Sfolgorante Grange: doppietta a Wengen! Rocca 8°
di Luca Perenzoni
Due vittorie in 24 ore per il francese Jean Baptiste Grange che non dimenticherà molto facilmente questo fine settimana di Wengen. Tre manche di slalom che l'hanno eretto a uomo del momento tra i rapid gates, come già lo slalom di La Villa, un mesetto fa, aveva lasciato intendere. Sulle nevi badiote era arrivata la prima, autoritaria vittoria di questo ventitreenne di Francia, su quelle dell'Oberland Bernese è giunta la conferma del suo valore: il migliore nella singola manche della combinata di ieri, il migliore nelle due discese odierne per completare una doppietta che esalta i transalpini.
Grange pone la sua firma in calce ad uno slalom disputato completamente sotto la neve, come previsto, a giustificare la scelta di Fis e organizzatori di anticipare di un giorno la classica sfida tra i rapid gates per permettere ai discesisti di gustarsi un Lauberhorn nelle condizioni migliori. Ebbene sotto la fitta nevicata Grange ha dimostrato di voler puntare senza mezzi termini alla vittoria già nella prima manche, chiusa con un vantaggio decisamente cospicuo su Matt e Byggmark, con gli azzurri aggrappati alla voglia di recupero di Rocca (sesto).
Nella seconda manche Deville apre le danze dei migliori con un'onesta prova che gli consente di risalire dalla 23ima alla 12ima piazza, proprio in scia a Manni Moelgg, non perfettamente a suo agio sul manto di Wengen: la sua danza tra i paletti non è fluida come nelle precedenti occasioni ma l'11ima piazza non è poi da disprezzare, visto che a breve non mancherà il terreno (e si spera, le condizioni) per riprendere il cammino ai vertici.
A completare una grande rimonta ci pensano però gli statunitensi, a cominciare da Ted Ligety, diciassettesimo a metà gara e grande protagonista della seconda che l'ha visto segnare il miglior tempo parziale conducendolo fin sul terzo gradino del podio, trascinando nel suo recupero anche il "figliol prodigo" Bode Miller. Sì, proprio lui: avveduto e preciso in entrambe le manche, il campione di Franconia è tornato a raccogliere punti pesanti anche in slalom, chiudendo quinto, separato dal connazionale dal solo Andre Myhrer. La seconda discesa offre anche un discreto Rocca che, pur senza impressionare, palesa un'ulteriore passo avanti di condizione e l'ottavo posto finale, nel complesso, lancia segnali decisamente più incoraggianti di quanto riportato dalla classifica. Proprio con il livignasco si apre la lotta per la vittoria, una gara che si rivela ad eliminazione, con Raich, Larsson e Matt ad uscire precocemente dal tracciato, lasciando ogni discorso in mano a Byggmark e Grange, i primi due della prova mattutina. Lo svedese ci prova a dare la giusta zampata, si piazza al comando, ma il francese non tentenna e senza troppi patemi taglia il traguardo con otto decimi otto di vantaggio sullo scandinavo: chapeau!
Si chiude così, con il tricolore di Parigi a sventolare sul gradino più alto del podio, con Byggmark e Ligety a fare da contorno a Grange in un'accoppiata di colori che si ripropone anche con Myhrer, Miller e Lizeroux nelle posizioni subito a ridosso. Il settimo posto di Albrecht conferma le qualità del talento vallese e Rocca può anche sorridere per essersi messo alle spalle il primo degli austriaci, Reinfried Herbst. Gli slalomisti hanno fatto il proprio, ora tocca ai discesisti che domani sperano di poter disporre di una pista all'altezza della storia e della tradizione del Lauberhorn.
(sabato 12 gennaio 2008)
Nella seconda manche Deville apre le danze dei migliori con un'onesta prova che gli consente di risalire dalla 23ima alla 12ima piazza, proprio in scia a Manni Moelgg, non perfettamente a suo agio sul manto di Wengen: la sua danza tra i paletti non è fluida come nelle precedenti occasioni ma l'11ima piazza non è poi da disprezzare, visto che a breve non mancherà il terreno (e si spera, le condizioni) per riprendere il cammino ai vertici.
A completare una grande rimonta ci pensano però gli statunitensi, a cominciare da Ted Ligety, diciassettesimo a metà gara e grande protagonista della seconda che l'ha visto segnare il miglior tempo parziale conducendolo fin sul terzo gradino del podio, trascinando nel suo recupero anche il "figliol prodigo" Bode Miller. Sì, proprio lui: avveduto e preciso in entrambe le manche, il campione di Franconia è tornato a raccogliere punti pesanti anche in slalom, chiudendo quinto, separato dal connazionale dal solo Andre Myhrer. La seconda discesa offre anche un discreto Rocca che, pur senza impressionare, palesa un'ulteriore passo avanti di condizione e l'ottavo posto finale, nel complesso, lancia segnali decisamente più incoraggianti di quanto riportato dalla classifica. Proprio con il livignasco si apre la lotta per la vittoria, una gara che si rivela ad eliminazione, con Raich, Larsson e Matt ad uscire precocemente dal tracciato, lasciando ogni discorso in mano a Byggmark e Grange, i primi due della prova mattutina. Lo svedese ci prova a dare la giusta zampata, si piazza al comando, ma il francese non tentenna e senza troppi patemi taglia il traguardo con otto decimi otto di vantaggio sullo scandinavo: chapeau!
Si chiude così, con il tricolore di Parigi a sventolare sul gradino più alto del podio, con Byggmark e Ligety a fare da contorno a Grange in un'accoppiata di colori che si ripropone anche con Myhrer, Miller e Lizeroux nelle posizioni subito a ridosso. Il settimo posto di Albrecht conferma le qualità del talento vallese e Rocca può anche sorridere per essersi messo alle spalle il primo degli austriaci, Reinfried Herbst. Gli slalomisti hanno fatto il proprio, ora tocca ai discesisti che domani sperano di poter disporre di una pista all'altezza della storia e della tradizione del Lauberhorn.
(sabato 12 gennaio 2008)