Super-g: sarà Bode Miller l'uomo da battere?
di Luca Perenzoni
Il ruolo di favorito è sicuramente tutto per lui. Perchè è campione uscente, perchè l'ultima volta in super-g ad Aare ha vinto lui, perchè quest'anno due delle tre prove disputate sono finite nelle sue mani. Toccherà quindi a Bode Miller andare alla caccia della prima medaglia d'oro dell'edizione numero 39 dei campionati Mondiali di Sci Alpino. Nella località svedese tutto è pronto, o quasi. Le maggiori incognite sono riservate dalle condizioni meteo che per i prossimi giorni dovrebbero portare qualche grattacapo agli organizzatori, con temperature non troppo basse (si parla di minime attorno ai -2), nuvole piuttosto fitte e vento a condire il tutto. Se a questo si aggiunge la pioggia caduta in queste ore...beh, sembrerà di essere in Coppa del Mondo. E visto quello che ci han riservato questi due mesi di stagione, anche il super-g di domani potrebbe essere aperto a qualsiasi conclusione. E per questo il ruolo di favorito di Miller è, ancor più del solito, un ruolo da tenere sulla carta, tanto per avere un punto di riferimento. La costanza non è certo la qualità principe dell'ormai trentenne di Franconia anche se negli appuntamenti iridati è sempre riuscito ad estrarre il meglio di sè dal cilindro della sua classe. Ma va anche detto che in una stagione senza dominatori e governata da un sostanziale equilibrio, proprio l'americano è stato in grado di aggiudicarsi ben 4 prove, meritandosi l'appellativo (magari non confermato dalla graduatorie) di leader della velocità. Ma chi potrebbe essere l'alter ego di Miller? Le possibilità sono molteplici, anche se sembra difficile che il titolo mondiale possa capitare nelle mani dell'altro vincitore stagionale, il canadese John Kucera. La sua vittoria a Lake Louise di certo non è arrivata per caso, anzi, ma il trono iridato sembra destinato ad altri lidi, magari tra i fiordi norvegesi di Aksel Lund Svindal, vincitore della scorsa coppetta di specialità e quest'anno ancora a secco di successi in quella che può essere considerata la sua disciplina preferita. Scendendo sull'arco alpino non si può non prendere in considerazione una nazionale in salute come quella svizzera: il leader (per carisma e anzianità) è Didier Cuche che oltre agli stessi sci di Miller può mettere sul banco una forma fisica smagliante che l'ha riporoposto ai vertici dopo il grave infortunio di 2 stagioni fa. Ecco, forse i veri favoriti potrebbero essere questi, ma i mondiali hanno spesso abituato a sorprese, più o meno prevedibili. E volendo, c'è qualcuno che è ancora a secco di successi ma che ci è andato vicino in svariate occasioni; un qualcuno che in pochi anni ha imparato a stare nella scia di tutti i migliori; un qualcuno che zitto zitto quest'anno è salito sui podi di mezza Coppa del Mondo. Per trovarlo basta andare sull'Alpe di Siusi e, a dirla tutta, l'altopiano altoatesino non stonerebbe più di tanto se venisse tinto per un giorno dai colori dell'iride. La fantasia vola, bisognerebbe dargli un freno, è vero. Ma è altrettanto vero che il titolo mondiale di super-g non hai mai varcato i confini italici e sperare che domani possa essere la volta buona non costa davvero nulla.
Che strano, mancano gli austriaci. E dire che il super-g è da sempre terra di conquista delle aquile del Wunderteam. Magari domani i rapaci biancorossi torneranno a volare alti ma alla vigilia sembra difficile inserire anche un fuoriclasse come Hermann Maier nel lotto dei maggiori favoriti anche se, se ne ha piena coscienza, dall'alto dei suoi 23 successi (guarda caso, mai un titolo mondiale) può permettersi di guardare sempre e comunque tutti dall'alto in basso.
Ed allora domani alle 12.30 si comincia. Quattro gli azzurri in gara: Peter Fill (pettorale numero 27), Patrick Staudacher (13), Werner Heel (5) e Massimiliano Blardone (32); a loro il compito di rompere il ghiaccio, magari partendo con il piede giusto.
(venerdì 2 febbraio 2007)
Che strano, mancano gli austriaci. E dire che il super-g è da sempre terra di conquista delle aquile del Wunderteam. Magari domani i rapaci biancorossi torneranno a volare alti ma alla vigilia sembra difficile inserire anche un fuoriclasse come Hermann Maier nel lotto dei maggiori favoriti anche se, se ne ha piena coscienza, dall'alto dei suoi 23 successi (guarda caso, mai un titolo mondiale) può permettersi di guardare sempre e comunque tutti dall'alto in basso.
Ed allora domani alle 12.30 si comincia. Quattro gli azzurri in gara: Peter Fill (pettorale numero 27), Patrick Staudacher (13), Werner Heel (5) e Massimiliano Blardone (32); a loro il compito di rompere il ghiaccio, magari partendo con il piede giusto.
(venerdì 2 febbraio 2007)