La sfida di Camilla: la Alfieri si racconta
di Luca Perenzoni
"Una sfida personale, un'occasione da sfruttare per dimostrare innanzi tutto a me stessa di essere in grado di sciare anche in Coppa del Mondo come fatto l'anno passato; cosa che non mi è ancora riuscita."
E' questo il pensiero principale che accompagna l'estate di Camilla Alfieri. La stagione passata ha regalato alla ventiduenne genovese la ribalta della vittoria della classifica finale del gigante di Coppa Europa e ciò le comporta la possibilità di sfruttare il posto riservato nelle starting list della prossima Coppa del Mondo. Una possibilità o già di per sè un piccolo ma appagante traguardo? "Personalmente la vedo come una grande opportunità, la giusta occasione per cercare di dimostrare il mio valore; credo che trovare appagamento da una Coppa Europa rischierebbe di essere controproducente. Finora nelle gare del massimo circuito non sono mai riuscita ad esprimermi al meglio, ho sempre faticato a trovare il giusto feeling con l'ambiente, anche perchè mi ritrovavo catapultata in una realtà che conoscevo poco, sia dal punto di vista delle compagne, sia da quello dei tecnici ed allo stesso tempo loro non conoscevano me. Quest'anno invece le cose sono diverse sin dall'inizio, sono entrata nel gruppo maggiore, ho iniziato a conoscere meglio gli altri e viceversa. Quindi ora tutto spetta a me: riuscire, come dicevo prima, a trovare le giuste sensazioni."
L'inverno 2007 ha permesso alla portacolori dell'Esercito di esprimersi su livelli di assoluta costanza, magari senza l'acuto della vittoria ma... "Diciamo che ho fatto fruttare l'esperienza maturata negli anni precedenti. Ok, non sono vecchia, ma in Coppa Europa ci bazzico ormai da qualche anno ed il salto di qualità maggiore è arrivato proprio nel saper gestire meglio ogni singola gara: rischiare il dovuto, senza esagerare. Così pur senza vincere una gara ho capito ben presto che avrei potuto competere per la classifica finale e mi sono mossa in quella direzione, curando anche i piazzamenti. Dall'anno prossimo la storia cambierà, avrò la sicurezza del posto fisso in Coppa del Mondo che mi toglierà l'affanno del dubbio del non sapere cosa succederà la settimana dopo, elemento che rischia di portare ad una sorta di ansia di prestazione: avrò modo di essere me stessa, o almeno di provare ad esserlo. L'obiettivo principale penso possa essere proprio quello: cercare di ripetere quanto fatto l'anno passato, di esprimermi su quei livelli. Poi per i piazzamenti...dipende molto anche dalle altre."
E' spigliata la cittadina Camilla. Per lei, nata e cresciuta a ridosso del mare in una famiglia amante della montagna, l'aver trovato soddisfazione sull'elemento che ha sempre amato ha un gusto ancora più particolare. Eppure Genova fatica a darle il giusto risalto... "La vittoria della coppetta non ha smosso grandi entusiasmi, sicuramente qualcosa in più la vittoria del titolo alle Universiadi di Bardonecchia, ma in fondo è naturale che sia così: Genova è tradizionalmente legata al tennis, al calcio (e figurarsi ora con il derby della Lanterna di nuovo in Serie A... ndr), alla pallanuoto. Insomma... sono una cittadina marittima, non posso pretendere molto. Ma trovo chi vive la stessa situazione, ad esempio la francese Marion Bertrand: lei è di Nizza e ci capiamo al volo!"
E dal mare Camilla sta tornando, ha appena concluso con il resto del gruppo azzurro la settimana di lavoro a San Benedetto del Tronto, primi momenti di preparazione per la nuova stagione: "L'inizio è stato buono, questa settimana è stata intensa e sicuramente positiva, peccato che in precedenza abbiamo spesso trovato condizioni precarie e di neve molla in ghiacciaio, ma su questo fronte non possiamo farci molto..."
Si chiude così la prima chiacchierata estiva di Fantaski, un appuntamento che si ripresenterà a cadenza periodica per i prossimi mesi che ancora ci separano dalla ripresa delle ostilità autunnali.
(venerdì 29 giugno 2007)
E' questo il pensiero principale che accompagna l'estate di Camilla Alfieri. La stagione passata ha regalato alla ventiduenne genovese la ribalta della vittoria della classifica finale del gigante di Coppa Europa e ciò le comporta la possibilità di sfruttare il posto riservato nelle starting list della prossima Coppa del Mondo. Una possibilità o già di per sè un piccolo ma appagante traguardo? "Personalmente la vedo come una grande opportunità, la giusta occasione per cercare di dimostrare il mio valore; credo che trovare appagamento da una Coppa Europa rischierebbe di essere controproducente. Finora nelle gare del massimo circuito non sono mai riuscita ad esprimermi al meglio, ho sempre faticato a trovare il giusto feeling con l'ambiente, anche perchè mi ritrovavo catapultata in una realtà che conoscevo poco, sia dal punto di vista delle compagne, sia da quello dei tecnici ed allo stesso tempo loro non conoscevano me. Quest'anno invece le cose sono diverse sin dall'inizio, sono entrata nel gruppo maggiore, ho iniziato a conoscere meglio gli altri e viceversa. Quindi ora tutto spetta a me: riuscire, come dicevo prima, a trovare le giuste sensazioni."
L'inverno 2007 ha permesso alla portacolori dell'Esercito di esprimersi su livelli di assoluta costanza, magari senza l'acuto della vittoria ma... "Diciamo che ho fatto fruttare l'esperienza maturata negli anni precedenti. Ok, non sono vecchia, ma in Coppa Europa ci bazzico ormai da qualche anno ed il salto di qualità maggiore è arrivato proprio nel saper gestire meglio ogni singola gara: rischiare il dovuto, senza esagerare. Così pur senza vincere una gara ho capito ben presto che avrei potuto competere per la classifica finale e mi sono mossa in quella direzione, curando anche i piazzamenti. Dall'anno prossimo la storia cambierà, avrò la sicurezza del posto fisso in Coppa del Mondo che mi toglierà l'affanno del dubbio del non sapere cosa succederà la settimana dopo, elemento che rischia di portare ad una sorta di ansia di prestazione: avrò modo di essere me stessa, o almeno di provare ad esserlo. L'obiettivo principale penso possa essere proprio quello: cercare di ripetere quanto fatto l'anno passato, di esprimermi su quei livelli. Poi per i piazzamenti...dipende molto anche dalle altre."
E' spigliata la cittadina Camilla. Per lei, nata e cresciuta a ridosso del mare in una famiglia amante della montagna, l'aver trovato soddisfazione sull'elemento che ha sempre amato ha un gusto ancora più particolare. Eppure Genova fatica a darle il giusto risalto... "La vittoria della coppetta non ha smosso grandi entusiasmi, sicuramente qualcosa in più la vittoria del titolo alle Universiadi di Bardonecchia, ma in fondo è naturale che sia così: Genova è tradizionalmente legata al tennis, al calcio (e figurarsi ora con il derby della Lanterna di nuovo in Serie A... ndr), alla pallanuoto. Insomma... sono una cittadina marittima, non posso pretendere molto. Ma trovo chi vive la stessa situazione, ad esempio la francese Marion Bertrand: lei è di Nizza e ci capiamo al volo!"
E dal mare Camilla sta tornando, ha appena concluso con il resto del gruppo azzurro la settimana di lavoro a San Benedetto del Tronto, primi momenti di preparazione per la nuova stagione: "L'inizio è stato buono, questa settimana è stata intensa e sicuramente positiva, peccato che in precedenza abbiamo spesso trovato condizioni precarie e di neve molla in ghiacciaio, ma su questo fronte non possiamo farci molto..."
Si chiude così la prima chiacchierata estiva di Fantaski, un appuntamento che si ripresenterà a cadenza periodica per i prossimi mesi che ancora ci separano dalla ripresa delle ostilità autunnali.
(venerdì 29 giugno 2007)