Byggmark concede il bis ma Manfred Mölgg è terzo
di Luca Perenzoni
Doppietta d'autore quella di Jens Byggmark sulla Streif di Kitzbuhel. Dopo il successo rotondo di ieri, lo svedese di Tarnaby ha saputo oggi ripetersi e si sa che, dopo una vittoria, la cosa più difficile è proprio confermarsi. Ma il biondo ventunenne non ha ceduto sotto la pressione delle attese e di un pettorale rosso probabilmente mai nemmeno toccato: quinto al termine della prima manche, ha saputo attaccare a tutta, infilandosi davanti a un Felix Neureuther autore a sua volta di una seconda frazione da manuale. A Byggmark non restava poi altro da fare che girarsi ad osservare i quattro avversari rimasti: tre austriaci ed un azzurro, il brillantissimo Manfred Mölgg riuscito a staccare il miglior tempo nel corso della mattinata, nonostante partisse con un 23 non proprio comodissimo. Il primo aquilotto a prendere la via della pista è stato Rainer Schönfelder che ha finito però col salutare anticipatamente il pubblico uscendo a poche porte dalla conclusione. Decisamente più brillante di lui Mario Matt, voglioso a tutti i costi di migliorare la piazza d'onore di ieri: il tirolese tentenna, attacca, rischia ma due piccolissimi centesimi gli impediscono di scalzare lo svedesino dalla "zona del leader". Ormai la gara volge agli sgoccioli, Byggmark ha già entrambi i piedi sul podio, quando alla partenza mancano solo i due Manfred: Pranger pasticcia un po' è chiude piuttosto lontano (alla fine sarà ottavo), Mölgg invece si tuffa nella pista senza troppe remore, come richiesto da un tracciato infido, in cui a far calcoli si rischia troppo spesso di sbagliarli. L'atteggiamento del ventiquattrenne di S. Vigilio di Marebbe è quello giusto, la fortuna forse no, se è vero che 5 insignificanti centesimi lo separano dal primo successo in carriera, consentendogli però di salire nuovamente sul podio a 3 anni esatti di distanza dall'indimenticabile secondo posto sotto i riflettori di Schladming.
Schladming. Tre due giorni sarà la sua volta, sarà ancora slalom spettacolo come quello odierno e, ne siamo sicuri, sarà ancora una volta Manfred Mölgg a reggere la scena. Perchè il finanziere altoatesino è in un crescendo continuo di condizione; sembra aver dimenticato gli annosi problemi alla schiena (ora occupati con la sorellina Manuela) che l'anno bloccato nelle ultime due stagioni, quelle della consacrazione. Ha faticato, si è ritrovato a partire con pettorali altissimi ma con la voglia e la determinazione che caratterizza i caratteri ladini come il suo è riuscito a sconfiggere anche la malasorte, riaffacciandosi di diritto sul palcoscenico che conta. Il posto per lui, d'altronde, era già prenotato da tempo. Ora anche per "Manfri" è giunto il momento di prendersi una sacrosanta rivincita con la malasorte e le occasioni, nel futuro immediato, non mancheranno di certo.
Come non mancheranno di certo tempi migliori per il resto della nazionale azzurra. Oggi non è stata una giornata brillante per la truppa italiana: l'unico al traguardo, oltre a Mölgg, naturalmente, è il fassano Cristian Deville, ventitreesimo dopo un gravissimo errore a metà tracciato. Il trentino non ha digerito molto bene questa tappa di Kitzbuhel, ma la grinta per rifarsi non gli fa di certo difetto. Niente da fare nemmeno per Giorgio Rocca, uscito ancora nella prima manche per una normale inforcata: cose che succedono purtroppo. La marcia del livignasco quest'anno è stentata, tra un infortunio ed un po' di malasorte di troppo. Giusto l'opposto di quel che accadeva 12 mesi fa; e chissà che...
Meglio non proseguire e lasciare il discorso in sospeso. Ma meglio soprattutto rivolgere lo sguardo a martedì, giorno dell'ultima uscita pre mondiale del Circo Bianco. I rapid gates di Schladming, la Planai di Schladming aspettano Byggmark ad un'ulteriore conferma, tutti gli altri alla rivincita e, soprattutto per noi, Mölgg alla consacrazione. Che merita.
(domenica 28 gennaio 2007)
Schladming. Tre due giorni sarà la sua volta, sarà ancora slalom spettacolo come quello odierno e, ne siamo sicuri, sarà ancora una volta Manfred Mölgg a reggere la scena. Perchè il finanziere altoatesino è in un crescendo continuo di condizione; sembra aver dimenticato gli annosi problemi alla schiena (ora occupati con la sorellina Manuela) che l'anno bloccato nelle ultime due stagioni, quelle della consacrazione. Ha faticato, si è ritrovato a partire con pettorali altissimi ma con la voglia e la determinazione che caratterizza i caratteri ladini come il suo è riuscito a sconfiggere anche la malasorte, riaffacciandosi di diritto sul palcoscenico che conta. Il posto per lui, d'altronde, era già prenotato da tempo. Ora anche per "Manfri" è giunto il momento di prendersi una sacrosanta rivincita con la malasorte e le occasioni, nel futuro immediato, non mancheranno di certo.
Come non mancheranno di certo tempi migliori per il resto della nazionale azzurra. Oggi non è stata una giornata brillante per la truppa italiana: l'unico al traguardo, oltre a Mölgg, naturalmente, è il fassano Cristian Deville, ventitreesimo dopo un gravissimo errore a metà tracciato. Il trentino non ha digerito molto bene questa tappa di Kitzbuhel, ma la grinta per rifarsi non gli fa di certo difetto. Niente da fare nemmeno per Giorgio Rocca, uscito ancora nella prima manche per una normale inforcata: cose che succedono purtroppo. La marcia del livignasco quest'anno è stentata, tra un infortunio ed un po' di malasorte di troppo. Giusto l'opposto di quel che accadeva 12 mesi fa; e chissà che...
Meglio non proseguire e lasciare il discorso in sospeso. Ma meglio soprattutto rivolgere lo sguardo a martedì, giorno dell'ultima uscita pre mondiale del Circo Bianco. I rapid gates di Schladming, la Planai di Schladming aspettano Byggmark ad un'ulteriore conferma, tutti gli altri alla rivincita e, soprattutto per noi, Mölgg alla consacrazione. Che merita.
(domenica 28 gennaio 2007)