Kildow e Goetschl: ecco le signore della velocità
di Luca Perenzoni
Il primo round della velocità femminile si chiude con la vittoria di Lindsey Kildow Vonn. Un confronto andato in scena sulla veloce pista di Lake Louise e che ha visto sfidarsi le due regine della velocità mondiale, la stessa Kildow e la più esperta Renate Goetschl, presentatasi in sordina sulle nevi canadesi ma capace di infiammare comunque gli animi di tutti gli amanti di questo sport. "Non sto bene, mi sono allenata poco in questi mesi, mi basta entrare nelle dieci" andava ripetendo l'austriaca negli ultimi giorni, dopo essere tornata al lavoro a pieno regime solo ad inizio di ottobre, una volta trascorsi un paio di mesi dall'operazione al menisco di fine luglio. Pretattica? Evidentemente sì se è vero che il primo scacco matto della serata sembrava poter arrivare dalla sua immensa classe, che le ha concesso il lusso di scherzare la concorrenza rifilando sei decimi alla teutonica Maria Riesch, fino a quel momento leader della gara vinta lo scorso anno. Quasi un colpo da ko tecnico, quello della Goetschl. Un colpo che ha suonato la Mancuso (solo 13ima), scosso la Paerson (non male, ma settima) ma che non ha intimorito Lindsey Kildow, capace di rispondere per le rime, interpretando in maniera magistrale la pista olimpica per infrangere la barriera dell'1'49 e lasciare la stessa Goetschl a otto decimi di distanza. Eccolo il vero scacco matto. Quello della ventitreenne del Minnesota, fresca moglie dell'ex gigantista statunitense Thomas Vonn ed oggi determinata come non mai a fare completamente suo il trono della velocità rosa. La sua scelta di trascorrere l'intero mese di novembre a testare materiali sulle alture del Canada ha evidentemente pagato, tanto che oggi ha potuto impartire lezioni a tutte e nell'occasione la discepola migliore è stata la padroncina di casa Britt Janyk che ha finalmente centrato il suo primo podio in carriera, seppur ad oltre un secondo dalla Kildow. Un traguardo meritato per la ventisettenne di Whistler Mountain, arrivato dopo qualche tentativo fallito di poco nelle passate stagioni in attesa di rivedere in pista anche il fratello Michael, ancora ai box per problemi di ernia discale.
L'exploit della Janyk di fatto fa scendere dal podio l'avvenente Riesch che precede la transalpina Ingrid Jacquemod, la giovane austriaca Maria Holaus, completamente ristabilitasi dopo l'infortunio estivo, la già citata Anja Paerson, la veterana Alexandra Meissnitzer e la nuova stella francese Marie Marchand Arvier. A chiudere le prime dieci, ecco la bresciana Daniela Merighetti, autrice di una prova iniziata in sordina e completata con un piacevole crescendo che le consente di restare nei piani alti della specialità. Il decimo posto di Dada è il miglior acuto azzurro di giornata, dopo che Elena Fanchini aveva destato buone impressioni in avvio di gara: il secondo posto provvisorio della camuna sembrava poter garantire posizioni interessanti, ma col passare delle discese la pista è sembrata andar velocizzandosi, portando la maggiore delle sorelle bresciane in 18ima piazza, con un ritardo piuttosto pesante dalle due regine. La prova di ieri aveva forse scaldato un po' troppo gli animi, ma è innegabile che nel corso dell'estate Elena sia riuscita a ritrovare una forma fisica decisamente migliore del passato e solo questo è un elemento fondamentale per ritrovare completamente una discesista di razza come lei. Il primo passo è stato fatto, ora non resta che continuare su questa strada. Con il 57 arriva un insperato punto da Verena Stuffer (30ima), mentre niente da fare per Johanna Schnarf, Wendy Siorpaes e Daniela Ceccarelli, tutte e tre decisamente attardate. Debuttano invece in Coppa del Mondo e incamerano esperienza le due azzurrine Larissa Hofer ed Eleonora Teglia: impossibile chiedere loro di più. Un plauso anche alla spagonale Carolina Ruiz Castillo, dodicesima e contenta, come il suo tecnico Valerio Ghirardi.
(sabato 1 dicembre 2007)
L'exploit della Janyk di fatto fa scendere dal podio l'avvenente Riesch che precede la transalpina Ingrid Jacquemod, la giovane austriaca Maria Holaus, completamente ristabilitasi dopo l'infortunio estivo, la già citata Anja Paerson, la veterana Alexandra Meissnitzer e la nuova stella francese Marie Marchand Arvier. A chiudere le prime dieci, ecco la bresciana Daniela Merighetti, autrice di una prova iniziata in sordina e completata con un piacevole crescendo che le consente di restare nei piani alti della specialità. Il decimo posto di Dada è il miglior acuto azzurro di giornata, dopo che Elena Fanchini aveva destato buone impressioni in avvio di gara: il secondo posto provvisorio della camuna sembrava poter garantire posizioni interessanti, ma col passare delle discese la pista è sembrata andar velocizzandosi, portando la maggiore delle sorelle bresciane in 18ima piazza, con un ritardo piuttosto pesante dalle due regine. La prova di ieri aveva forse scaldato un po' troppo gli animi, ma è innegabile che nel corso dell'estate Elena sia riuscita a ritrovare una forma fisica decisamente migliore del passato e solo questo è un elemento fondamentale per ritrovare completamente una discesista di razza come lei. Il primo passo è stato fatto, ora non resta che continuare su questa strada. Con il 57 arriva un insperato punto da Verena Stuffer (30ima), mentre niente da fare per Johanna Schnarf, Wendy Siorpaes e Daniela Ceccarelli, tutte e tre decisamente attardate. Debuttano invece in Coppa del Mondo e incamerano esperienza le due azzurrine Larissa Hofer ed Eleonora Teglia: impossibile chiedere loro di più. Un plauso anche alla spagonale Carolina Ruiz Castillo, dodicesima e contenta, come il suo tecnico Valerio Ghirardi.
(sabato 1 dicembre 2007)