Nicole Hosp, l'antipersonagio di cristallo
di Luca Perenzoni
Ha da poco compiuto ventitré anni, Nicole Hosp. Nata nel novembre dell'83 nella sua Bichlbach ha saputo crearsi una sua dimensione a partire dalla polivalenza. Agli albori della sua carriera non spiccano titoli mondiali juniores o exploit prodigiosi che lasciassero intuire la maturazione di una campionessa, ma è con il debutto nel massimo circuito mondiale che ha iniziato a brillare la stella della Hosp. Dopo i primi contatti nell'inverno 2002 e la successiva preparazione estiva, le è bastato tornare nel clima della Coppa del Mondo per sferrare la prima zampata: era l'ottobre 2002, le nevi erano quelle di Soelden, sferzate da un vento impossibile e da oltre 15 gradi sotto zero. Nicole non si fece scomodare anzi, impose la sua sciata pacata, essenziale in una giornata che vide lo storico successo a tre, con Maze, Flemmen e la stessa Hosp a dividersi il gradino più alto del podio. Inutile dire che da quel giorno la carriera della tirolese cambiò vorticosamente. Nei mesi succesivi seppe salire nuovamente sul podio sia in gigante che in slalom fino a mettersi al collo due brillanti medaglie (bronzo in slalom, argento in combinata) ai mondiali di St. Moritz prima di affrontare l'estate che l'avrebbe traghettata alla stagione più turbolenta della sua carriera. Nel 2003/04 la Hosp fu infatti bersagliata dalla sfortuna: dopo un primo infortunio ai legamenti del ginocchio durante un allenamento autunnale sulle stessi nevi di Solden, Nicole vide chiudersi anticipatamente la stagione a metà gennaio per la rottura della caviglia, rimediata in banalissimo scivolone su una lastra di ghiaccio. Ciò nonostante in poco più di due mesi di stagione seppe raccogliere cinque podi e due vittorie in Coppa del Mondo, in slalom sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio e nell'insidioso gigante di Lienz di fine anno. Il recupero dall'incidente all'articolazione non le consentì di rendere al meglio l'annata successiva, chiusa con qualche podio prima di riprendere il pieno ritmo nella stagione olimpica, in cui seppe dare conferma delle qualità di polivalente messe in mostra sin da giovanissima, concludendo l'inverno con un'inattesa vittoria nel super-g delle finali di Aare. Il resto è storia recente, con la conquista di una Coppa del Mondo che porta impressa la firma della costanza e della polivalenza. Tutto questo mantenendo sempre il solito atteggiamento quasi distaccato, quella capacità di mantenere anche fuori dalle piste quel fare pacato che si riscontra anche nei momenti più critici di un gigante o di una discesa. Sempre sorridente e disponibile, Nicole non è certo ragazza da dedicarsi agli eccessi, anzi. Riservata e cordiale è, se vogliamo, l'antipersonaggio per eccellenza ed anche per celebrare la vittoria della sfera di cristallo ha trovato una sua via: starsene lunga e distesa nella neve svizzera di Lenzerheide, per gustare appieno l'impresa compiuta. "Non ci potevo credere, era una cosa impossibile aver vinto la Coppa del Mondo. Per una come me che ha sempre avuto come modello quegli atleti capaci di districarsi alla grande in tutte le prove (il suo modello è per l'appunto Aamodt), la vittoria della Coppa generale è il successo più importante della carriera; ancor più del titolo mondiale di Are. Negli ultimi giorni, dopo le prove veloci, sapevo che per vincere avrei dovuto sovvertire il pronostico che mi vedeva spesso piazzata e meno spesso vincente: ho trovato quattro manche perfette, quattro migliori parziali e sono arrivata dove volevo." Ed accanto al "coppone" trova spazio anche la "coppetta" di gigante: "E' troppo, tutto d'un colpo! Per me le due cose hanno lo stesso valore, ora non mi resta che togliermi l'ultima soddisfazione: una vittoria in discesa. Quest'anno sono salita sul podio in tutte le specialità, ma manca ancora qualcosa..."
Dopo i campionati nazionali verrà l'ora della festa, con i suoi tanti amici e parenti, ma sempre senza eccessi. Questa è Nicole Hosp.
(venerdì 23 marzo 2007)
Dopo i campionati nazionali verrà l'ora della festa, con i suoi tanti amici e parenti, ma sempre senza eccessi. Questa è Nicole Hosp.
(venerdì 23 marzo 2007)