'organizzazione solo al terzo tentativo consecutivo. Sin qui, tutto normale. Se non fosse che nei giorni scorsi un'altra località svizzera, Crans Montana, non avesse annunciato la propria volontà di competere all'assegnazione degli stessi mondiali 2015, sempre nel settore alpino. Inutile sottolineare come un forte campanello di allarme sia risuonato nei corridoi della Swiss-ski che rischia di trovarsi una brutta patata bollente. Al momento nessuno dei due comitati organizzatori sembra intenzionato a tirarsi indietro: sicuramente non St. Moritz che nella sconfitta di Città del Capo ha ottenuto una piccola cambiale da far fruttare nel prossimo congresso Fis; sicuramente non Crans Montana che si fa forza sul ragionamento che la sconfitta della località engandina sia dovuta anche a carenze oggettive.
Dato per scontato che un derby svizzero sarebbe assolutamente controproducente, la federazione elvetica ha convocato per sabato un'assemblea che procederà ad una votazione per definire la località preferita: al momento la Swiss-ski continua a strizzare ufficialmente l'occhio a St. Moritz, ma si sa come in una votazione, per di più ampia, la sorpresa sia sempre dietro l'angolo.
Certo, a dispetto di Crans Montana, St. Moritz può vantare una maggior e più recente presenza nel mondo dello sci che conta e le stesse parole del presidente Fis, l'elvetico Gian Franco Kasper, sembrano poter far pendere dalla sua parte il piatto della bilancia. "La Svizzera deve stare con St. Moritz" dice Kasper: sabato si vedrà come la pensano i votanti.
Se la stessa cosa fosse successa qualche chilometro più a sud si sarebbe potuto tranquillamente parlare dei più classici dei "Pasticci all'Italiana", ma una volta tanto a confondere le acque ci pensa qualcun'altro.
(mercoledì 2 luglio 2008)