Brydon e Cuche leader a St.Moritz e Val d'Isere
di Luca Perenzoni
Giornata di prove oggi per la coppa del mondo. Tra St. Moritz e Val d'Isere si è infatti aperto l'intenso fine settimana dedicato alle prove veloci, con due test cronometrati che hanno parlato in favore di Emily Brydon e Didier Cuche. La possente canadese ha completato la discesa sulla Corviglia in 1:14"90 lasciando a 31 centesimi di distanza la promettente statunitense Leanne Smith, vincitrice della classifica di NorAm di discesa nella scorsa stagione. Terzo tempo per Maria Holaus seguita da Anja Paerson e da Carolina Ruiz Castillo. Migliore azzurra è risultata Daniela Ceccarelli, accreditata del quindicesimo tempo mentre la pusterese Johanna Schnarf si è inserita in diciottesima piazza, con Nadia Fanchini 21ima e Wendy Siorpaes 29ima. A seguire Elena Fanchini e Verena Stuffer mentre la giovane venostana Larissa Hofer non ha preso parte alla prova. Impegnata a Pampeago con i colori delle Fiamme Gialle nel Sei Nazioni, la ventunenne di Solda ha dovuto giocoforza rinunciare tanto alla tappa di Coppa del Mondo di St. Moritz, quanto a quella di Coppa Europa di Tarvisio. Domani intanto si terrà la seconda prova cronometrata.
Sono invece tornati a saggiare l'ostica Face du Bellevarde gli uomini-jet del Circo Bianco: la pista olimpica del 1992 torna infatti ad ospitare una discesa di prestigio dopo i Giochi di Albertville e per tutti i concorrenti si è trattato di una primizia assoluta, elemento rispecchiato anche dai numerosi salti di porta nel corso della prova odierna. Quasi metà degli atleti iscritti sono stati squalificati, ma il miglior tempo resta quello stabilito dallo svizzero Didier Cuche che ha fermato i cronometri sul 2:09"05 scavando un divario di oltre un secondo rispetto all'austriaco Chrisoph Gruber e Marco Buechel. Miglior italiano in classifica è quindi Florian Eisath, 18imo mentre Patrick Staudacher, Werner Heel e Silvano Varettoni si sono piazzati rispettivamente in 22ima, 25ima e 26ima piazza. Alla prova non ha preso parte Manfred Moelgg che raggiungerà solo oggi la Val d'Isere dopo l'impegno mattutino nel gigante di Pampeago; prova disertata anche da Michael Walchhofer che ha preferito non partecipare vista la forma influenzale che l'ha colpito in questi giorni; domani dovrebbe comunque essere al cancelletto di partenza, così come Daniel Albrecht, a sua volta influenzato ma che ha preferito disputare anche il test odierno. Domani un altro turno di prove, per cercare maggiore confidenza con il tracciato transalpino che non ha entusiasmato i maggiori interpreti del discesismo mondiale; Cuche non si è divertito molto "Dopo un terzo di gara bisogna frenare ad ogni curva, sembra di non arrivare mai." Sulla stessa lunghezza d'onda anche Bode Miller: "Per me si gira troppo, è tutto uno zig-zag".
(mercoledì 30 gennaio 2008)
Sono invece tornati a saggiare l'ostica Face du Bellevarde gli uomini-jet del Circo Bianco: la pista olimpica del 1992 torna infatti ad ospitare una discesa di prestigio dopo i Giochi di Albertville e per tutti i concorrenti si è trattato di una primizia assoluta, elemento rispecchiato anche dai numerosi salti di porta nel corso della prova odierna. Quasi metà degli atleti iscritti sono stati squalificati, ma il miglior tempo resta quello stabilito dallo svizzero Didier Cuche che ha fermato i cronometri sul 2:09"05 scavando un divario di oltre un secondo rispetto all'austriaco Chrisoph Gruber e Marco Buechel. Miglior italiano in classifica è quindi Florian Eisath, 18imo mentre Patrick Staudacher, Werner Heel e Silvano Varettoni si sono piazzati rispettivamente in 22ima, 25ima e 26ima piazza. Alla prova non ha preso parte Manfred Moelgg che raggiungerà solo oggi la Val d'Isere dopo l'impegno mattutino nel gigante di Pampeago; prova disertata anche da Michael Walchhofer che ha preferito non partecipare vista la forma influenzale che l'ha colpito in questi giorni; domani dovrebbe comunque essere al cancelletto di partenza, così come Daniel Albrecht, a sua volta influenzato ma che ha preferito disputare anche il test odierno. Domani un altro turno di prove, per cercare maggiore confidenza con il tracciato transalpino che non ha entusiasmato i maggiori interpreti del discesismo mondiale; Cuche non si è divertito molto "Dopo un terzo di gara bisogna frenare ad ogni curva, sembra di non arrivare mai." Sulla stessa lunghezza d'onda anche Bode Miller: "Per me si gira troppo, è tutto uno zig-zag".
(mercoledì 30 gennaio 2008)