Hannes Reichelt firma il superg di Beaver Creek
di Luca Perenzoni
Primo dicembre 2005, Beaver Creek: Hannes Reichelt vince la sua prima gara di Coppa del Mondo, un super-g sulla Birds of Prey davanti precedendo Erik Guay.
Tre dicembre 2007, Beaver Creek: Hannes Reichelt vince la sua seconda gara di Coppa del Mondo, ancora un super-g sulla Birds of Prey che l'ha visto capofila di un terzetto tutto austriaco comprendente anche Mario Scheiber e Cristoph Gruber. Ci sono voluti due anni perchè il ventisettenne di Radstadt tornasse alla vittoria, un biennio che, soprattutto per quanto riguarda la stagione scorsa, l'ha allontanato da quei traguardi che sembravano alla sua portata al termine dell'inverno del 2006. Si sa, in Austria un anno lo puoi sbagliare, ma il secondo è meglio rimettersi in carreggiata, per non rischiare di ritrovarsi a seguire la Coppa del Mondo in tv, tra una tappa di Coppa Europa e l'altra. Una motivazione forte, che sicuramente ha contribuito al ritorno ad alti livelli del salisburghese, così come le mezze delusioni di questo avvio di stagione hanno contribuito a riportare in quota il Wunderteam, tornato per una sera dominatore della specialità. Un podio tutto biancorosso, che avrebbe potuto anche trovare seguito se non fosse stato per l'ormai onnipresente Daniel Albrecht, sempre più a proprio agio in tutte le discipline e capace di raccogliere un ottimo piazzamento anche in super-g dopo le vittorie in gigante e supercombinata. Dietro di lui ancora Austria, con Benni Raich e Michael Walchhofer appaiati in quinta posizione davanti al primo azzurro, il campione del mondo Patrick Staudacher ritornato ad ottimi livelli dopo un avvio tentennante. Buone notizie dal carabiniere della Val d'Isarco che con il ritorno del Circo Bianco in Europa avrà modo di migliorare ancora, come ci si augura possa fare Peter Fill, oggi uscito precocemente dalla gara e giunto al traguardo con un pesante fardello, retaggio di un doppio errore dopo pochissimi secondi dal via. Tra i due si sono infilati il vicentino Walter Girardi, ottimo 18imo e il positivo pusterese Christof Innerhofer, 19imo insieme ad Hermann Maier e Amba Hoffman, mentre gli altri azzurri non sono riusciti ad entrare nella zona punti (Heel 31imo dietro a Miller, Eisath 33imo, Sulzenbacher 37imo, Varettoni out).
Un bel super-g quello di Beaver Creek, tecnico e veloce, vario come si addice a questa disciplina ibrida e proprio per questo intrigante. Una prova che ha esaltato i due specialisti Reichelt e Scheiber, separati al traguardo da due soli centesimi, ma che ha messo in mostra anche un pimpante Gruber e i due svizzeri del momento, Albrecht e Cuche: il primo ha stupito nuovamente chiudendo ad un niente dal podio, il secondo ha inscenato una gara "alla Miller", con tanto di recuperi al limite della fisica prima di sbagliare nel finale e scivolare inesorabilmente indietro (11imo). Spunti di interesse sono arrivati anche dai numeri alti, con Tobias Gruenenfelder e Ales Gorza inseriti in ottava e nona posizione: insomma, Beaver Creek si è confermata una tappa fondamentale, nel bene e nel male della Coppa del Mondo. Quante cose sono successe in una settimana. Il circo bianco ha perso il proprio protagonista principale, Aksel Lund Svindal ancora ricoverato all'ospedale di Vail, ma ne ha trovato uno nuovo grazie ad un Daniel Albrecht sempre più sorprendente ed ora in vetta alla classifica generale; ha ritrovato Michael Walchhofer e tutto il Wunderteam, ha visto qualche buon segnale azzurro e qualcun'altro meno buono; un Raich in chiaroscuro ed un Miller evanescente. Tutti temi che dovranno essere approfonditi anche sulle Alpi, a cominciare da quelle carinziane di Bad Kleinkircheim che sabato e domenica ospiteranno un gigante ed uno slalom.
(lunedì 3 dicembre 2007)
Tre dicembre 2007, Beaver Creek: Hannes Reichelt vince la sua seconda gara di Coppa del Mondo, ancora un super-g sulla Birds of Prey che l'ha visto capofila di un terzetto tutto austriaco comprendente anche Mario Scheiber e Cristoph Gruber. Ci sono voluti due anni perchè il ventisettenne di Radstadt tornasse alla vittoria, un biennio che, soprattutto per quanto riguarda la stagione scorsa, l'ha allontanato da quei traguardi che sembravano alla sua portata al termine dell'inverno del 2006. Si sa, in Austria un anno lo puoi sbagliare, ma il secondo è meglio rimettersi in carreggiata, per non rischiare di ritrovarsi a seguire la Coppa del Mondo in tv, tra una tappa di Coppa Europa e l'altra. Una motivazione forte, che sicuramente ha contribuito al ritorno ad alti livelli del salisburghese, così come le mezze delusioni di questo avvio di stagione hanno contribuito a riportare in quota il Wunderteam, tornato per una sera dominatore della specialità. Un podio tutto biancorosso, che avrebbe potuto anche trovare seguito se non fosse stato per l'ormai onnipresente Daniel Albrecht, sempre più a proprio agio in tutte le discipline e capace di raccogliere un ottimo piazzamento anche in super-g dopo le vittorie in gigante e supercombinata. Dietro di lui ancora Austria, con Benni Raich e Michael Walchhofer appaiati in quinta posizione davanti al primo azzurro, il campione del mondo Patrick Staudacher ritornato ad ottimi livelli dopo un avvio tentennante. Buone notizie dal carabiniere della Val d'Isarco che con il ritorno del Circo Bianco in Europa avrà modo di migliorare ancora, come ci si augura possa fare Peter Fill, oggi uscito precocemente dalla gara e giunto al traguardo con un pesante fardello, retaggio di un doppio errore dopo pochissimi secondi dal via. Tra i due si sono infilati il vicentino Walter Girardi, ottimo 18imo e il positivo pusterese Christof Innerhofer, 19imo insieme ad Hermann Maier e Amba Hoffman, mentre gli altri azzurri non sono riusciti ad entrare nella zona punti (Heel 31imo dietro a Miller, Eisath 33imo, Sulzenbacher 37imo, Varettoni out).
Un bel super-g quello di Beaver Creek, tecnico e veloce, vario come si addice a questa disciplina ibrida e proprio per questo intrigante. Una prova che ha esaltato i due specialisti Reichelt e Scheiber, separati al traguardo da due soli centesimi, ma che ha messo in mostra anche un pimpante Gruber e i due svizzeri del momento, Albrecht e Cuche: il primo ha stupito nuovamente chiudendo ad un niente dal podio, il secondo ha inscenato una gara "alla Miller", con tanto di recuperi al limite della fisica prima di sbagliare nel finale e scivolare inesorabilmente indietro (11imo). Spunti di interesse sono arrivati anche dai numeri alti, con Tobias Gruenenfelder e Ales Gorza inseriti in ottava e nona posizione: insomma, Beaver Creek si è confermata una tappa fondamentale, nel bene e nel male della Coppa del Mondo. Quante cose sono successe in una settimana. Il circo bianco ha perso il proprio protagonista principale, Aksel Lund Svindal ancora ricoverato all'ospedale di Vail, ma ne ha trovato uno nuovo grazie ad un Daniel Albrecht sempre più sorprendente ed ora in vetta alla classifica generale; ha ritrovato Michael Walchhofer e tutto il Wunderteam, ha visto qualche buon segnale azzurro e qualcun'altro meno buono; un Raich in chiaroscuro ed un Miller evanescente. Tutti temi che dovranno essere approfonditi anche sulle Alpi, a cominciare da quelle carinziane di Bad Kleinkircheim che sabato e domenica ospiteranno un gigante ed uno slalom.
(lunedì 3 dicembre 2007)