BeaverCreek: Aksel Svindal gravemente infortunato
di Luca Perenzoni
Bruttissima caduta per il leader di Coppa del Mondo Aksel Svindal nel corso della prima prova della discesa libera di Beaver Creek sull'affascinante Birds of Prey. Poco prima dell'ultimo rilevamento cronometrico, all'altezza della celebre compressione della pista americana, il campione norvegese è caduto pesantemente a terra finendo la propria corsa contro le reti di protezione. Pronto l'intervento dello staff medico che ha trovato uno Svindal sanguinante in più punti, con alcuni denti spezzati ed un profondo taglio sulla coscia sinistra che richiederà poi ben 13 punti di sutura, optando per il trasporto immediato nel vicino ospedale di Vail al fine di valutare esattamente le condizioni del vincitore della scorsa Coppa del Mondo. I primi esami sembrano comunque scongiurare la presenza di infortuni e lesioni ossee o alle articolazioni. I riscontri parlano quindi di trauma cranico e facciale (interessamento di naso e zigomo), mentre si stanno compiendo ulteriori accertamenti per valutare eventuali complicazioni al collo, alla schiena e alla mandibola. Difficile valutare i tempi di recupero, ma pare pressochè certo che Aksel Lund Svindal non potrà tornare alle gare prima di un paio di mesi, anche e soprattutto a causa della profonda incisione alla coscia che sembra aver lesionato gravemente il quadricipite del ventiduenne di Kjeller, destinato a restare ancora per qualche ora in osservazione a Vail prima di fare ritorno in Norvegia.
Dopo la sospensione per permettere il soccorso di Svindal la prova cronometrica è regolarmente proseguita, con lo svizzero Didier Cuche a segnare il miglior riferimento cronometrico in 1:42.76, con un vantaggio di 21 centesimi su Steven Nyman e 29 su Marco Buechel. A seguire Amba Hoffmann, Michael Walchhofer ed Hermann Maier con Peter Fill, miglior azzurro di giornata in decima piazza staccato di 1.41 da Cuche. Poi Kurt Sulzenbacher (19imo), Patrick Staudacher (36imo), Stefan Thanei (38imo), Walter Girardi (42imo), Werner Heel (44imo), Massimiliano Blardone (65imo), poi Silvano Varettoni, Florian Eisath, Christof Innerhofer e Roland Fischnaller. Non partito Manfred Moelgg.
La penuria di neve del Colorado ha presentato una Bird of Prey nelle sue vesti più insidiose, con le ondulazioni del terreno ben evidenziate ed un fondo quasi completamente ghiacciato per l'intera lunghezza. Oltre a quella di Svindal ci sono state altre cadute nel corso di questa prima prova ma fortunatamente senza conseguenze se non per il ventottenne austriaco Andreas Buder che ha riportato una forte contusione al tallone che lo costringerà a tre settimane di pausa.
(martedì 27 novembre 2007)
Dopo la sospensione per permettere il soccorso di Svindal la prova cronometrica è regolarmente proseguita, con lo svizzero Didier Cuche a segnare il miglior riferimento cronometrico in 1:42.76, con un vantaggio di 21 centesimi su Steven Nyman e 29 su Marco Buechel. A seguire Amba Hoffmann, Michael Walchhofer ed Hermann Maier con Peter Fill, miglior azzurro di giornata in decima piazza staccato di 1.41 da Cuche. Poi Kurt Sulzenbacher (19imo), Patrick Staudacher (36imo), Stefan Thanei (38imo), Walter Girardi (42imo), Werner Heel (44imo), Massimiliano Blardone (65imo), poi Silvano Varettoni, Florian Eisath, Christof Innerhofer e Roland Fischnaller. Non partito Manfred Moelgg.
La penuria di neve del Colorado ha presentato una Bird of Prey nelle sue vesti più insidiose, con le ondulazioni del terreno ben evidenziate ed un fondo quasi completamente ghiacciato per l'intera lunghezza. Oltre a quella di Svindal ci sono state altre cadute nel corso di questa prima prova ma fortunatamente senza conseguenze se non per il ventottenne austriaco Andreas Buder che ha riportato una forte contusione al tallone che lo costringerà a tre settimane di pausa.
(martedì 27 novembre 2007)