Domani l'appuntamento con la vera Streif
di Luca Perenzoni
Inutile dire come il Circo Bianco sia in fibrillazione in questi giorni: la marcia di avvicinamento al fine settimana di Kitzbuhel è caratterizzato da un'agenda stracolma di appuntamenti, di conferenze stampa, di presentazioni. Per questa manciata di giorni una cittadina tirolese con poco più di 8000 abitanti si trasforma nel centro del mondo della neve: a Kitzbuhel si trova chiunque, dal politico, allo sportivo, dal tifoso sui generis al rappresentante delle più svariate ditte ed aziende. Capita di trovare anche Aksel Svindal, visitatore annunciato e ritornato nel suo ambiente dopo il volo di Beaver Creek, due mesi e 15 chili fa: poche novità di rilievo sul suo percorso di recupero, ma il rivederlo fa già un gran bell'effetto.
Kitzbuhel è leggenda, come lo è la Streif che seppur segnata dal caldo di queste ore (nella notte sono previste poche gocce di pioggia fino a 2000 metri) si prepara ad accogliere la carica dei 40.000 tifosi attesi per la giornata di domani, quando si disputerà la gara clou, quella che vale una stagione, la discesa libera. Chi vince su questo "terribile" nastro di neve entra nella storia, più o meno quello che vorrebbe fare Bode Miller, ancora a secco di successi su questa pista, se si esclude la combinata del 2005. Che l'americano sia in grande forma non è certo una novità, anche se in questi giorni è apparso leggermente innervosito, un po' perchè infastidito dall'inevitabile "frastuono mediatico" che accompagna le giornate di Kitzbuhel, un po' perchè lui stesso sente la necessità di togliere quello zero dalla casella vittorie sulla Streif. Dopo il duplice successo tra Bormio e Wengen, domani sarà lui il favorito principale di una gara che dovrebbe svolgersi sull'intero tracciato della Streif come non accade dal 2004: l'ultima parola spetterà al meteo, ma le previsioni delle ultime ore sembrano improntate all'ottimismo e nonostante le deboli precipitazioni previste per la nottata, la situazione domani dovrebbe essere buona. Miller favorito, anche se il popolo austriaco non la pensa di certo così. Ringalluzziti dal secondo posto di Maier ("Una sensazione magica. E' come una vittoria, quasi fosse una nuova era"), i tifosi d'oltre Brennero sperano di poter assistere domani ad un trionfo del Wunderteam, per mano dello stesso Herminator, di Michael Walchhofer o di un qualsiasi altro eroe di giornata, in fondo la scelta non manca. Ed è impossibile dimenticare Didier Cuche o il vincitore odierno Marco Buechel, gli altri "nonni terribili" che ancora nutrono sogni di gloria.
La positiva giornata odierna potrebbe poi aver contribuito ad alzare il morale della truppa azzurra che vede in Kurt Sulzenbacher il proprio leader stagionale nel segno della continuità, con buoni piazzamenti su piste di diverso stampo. La Streif lui la conosce bene e non si farà di certo intimorire, ma se dovesse riuscire ad interpretare la prova con la giusta dose di grinta e freddezza potrebbe anche ritagliarsi una giornata da non dimenticare. Sicuramente in questi giorni il carabiniere di San Candido non ha risparmiato consigli ai più giovani compagni d'avventura, alcuni dei quali autentici debuttanti sulla Streif, un discorso che vale soprattutto per Werner Heel e Christof Innerhofer che comunque nella prova odierna hanno lanciato chiari segnali di non soffrire più di tanto l'inesperienza. A proposito di segnali...quello lanciato oggi da Peter Fill è stato davvero piacevole: nonostante i malanni di stagione, nell'ultimo periodo "Pietro" ha lavorato parecchio per inseguire la quadratura del cerchio con i propri materiali. Chissà che magari la sua stagione non sia ad una svolta...
Per saperne di più...non resta che seguire la gara di domani, si inizia alle 11.30 per scrivere un nuovo capitolo della storia della Streif.
(venerdì 18 gennaio 2008)
Kitzbuhel è leggenda, come lo è la Streif che seppur segnata dal caldo di queste ore (nella notte sono previste poche gocce di pioggia fino a 2000 metri) si prepara ad accogliere la carica dei 40.000 tifosi attesi per la giornata di domani, quando si disputerà la gara clou, quella che vale una stagione, la discesa libera. Chi vince su questo "terribile" nastro di neve entra nella storia, più o meno quello che vorrebbe fare Bode Miller, ancora a secco di successi su questa pista, se si esclude la combinata del 2005. Che l'americano sia in grande forma non è certo una novità, anche se in questi giorni è apparso leggermente innervosito, un po' perchè infastidito dall'inevitabile "frastuono mediatico" che accompagna le giornate di Kitzbuhel, un po' perchè lui stesso sente la necessità di togliere quello zero dalla casella vittorie sulla Streif. Dopo il duplice successo tra Bormio e Wengen, domani sarà lui il favorito principale di una gara che dovrebbe svolgersi sull'intero tracciato della Streif come non accade dal 2004: l'ultima parola spetterà al meteo, ma le previsioni delle ultime ore sembrano improntate all'ottimismo e nonostante le deboli precipitazioni previste per la nottata, la situazione domani dovrebbe essere buona. Miller favorito, anche se il popolo austriaco non la pensa di certo così. Ringalluzziti dal secondo posto di Maier ("Una sensazione magica. E' come una vittoria, quasi fosse una nuova era"), i tifosi d'oltre Brennero sperano di poter assistere domani ad un trionfo del Wunderteam, per mano dello stesso Herminator, di Michael Walchhofer o di un qualsiasi altro eroe di giornata, in fondo la scelta non manca. Ed è impossibile dimenticare Didier Cuche o il vincitore odierno Marco Buechel, gli altri "nonni terribili" che ancora nutrono sogni di gloria.
La positiva giornata odierna potrebbe poi aver contribuito ad alzare il morale della truppa azzurra che vede in Kurt Sulzenbacher il proprio leader stagionale nel segno della continuità, con buoni piazzamenti su piste di diverso stampo. La Streif lui la conosce bene e non si farà di certo intimorire, ma se dovesse riuscire ad interpretare la prova con la giusta dose di grinta e freddezza potrebbe anche ritagliarsi una giornata da non dimenticare. Sicuramente in questi giorni il carabiniere di San Candido non ha risparmiato consigli ai più giovani compagni d'avventura, alcuni dei quali autentici debuttanti sulla Streif, un discorso che vale soprattutto per Werner Heel e Christof Innerhofer che comunque nella prova odierna hanno lanciato chiari segnali di non soffrire più di tanto l'inesperienza. A proposito di segnali...quello lanciato oggi da Peter Fill è stato davvero piacevole: nonostante i malanni di stagione, nell'ultimo periodo "Pietro" ha lavorato parecchio per inseguire la quadratura del cerchio con i propri materiali. Chissà che magari la sua stagione non sia ad una svolta...
Per saperne di più...non resta che seguire la gara di domani, si inizia alle 11.30 per scrivere un nuovo capitolo della storia della Streif.
(venerdì 18 gennaio 2008)