Byggmark: "attaccare sempre, senza far calcoli"
di Gabriele Pezzaglia
E' lui oggi l'eroe delle porte strette. Nella sala stampa gongola con un wurstel in bocca. Strappa di mano il prosecco ai suoi coach, che sembrano toccare il cielo con un dito. Jens Byggmark, ventuno primavere, è nato a Tarnaby. Suo papà faceva il calciatore nell'estremità meridionale della Svezia. Poi per amore, si è trasferito a Tarnaby ed ha iniziato a fare il maestro di sci. Quando Jens non aveva nemmeno compiuto tre anni, iniziò a farlo sciare. Adesso, dopo una repentina carriera, eccol qua in vetta alla standing dello slalom in Coppa del Mondo. Non ci crede nemmeno lui: "E' davvero incredibile. Sono propio felice. Scio in una squadra giovane e competitiva. Siamo cresciuti insieme nelle Fis, in Coppa Europa e adesso eccoci qui a dettar legge nella massima serie". La sciata di Jens è adrenalina pura. Ancora il biondo vikingo, "mollo sempre tutto, attaccare sempre senza far calcoli". Gli svedesi fanno davvero paura. Una sciata particolare. Sembra che il fatto di essere scomposti nella parte alta possa essere un fattore negativo per il cronometro. Invece niente di tutto questo. Luis Prenn, già coach degli azzurri e adesso del team gialloblù, sostiene che "ad Aare arriviamo con tre slalomisti da medaglia. Oltre a Byggmark, ecco Larsson e Myrerh. Schladming farà da selezione per la quarta maglia, anche se in vantaggio ora c'è Lahdemperae". Anche Claudio Ravetto elogia lo stile di Jens&compagni, "in slalom e con questi sci, l'equilibrio non si fa con le braccia ed il busto ma con le gambe". Tutti concordi. Lo dice anche il cronometro.
(lunedì 29 gennaio 2007)
(lunedì 29 gennaio 2007)