Soelden: Denise Karbon subito GIGANTE!
di Luca Perenzoni
Sono le note dell'Inno di Mameli a risuonare per prime su un Rettenbach mai così azzurro, ed il merito è tutto di una piccola donna gigante, Denise Karbon, capace di impartire a tutto il circo bianco una di quelle lezioni che difficilmente si potranno dimenticare. Due manche geniali, verrebbe da dire. In controllo la prima, sul ghiaccio verde che affiorava già sulle prime rampe del muro centrale, in completo attacco la seconda, senza lasciarsi intimorire dalla super-manche messa in scena da Julia Mancuso, dodicesima a metà gara e capace poi di risalire fino alla piazza d'onore. Ma oggi Denise era imbattibile. Seppur senza spingere a fondo, in mattinata era riuscita a chiudere in seconda posizione, alle spalle della sola Tanja Poutiainen, la compagna di tanta fatica e tanto divertimento nella lunga primavera di preparazione fisica dopo l'infortunio all'innesto del femore con la caviglia rimediato ad inizio marzo nel corso di un allenamento di slalom in quel di Pozza di Fassa. Una Denise d'autore ha tinto d'azzurro il Rettenbach, si diceva: mai nessuna azzurra era riuscita ad incidere sulle nevi perenni della Oetztal; qualche bel piazzamento, qualche debole acuto, ma mai un trionfo in simile salsa. Ed a condire l'indimenticabile giorno della fatina dell'Alpe di Siusi, ecco il pettorale rosso. Dona il rosso a Denise e l'augurio non può che essere che continui a vestirlo anche in futuro, nonostante non tutte le gare saranno così "facili" per una come lei che si esalta sul difficile. Rendere semplice il difficile: ecco un elemento che testimonia la classe di questa ventisettenne di Castelrotto, tanto divina e precisa sugli sci, quanto sfortunata nella vita con continue entrate ed uscite dalla sala operatoria per rimediare all'infinita serie di infortuni che hanno costellato una carriera che altrimenti avrebbe toccato vertici difficilmente immaginabile.
Ma questa è Denise: imprevedibile, genuina con quel sorriso contaggioso che la rende subito simpatica, anche per chi la può vedere solo in fotografia, visto che la televisione italiana continua a snobbare gli sport della neve. Ma un inizio così può fare cambiare idea a molti, anche a chi dubitava del valore di Much Mair come tecnico responsabile del settore rosa. E' anche sua questa vittoria: tutte le ragazze elogiano l'atteggiamento di Much, capace di mettere a proprio agio e di non soffrire della tensione. Tutto questo è testimoniato anche dagli ottimi risultati di Manuela Moelgg e Nicole Gius, entrambe ancora a mezzo servizio. La schiena della marebbana continua a scricchiolare, ma Manu stringe i denti e porta a casa un ottimo nono posto in rimonta; la venostana dal canto suo, con poco più di un mese di allenamento nelle gambe ha chiuso quattordicesima, stupendo nella prima manche con un roboante sesto tempo.
E le altre? Detto della Mancuso in piazza d'onore, a completare il podio ci ha pensato Kathrin Zettel, addirittura 24ima a metà gara, ma la vera sorpresa del giorno è stata la diciottenne francese Tessa Worley, quinta davanti alla connazionale Ingrid Jacquemod. Deludono un po' Anja Paerson settima e Nicole Hosp dodicesima, ma oggi il trionfo è tutto di Denise.
(sabato 27 ottobre 2007)
Ma questa è Denise: imprevedibile, genuina con quel sorriso contaggioso che la rende subito simpatica, anche per chi la può vedere solo in fotografia, visto che la televisione italiana continua a snobbare gli sport della neve. Ma un inizio così può fare cambiare idea a molti, anche a chi dubitava del valore di Much Mair come tecnico responsabile del settore rosa. E' anche sua questa vittoria: tutte le ragazze elogiano l'atteggiamento di Much, capace di mettere a proprio agio e di non soffrire della tensione. Tutto questo è testimoniato anche dagli ottimi risultati di Manuela Moelgg e Nicole Gius, entrambe ancora a mezzo servizio. La schiena della marebbana continua a scricchiolare, ma Manu stringe i denti e porta a casa un ottimo nono posto in rimonta; la venostana dal canto suo, con poco più di un mese di allenamento nelle gambe ha chiuso quattordicesima, stupendo nella prima manche con un roboante sesto tempo.
E le altre? Detto della Mancuso in piazza d'onore, a completare il podio ci ha pensato Kathrin Zettel, addirittura 24ima a metà gara, ma la vera sorpresa del giorno è stata la diciottenne francese Tessa Worley, quinta davanti alla connazionale Ingrid Jacquemod. Deludono un po' Anja Paerson settima e Nicole Hosp dodicesima, ma oggi il trionfo è tutto di Denise.
(sabato 27 ottobre 2007)